Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

46.
LA COSCIENZA: agire con coscienza

«Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio» (1Gv 3,18-21).

Non frodare il dovere, quando unico testimonio è la coscienza. L’uomo coscienzioso è ovunque ammonito dalla voce interna: vedano o non vedano gli altri. La vigilanza umana può mancare, ma l’uomo di coscienza opera come si trovasse vicino al giudizio di Dio; si prende a cuore qualunque impegno, dovere o interesse. L’uomo privo di coscienza opera solo se sforzato dalla vigilanza, o teme il castigo. Adopera il sistema della minor fatica, soddisfa il meno possibile. Occorre un sistema di continue ispezioni contro di lui.
Situazione spaventosa è quella di una società in cui gli individui non hanno coscienza. Ogni virtù è falsa.

Non frodare la verità: ma dichiararla apertamente quando è dovere; non mentire mai. La menzogna, sotto ogni aspetto, è odiosa e nociva. Odiosa a Dio, che è verità ed amante della verità; odiosa agli uomini, che si compiacciono della lealtà e sincerità. Nociva a chi mente, che non è più creduto; nociva a chi è ingannato, che trovasi in un labirinto inestricabile.
La menzogna di opere è più nociva e odiosa di quella di parole. È menzogna di opere il rispetto umano, che per paura dell’uomo nasconde le idee ed i sentimenti, per palesarne altri che interiormente sconfessa; la dissimulazione, | che chiude in un colpevole silenzio, persino nelle confessioni, debolezze che dovrebbero essere rivelate; l’ipocrisia, che fa pompa di qualità che non possiede per cattivarsi stima e benevolenza che non merita. Parimenti sono menzogne di fatto: la infedeltà alla parola data negli affari e nelle relazioni; la doppiezza, cioè viso a due facce, capace dei più contraddittori atteggiamenti, con divisioni, tradimenti, lusinghe bugiarde.

Non frodare la giustizia: So, o Signore, che la giustizia è la virtù che deve essere rispettata più di tutte. So che il mio prossimo ha dei beni materiali, ha dei segreti, ha diritto alla stima. Spesso dobbiamo occuparci di interessi materiali: l’uomo coscienzioso si guarda da furti, danni, abusi, uso illecito; l’uomo di poca coscienza si permette, salvo il codice, licenza e libertà peccaminosa.

Esame. –
So rispettare i segreti di ufficio? Quelli ricevuti per confidenza? per professione? So coprire con carità le debolezze e gli errori altrui?

Proposito. –
La stima vale più di molte ricchezze. Io devo saperla rispettare e farla rispettare in quanto dipende da me. Lontana ogni calunnia e maldicenza! Mi impegnerò a considerare i difetti di coscienza come colpe di gravità particolare.

Preghiera. – Signore, fate che il mio cuore | sia retto; che allontani da me ogni sorta di inganni; che la mia coscienza non possa mai rimproverarmi; fatemi sempre sentire il salutare richiamo della mia coscienza, che è la voce vostra!
46