Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

229.
L’EUCARESTIA - II

«Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?» (Rm 8,31-31).

1° La presenza reale di Gesù nell’Eucaristia ne dimostra la onnipotenza, la sapienza, la bontà.
La onnipotenza di Dio risplende nella consacrazione, quando tutta la sostanza del pane si | cambia nella sostanza del corpo di Gesù Cristo; e tutta la sostanza del vino nella sostanza del Sangue di Gesù Cristo.
Gesù Cristo diviene così presente in ogni ostia consacrata; anzi in ogni parte di ostia.
E non in una chiesa solamente, ma in ogni chiesa e luogo ove si celebra la S. Messa.
E non per una volta soltanto, per esempio, una volta ogni anno; od una volta nella vita di ciascun Sacerdote; ma ogni giorno, in ogni Messa, anche se un Sacerdote celebra due volte. E non solamente questo può farlo un Sacerdote, per esempio il Papa; ma può compierlo ogni Sacerdote, fosse pure il minimo di essi.
Mirabile cosa! Vediamo pane, abbiamo il sapore, il colore, il peso del pane; ed invece non vi è affatto alcuna sostanza di pane.
Gesù Cristo si mostra vero padrone della natura. L’Eucaristia è un complesso di prodigi della divina onnipotenza, dichiara il Concilio di Trento.

2° Risplende pure nell’Eucaristia la divina sapienza; «La sapienza si è fabbricata una casa... ha mescolato il suo vino e ha imbandito la sua mensa» (Pr 9,1-2). Non solo nell’Incarnazione, ma anche nel continuare l’Incarnazione, il fine di Gesù è la gloria di Dio e la salute degli uomini. Nell’Eucaristia è glorificato sommamente Dio. In innumerevoli altari, giorno e notte, Gesù Cristo loda, adora, ringrazia il Padre ed al Padre continua ad offrire il sacrificio di sé già compiuto sul Calvario. Sono poi tanti | i Sacerdoti, i religiosi, i fedeli che a Gesù si associano in questo sacrificio di lode. «Magnificate il mio Signore ed esaltiamo il suo nome in se stesso» (Sal 34/33,3).
La salute delle anime si promuove perché Gesù Cristo attrae a sé i cuori ben disposti; comunica agli uomini la sua stessa vita; la nutre, l’accresce: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui», darà molti frutti.

3° Soprattutto nell’Eucaristia, voi, o Gesù, mostrate la vostra bontà. Qui voi mostrate la ricchezza dei vostri doni. «Così Dio amò il mondo che ad esso diede il proprio Figlio Unigenito» (Gv 3,16); ma qui è dato ad ognuno di noi in particolare; e così strettamente quanto il cibo si unisce al corpo. E col Figlio di Dio entrano nell’anima nostra il Padre e lo Spirito Santo, in un modo particolare, e così dopo la Comunione abita in noi in modo mirabile la SS. Trinità.

Esame. –
Nelle Comunioni, Messe e Visite al SS. Sacramento l’anima fervorosa ha speciali illustrazioni. Entro io in comunicazione intima con Gesù Eucaristico?

Proposito. –
Voglio procurarmi un profondo raccoglimento nel comunicarmi, per sentire le soavi voci di Gesù nel mio cuore.

Preghiera. – Arricchitemi, o Signore, dei tesori celesti che sono nel vostro cuore. Io li spero: come non mi dareste ogni cosa, mentre mi | date voi stesso? Sono i tesori che mi avete guadagnati nei vari misteri della vostra vita, passione e morte. Con la Chiesa vi ripeterò: Loda, o Sion, il Salvatore, loda il tuo Capo ed il tuo pastore con inni e cantici. Inneggia a lui quanto puoi, perché è superiore ad ogni elogio, né tu riuscirai a lodarlo abbastanza.
229