Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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53.
LA VOLONTÀ - II

«Egli da principio creò l’uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Se vuoi, osserverai i comandamenti; l’essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l’acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà» (Sir 15,14-17).

1° L’uomo di volontà non è schiavo di altri; egli segue la volontà di Dio, compie il proprio dovere, si regola secondo la verità e la giustizia. Non disprezza nessuno; non calpesta nessuno. Obbedisce volentieri a chi ha diritto di comandarlo; ascolta volentieri i consigli anche degli inferiori; segue i buoni esempi: tutto questo però soltanto nella scia dei propri doveri. Né rispetti umani, né passioni, né cattivi esempi lo piegano: per lui la via è una, diritta, che | conduce a Dio: la segue risolutamente anche se appare molto remissivo, dolce e docile. Quanto è dignitoso, forte! Quale dirittura! Egli ha pure acquistato una vera sovranità sul temperamento; sa frenarsi, sa eccitarsi e sa resistere.

2° La volontà si forma con lo sforzo e con l’esercizio. Anche una volontà debole può divenire forte, perché guidata con prudenza. Non è necessario affrontare improvvisamente atti eroici; ma esercizio di piccole virtù, piccole mortificazioni. Non muovere all’acquisto di tutte le virtù assieme: ma cominciare da una, e forse suddividere anche di quella le applicazioni. Ogni giorno fissarsi nell’esame preventivo un piccolo programma: passare da una azione ad un’altra non secondo il capriccio o l’impressione del momento; ma secondo buone norme. Sempre perseverare; sino all’ostinazione. Allora si riesce con l’aiuto della preghiera.

3° Occorre un’interiore energia. Psicologi, asceti e mistici dicono che le idee chiare giovano, ma non bastano. Può l’uomo essere un filosofo forte ed insieme un carattere debolissimo. È il sentimento, è l’interiore calore dell’anima che ha il dono di trarre la volontà dall’inerzia. Tutta l’arte per formare la volontà in gran parte è l’arte di ridestare efficaci sentimenti, infiammare i cuori.

Esame. –
Ricordo spesso il valore della vita? la brevità dell’esistenza sulla terra? il dovere | di usare bene i talenti? Che cosa ho fatto finora? Se viene la morte che giudizio mi aspetta?

Proposito. –
Rivedrò i miei propositi: sono pochi? è uno? Ogni giorno conchiudo qualcosa?

Preghiera. – Signore, fatemi conoscere il valore della meditazione: nella meditazione divampa la fiamma. Voi mi avete affidata una missione; me ne chiederete conto. Il Sangue di Gesù Cristo è riscatto e ristoratore, se lo voglio. Ogni mio giorno peserà sopra uno dei piatti della bilancia divina. Molti incitamenti mi mandate, o Signore: amici, predicatori, libri, direttori, confessori... Signore, che la vostra grazia non rimanga in me senza frutto.133
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133 Cf 1Cor 15,10.