Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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156.
ELEZIONE196 DEGLI APOSTOLI

«Facciamo dunque l’elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione. Il Signore ha profuso in essi la gloria, la sua grandezza è apparsa sin dall’inizio dei secoli» (Sir 44,1-2).

1° «In quei giorni, Gesù salì sul monte a pregare e passò la notte in orazione. Fattosi giorno, chiamò i discepoli; e tra di loro ne scelse dodici, che chiamò apostoli» (Lc 6,12-13).
Gli apostoli sono messi, cioè inviati: Gesù Cristo fu l’apostolo del Padre (Eb 3,1). Egli disse: «Come il Padre mandò me, così io mando voi» (Gv 20,21). Perciò essi sono i legati, gli ambasciatori che parlano a nome di Cristo; e dovranno essere ascoltati come Gesù Cristo stesso: «Chi ascolta voi, ascolta me (Lc 10,16); Chi riceve colui che avrò mandato, riceve me stesso». In essi parla Dio: «Non siete voi che parlate; ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi».197
E Gesù consegna loro il mondo e tutti gli uomini: «Andate in tutto il mondo» (Mc 16,15); e potranno rimettere i peccati e far leggi: «Tutto ciò che avrete perdonato, sarà perdonato in cielo» (Gv 20,23). Saranno come dèi: «Ministri di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio» (1Cor 4,1); luce e sale del mondo; pescatori di anime e seminatori; agricoltori e mietitori; costruttori e padri delle anime; pastori e testi di Cristo.

2° Chi scelse Gesù Cristo? Dodici uomini tra i pescatori ignoranti e semplici; se si eccettuano Matteo e Paolo.
Non hanno conoscenza di lingue e dovranno istruire il mondo intero; non hanno scienza e dovranno convincere i dotti ed i filosofi; sono in una posizione sociale umilissima e dovranno sedere giudici in dodici seggi; non possiedono né forza, né denaro, né potenza, né politica, ma domineranno la terra, reggeranno i popoli, e stenderanno il loro potere fino nel cielo. Davvero che in essi tutto operò la grazia, la luce di Dio, lo Spirito Santo: essendo niente, tutto possono in Cristo.

3° Corrisposero alla vocazione. Nel Vangelo si narra invece del giovane ricco che non corrispose. Così uno scriba che si scoraggiò per la povertà di Gesù; così un altro che voleva prima dare sepoltura al padre defunto; ed ancora di un altro ricco attaccato ai suoi averi. Invece gli apostoli, appena udirono l’invito, generosamente lo seguirono: «Lasciata ogni cosa, lo seguirono» (Lc 5,11). La loro prontezza piacque a Gesù Cristo e fu ricompensata: «Voi che avete lasciato tutto e mi avete seguito, riceverete il centuplo e possederete la vita eterna» (Mt 19,29).
Onoriamo i dodici fortunati Apostoli: siamo divoti; imitiamoli.
Soprattutto corrispondiamo alla grazia divina. Non passi inutilmente il Signore! S. Paolo diceva: «La sua grazia in me non fu inutile» (1Cor 15,10).

Esame. –
Ho alta stima degli apostoli e dei | sacerdoti loro successori? Li onoro? Corrispondo alle ispirazioni ed alle voci di Dio, o mi rifiuto per i miei attaccamenti?

Proposito. –
Adoro Gesù Cristo nel suo ministro.

Preghiera. – «O Dio, che, a gloria della vostra maestà ed a salvezza del genere umano, avete costituito sommo ed eterno Sacerdote il vostro Unigenito, concedeteci che coloro, i quali dal vostro stesso Figlio furono eletti a ministri e dispensatori dei vostri misteri, siano fedeli esecutori del ministero loro affidato».
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196 Dal latino “eligere”: scegliere, e chiamare.

197 Mt 10,20.