Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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95.
LA RADIO

«I beni per i buoni furon creati sin da principio, ma anche i mali per i peccatori. Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali» (Sir 39,25-27).

1° Il Papa, come ha voluto in Vaticano tipografia e giornali, così ha voluto l’impianto radio per comunicare con tutti gli uomini.260 Nelle più solenni occasioni egli compie con essa il mandato universale: «Predicate ad ogni creatura».261 La radio trasmette la verità e la falsità, la scienza e l’arte, ciò che è santo e ciò che corrompe. È un discorso che, per mezzo di apparecchi, viene sentito da molti ascoltatori. È perciò: o più meritorio o più scandaloso per parte di chi parla attraverso ad essa. «I discorsi cattivi corrompono i buoni costumi».262 Da parte degli ascoltatori è da sentirsi aprendo le orecchie e l’apparecchio; ovvero è da usarsi lo spirito di mortificazione chiudendo le orecchie e l’apparecchio. Può essere la voce del serpe che lusingò Eva; e può essere la voce del Vicario di Gesù che illumina e conforta le anime.

2° La radio è grande potenza di bene o di male; e se S. Paolo tornasse al mondo vorrebbe | parlare attraverso ad essa.263 Con essa si può seguire la celebrazione di una funzione, o partecipare ad una musica sensuale. Il segreto della forza sta nell’ampiezza di diffusione e nel numero degli ascoltatori. Oggi è sentito quasi in ogni famiglia nelle nazioni cosiddette civili.
Pio XII disse: «Come ogni invenzione umana, essa può essere usata come strumento di bene o di male. È stata usata per disseminare calunnie, per far traviare i semplici e non informati, per turbare la pace delle nazioni e fra i popoli. Questo è abusare dei doni di Dio... Possa il bene fatto dalla radio superare il male... è questa la nostra preghiera».264

3° Quali i doveri di tutti di fronte ai beni e ai mali che provengono da la radio? Sono tre: a) Astenersi in modo assoluto dall’ascoltare quanto vi è di male: costituirebbe peccato; ed impedire che persone dipendenti ascoltino; piuttosto distruggerne gli apparecchi. b) Ascoltare le buone trasmissioni: religiose, civili, scientifiche, artistiche che servono a rafforzare lo spirito cristiano, ad elevare l’uomo, migliorare la sua vita. c) Pensare che vi è un vero apostolato di radio. Esso consiste nel promuovere trasmissioni buone, ed eliminare le corruttrici e volgari. Papa, Sacerdoti, cattolici di buon spirito, parlano in date occasioni alla radio con molto frutto dei fedeli.

Esame. –
Ho una vera coscienza della potenza e del pericolo che è la radio? Mi mortifico | ed astengo da quanto è pericoloso? Coopero a questo apostolato? E ne approfitto per me stesso?

Proposito. –
Di tutto l’uomo può abusare; in tutto può trovare pericolo; tutto può santificare. Santifico la radio? La rendo mezzo di santificazione ed elevazione?

Preghiera. – O Signore delle scienze e delle forze della natura, siate benedetto per aver messo tanti beni a servizio dell’umanità. Voi siete onnipotente, buono, sapientissimo. I cieli, la terra, le forze della natura e gli organi265 cantano le vostre glorie. Illuminateci e guidateci perché tutto ci ecciti all’amore riconoscente; ad una adorazione profonda; a servirvi meglio; a portare sempre più verità, bene e gioia agli uomini. Quanto sarà più grande la nostra felicità nel contemplare in cielo le vostre infinite perfezioni! Deh, concedeteci che, passando immacolati tra tanti pericoli, cerchiamo sempre più intensamente voi, Sommo Bene, Eterna Felicità.
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260 La Tipografia Vaticana fu fondata il 25 aprile 1587 dal papa Sisto V, che il 22 gennaio 1588 l’affidò ad un’apposita S. Congregazione. La Radio Vaticana, voluta da Pio XI e montata personalmente da Guglielmo Marconi, fu inaugurata il 12 febbraio 1931.

261 Mc 16,15.

262 Sentenza del poeta greco Menandro, ripresa da San Paolo in 1Cor 15,33.

263 «Se San Paolo vivesse continuerebbe ad ardere di quella duplice fiamma, di un medesimo incendio, lo zelo per Dio ed il suo Cristo, e per gli uomini d’ogni paese. E per farsi sentire salirebbe sui pulpiti più elevati e moltiplicherebbe la sua parola con i mezzi del progresso attuale: stampa, cine, radio, televisione...» (San Paolo, ott. 1954; cf ACV, p. 62).

264 Discorso di Pio XII al personale della RAI, 3 dicembre 1944.

265 Strumenti musicali delle chiese.