Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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159.
LE BEATITUDINI

«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato» (Gv 15,18-21).

1° Gesù, vista la grande turba che lo aveva seguito, salì su di un monte e si mise a sedere. Essendosi avvicinati a lui i suoi discepoli, cominciò ad istruirli dicendo: «Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati i mansueti perché possederanno la terra. Beati coloro che piangono perché saranno consolati. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia di Dio, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i mondi di cuore, perché vedranno Dio. Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di questi è il regno dei cieli. Beati siete voi, quando vi malediranno e vi perseguiteranno, e, mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt 5,3-12).

2° Vi è un Maestro unico; ma tanti vogliono farsi maestri. Il magistero di Gesù Cristo è | in opposizione a questi tanti suoi oppositori che costituiscono il così detto mondo.205 Tra Gesù Cristo ed il mondo sta un abisso. Lo spirito di Gesù Cristo viene da Dio; lo spirito del mondo viene dal maligno.
Il mondo pure ha le sue beatitudini: beati i ricchi, beati i gaudenti, beati i potenti, beati coloro che nella vita si fanno rispettare e temere; il mondo esalta la forza, si inchina ai prepotenti, loda la vendetta, il coraggio e l’inganno.
Ora dei due maestri, di quale vogliamo essere discepoli? Quale è la verità? Quale segue la virtù? quale ha diritto al nostro ossequio?
Gesù Maestro parlava ai discepoli: erano presenti al suo occhio quelli di allora; erano presenti al suo spirito quelli di ogni tempo; eravamo presenti anche noi. «Se io piacessi ancora al mondo, non sarei servo di Gesù Cristo», dice S. Paolo (Gal 1,10).

3° La differenza tra l’insegnamento di Gesù Cristo e del mondo, non sta solo nell’indicare una via diversa ed opposta. Sta ancora in questo: che Gesù dà la grazia per seguire il suo insegnamento. Inoltre: su la terra si ha gioia e consolazione nella pratica delle virtù; nell’eternità poi beatitudine perfetta e senza fine. Quando si praticano le virtù, si hanno i frutti dell’abitazione dello Spirito Santo nell’anima. Se poi la virtù è posseduta perfettamente e praticata con facilità, allora si ha una pregustazione, un saggio, una caparra della beatitudine eterna.

Esame. –
Ritengo chiaramente che non posso servire a due padroni? a Gesù Cristo ed insieme al mondo? quale dei due seguo praticamente?

Proposito.
– Starò in ascolto per capire che cosa mi insegna il Maestro Divino.

Preghiera. – Signore, che avete mandato il vostro Unigenito come lume e rivelazione alle genti, rendete docili le nostre menti, piegate le nostre volontà, penetrate i nostri cuori con la vostra grazia. Difendeteci da ogni errore, dalle massime corrotte del mondo. Devo vivere tra gli uomini; ma quanti pericoli incontro! Deh! concedetemi di essere per il mondo luce che illumina e sale che risana, anziché venire avvolto dalle sue tenebre e trascinato dai suoi vizi. Padre celeste, io ricorderò sempre il dolce invito: Questi è il mio figlio diletto: ascoltatelo.206
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205 “Mondo”: qui nell’accezione deteriore di società opposta a Dio, chiusa alla sua luce, sede del maligno.

206 Mt 17,5.