Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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347.
LA PURIFICAZIONE
(2 febbraio)

«Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto a Dio: Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene... Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita» (Sal 16/15,1-2.5).

1° Maria adempì perfettamente quanto era stabilito dalla legge ebraica per la donna divenuta madre. Maria non vi era tenuta perché venne elevata alla più eccelsa maternità conservando la più perfetta verginità. Ma questo era mistero occulto agli uomini; e d’altra parte ella intendeva compiere un’offerta al Signore.
In realtà tre offerte furono fatte in quel giorno: di Anna profetessa, del vecchio Simeone e di Maria con Gesù.
Anna, vedova e santa, «non si allontanava dal | Tempio, servendo il Signore in digiuni e preghiere, notte e giorno, sino agli ottantaquattro anni». Offerta generosa, affettuosa, costante, ininterrotta, dunque. Mortificata, quindi, in tutti i suoi sensi, la sua anima viveva interamente per Dio.

2° Il vecchio Simeone aveva ricevuto assicurazione che non sarebbe morto prima di vedere con i suoi occhi il Salvatore. Vide il Bambino presentato da Maria; lo riconobbe per il Messia; lo ricevette in un trasporto d’amore tra le braccia. Offerse allora a Dio la sua vita: «Ora a te chiama, o Signore, il tuo servo. Giacché i miei occhi hanno contemplato il Salvatore che hai mandato al mondo: per rivelazione e lume alle nazioni e gloria del tuo popolo».
Più perfetta fu l’offerta di Gesù e di Maria, che consecrarono se stessi totalmente al Signore. Fu un’offerta non di parole né di sentimento soltanto, ma reale ed effettiva. Gesù era la Vittima-Ostia designata per il gran sacrificio della croce. Maria si disponeva e si offriva a divenire la Corredentrice: «La tua anima sarà trapassata da un’acuta spada». Quell’offerta piena e definitiva mai venne ritrattata; anzi si effettuò completamente sul Calvario.
Così Anna offerse tutti i suoi sensi; Simeone, la sua vita; Maria e Gesù, tutto se stessi ed effettivamente.

3° La nostra offerta sia:
Una consacrazione del nostro corpo e dei suoi sensi: occhi, udito, tatto, gusto, lingua, odorato.
Una consacrazione a Dio della vita: tutto, solo e sempre il divino volere! Tutta la mente, la volontà, il cuore, la fantasia, la memoria.
Una consacrazione che sia offerta come vittima e soddisfazione per le anime; apostolato di sofferenza e di preghiera.

Esame. –
Sono tutto e coscientemente di Dio? Gli ho donato tutto il corpo con i sensi? Ho accettato la morte? Soffro per cooperare alla salvezza dei fratelli?

Proposito. –
Ogni giorno mi offrirò a Dio per mezzo ed in unione di Maria.

Preghiera. – Vi accompagno, o Maria e Gesù, in spirito, nel viaggio al tempio per compiere la vostra oblazione. Potessi vivere sempre e tutto unito a Dio; e solo per Dio! Nulla per me; né per il mio orgoglio; né per la mia carne; né per le cose della terra. Solo voi siete tutto, mio Dio, e tutte le cose sono per voi e per portare anime a voi. Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
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