Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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266.
LA PREGHIERA - VII93

«I miei occhi prevengono le veglie per meditare sulle tue promesse. Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio» (Sal 119/118,148-149).

1° La meditazione è una considerazione discorsiva e faticosa della mente sopra una verità divina, per convincere la mente, infiammare il cuore e fortificare la volontà a praticarla.
La S. Scrittura dice: «In tutte le tue opere ricorda i tuoi novissimi; e non peccherai mai» (Sir 7,40). Ed ancora: «La terra è ovunque desolata, perché non v’è chi rifletta» (Is 57,1). La Scrittura stessa è libro scritto per meditazione: «Scrutate le Scritture, esse mi rendono testimonianza» (Gv 5,39), diceva Gesù ai Farisei. E quando egli apparve ai discepoli di Emmaus, | interpretò le Scritture dei Profeti che parlavano di lui.
Dio, anzi, invita più volte gli Ebrei a considerare i benefici di Dio per corrispondervi; a meditare la sua legge per praticarla, a ritirarsi nel silenzio per ascoltarne gli inviti e gli ammonimenti.

2° I Santi praticarono sempre la meditazione; sebbene anticamente senza metodo determinato. Così Elia, i monaci della Tebaide, della Libia, dell’Egitto; S. Antonio, S. Basilio, S. Agostino, S. Benedetto.
In tutti gli Ordini religiosi si pratica la meditazione: Domenicani, Francescani, Carmelitani, Figli di S. Ignazio. Tutti i santi degli ultimi tempi tanto raccomandano la meditazione. Così nei Seminari, Case di Noviziato, e durante le tante specie di Esercizi Spirituali.
D’altra parte, dopo il peccato originale, l’intelligenza è facilmente oscurata, se non mantiene sempre chiara la cognizione della verità per mezzo della riflessione. Così il cuore si raffredda facilmente nei buoni propositi, se non si torna ad accendervi il sacro fuoco dell’amore di Dio. La volontà poi è spesso incostante; la meditazione ha per effetto di riconfermarla e fortificarla nelle buone risoluzioni.

3° Preghiera prima della meditazione: «Eccomi, o mio Dio, alla vostra presenza. Io credo che voi siete qui, e col vostro sguardo penetrate l’anima mia ed il mio cuore. Quanto sono | indegno di stare alla vostra presenza! Vivamente pentito, vi chiedo perdono di tutti i miei gravi e numerosi peccati. Datemi luce a ben meditare, desiderio sincero di perfezione e santità, risoluzioni ferme per l’avvenire. Maria, Modello e Maestra di sante meditazioni, assistetemi con la vostra materna protezione».

Esame. –
Faccio io ogni giorno la meditazione? Con metodo? Ricavo frutto?

Proposito. –
Vincerò la ripugnanza che generalmente si sente in principio di questa pratica.

Preghiera. – (Dopo la meditazione). Vi ringrazio, o Divino Spirito, dei lumi e dei propositi che mi avete ora ispirati. Continuatemi la vostra grazia. «Manda il tuo Spirito e vi saranno nuove creature e rinnoverai la faccia della terra». Vi offro questa giornata. Fate che ricordi i buoni pensieri ed i propositi di questa mattina e che li metta in pratica. Gesù e Maria, datemi la vostra benedizione.
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93 Come risulta evidente dal testo, qui Don Alberione intende soffermarsi soprattutto sulla preghiera mentale (o meditazione).