Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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316.
ROGAZIONI E LITANIE168

«A lui ho rivolto il mio grido, la mia lingua cantò la sua lode. Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. Ma Dio ha ascoltato, si è fatto attento alla voce della mia preghiera. Sia benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia» (Sal 66/65,17-20).

1° In questa settimana hanno luogo le Rogazioni o Litanie minori. Sono solenni processioni di penitenza, per allontanare i divini castighi e propiziarci la misericordia del Signore. Rogazione significa supplica insistente; poiché la preghiera deve essere continua; mai cessare. Le Litanie dei Santi sono una insistente ed ammirabile preghiera. Sono come invocazioni dialogate. La Chiesa è Maestra di preghiera: conosce i bisogni nostri, conosce il cuore di Dio.
Nelle Rogazioni si chiedono i beni della terra, in quanto non impediscono il conseguimento dei beni celesti. Soprattutto si chiedono i beni spirituali: di imitare i Santi splendenti in diversi cori per ammirabile varietà di virtù; di protezione e benedizione per la Chiesa, il regno di Gesù Cristo, il mondo intero, le persone più care. La preghiera «fatta in nome di Gesù Cristo», ci porta la gioia perfetta, che è la vita eterna. Sia però preghiera di un cuore mondo, di «religione immacolata»; di cuore caritatevole verso i pupilli169 e le vedove; di cuore innocente «non contaminato dal mondo».

2° Dice infatti il Vangelo: «In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: In verità, in verità vi dico: Qualunque cosa domanderete al Padre nel nome mio, ve la concederà. Fino adesso non avete chiesto nulla nel nome mio: chiedete e ottenete, affinché il vostro gaudio sia compiuto. | Ho detto a voi queste cose per via di parabole. Ma viene il tempo in cui non vi parlerò più per via di parabole, ma apertamente vi parlerò intorno al Padre. In quel giorno chiederete nel nome mio; e non vi dico che pregherò io il Padre per voi: poiché lo stesso Padre vi ama per aver voi amato me, e aver creduto che sono partito dal Padre. Partii dal Padre e venni nel mondo; ed ora lascio il mondo e torno al Padre. Gli dicono i suoi discepoli: Ecco che ora parli chiaramente e senza parabole. Adesso conosciamo che tu sai tutto, e non hai bisogno che alcuno ti interroghi: per questo crediamo che tu sei venuto da Dio» (Gv 16,23-30).

3° E serva di commento il Vangelo della Messa delle Rogazioni: «Gesù disse ai suoi discepoli: Supponete che uno di voi abbia un amico, il quale venga a trovarlo a mezzanotte e dica; Amico, prestami tre pani, perché un mio amico è giunto da un viaggio e non ho che offrirgli; e che dall’interno quegli risponda: Non m’inquietare, perché ormai la porta è chiusa ed i miei figli sono con me a letto, perciò non posso levarmi e darti alcunché. Vi assicuro che, se l’altro continua a picchiare, si alzerà per dargli quanto gli occorre, anche se non glielo dà perché suo amico, ma soltanto per liberarsi dalla sua importunità. E io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, poiché chi chiede riceve, chi cerca trova, e a chi picchia sarà aperto.
Se tra voi un figliuolo domanda del pane al padre, gli darà egli un sasso? E se chiede un | pesce, gli darà invece un serpe? E se chiederà un uovo, gli darà uno scorpione? Se adunque voi, sebbene cattivi, sapete dar buone cose ai vostri figliuoli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo spirito buono a coloro che glielo domandano» (Lc 11,5-13).

Esame. –
Confido in me o in Dio? Confido negli uomini o in Dio? Confido nei mezzi umani o in Dio?

Proposito
. – Voglio pregare con cuore puro, con intenzione retta, con perseveranza, con fede.

Preghiera. – O Dio, nostro rifugio e nostra forza, autore stesso della pietà, ascolta benigno le pie preghiere della tua Chiesa e concedi di conseguire realmente ciò che con fiducia ti domandiamo.
O Dio, che in ogni luogo del tuo dominio ci assisti pietoso, esaudiscici, te ne preghiamo, e concedi che la benedizione di questo luogo permanga inviolabile per sempre e questa turba di fedeli, che ti supplica, meriti di ottenere i benefici dei tuoi doni.
Accogli, o Signore, le preghiere dei fedeli in unione con l’offerta delle Ostie, affinché, mediante la pratica della nostra pia devozione, perveniamo alla gloria celeste.
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168 Titolo originale: “V Domenica dopo Pasqua”.

169 Orfani o fanciulli indifesi.