Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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262.
LA PREGHIERA - III

«Io invoco Dio e il Signore mi salva. Di sera, al mattino, a mezzogiorno mi lamento e sospiro ed egli ascolta la mia voce; mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: sono tanti i miei avversari. Dio mi ascolta e li umilia, egli che domina da sempre. Per essi non c’è conversione e non temono Dio» (Sal 55/54,17-20).

1° Non vi è argomento di cui si parli più spesso nella S. Scrittura. È dono «pregare sempre senza stancarsi» (Lc 18,1). «Domandate e riceverete» (Mt 7,7). «Chi domanda ottiene, a chi picchia viene aperto; chi chiede è esaudito» (Lc 11,10). «Vigilate e pregate per non cadere in tentazione» (Mt 26,41). «Domandate e vi sarà dato» (Mt 7,7). «Pregate a vicenda per salvarvi...».
Più di cinquecento volte si parla della preghiera; o per espressamente comandarla, o per inculcarla con parole e fatti, o per esporre le condizioni ed il modo di pregare, o per presentare formule di preghiera. Ciò significa che è davvero volontà di Dio che preghiamo. Perciò, non si può desistere dalla preghiera, o per tiepidezza, o perché non siamo esauditi, o per mancanza di tempo.

2° La preghiera è, inoltre, indispensabile agli adulti per salvarsi; tanto che S. Alfonso compendia tutti i motivi in una grande sentenza: «Chi prega si salva; chi non prega si danna».89 In realtà vi sono precetti che superano le forze della natura, come il perdonare agli offensori; ma essi divengono possibili e facili e, talvolta, dolci con la preghiera. Questa è sempre possibile. Dice S. Agostino: «Dio non comanda cose impossibili; ma nel comandare ci avverte di fare quanto | possiamo e chiedere quello che non possiamo, e ci aiuta onde possiamo».
Vi sono tentazioni e prove gravissime: solo pregando vinceremo; per esempio nelle battaglie per la castità. «Senza di me, dice Gesù Cristo, voi nulla potete fare» (Gv 15,5). Anzi, senza la grazia, neppure possiamo pensare qualcosa di bene in ordine alla vita eterna. Dio opera in noi il volere e il compiere meriti. S. Tommaso scrive: «Ognuno è tenuto a pregare per la stessa ragione per cui è tenuto a procurarsi lo stato di grazia con i beni ad essa connessi».
Dopo il Battesimo è necessaria un’assidua preghiera per potersi salvare; poiché, sebbene cancellato il peccato originale, rimane il fomite della concupiscenza; questo ci eccita al male interiormente, mentre il mondo ed il demonio ci combattono esteriormente.
Ora, dice S. Alfonso de’ Liguori, non possiamo resistere alla violenza di tanti e tali nemici senza un aiuto speciale. Quest’aiuto soltanto con l’orazione si può ottenere; perciò senza la preghiera non si può sperare salvezza.

3° Comprendo che la preghiera è per me stato e condizione naturale: l’ignorante si rivolge al sapiente; il povero si rivolge al ricco; il debole si rivolge al forte. Come la pianta sempre comunica alla terra per mezzo delle radici, e per mezzo delle foglie con l’aria, così il cristiano deve sempre tenersi in comunicazione con Dio.

Esame. –
Ho una ferma convinzione su la | necessità della preghiera? Sono sempre in istato di orazione: convinzione di debolezza, fiducia sicura in Dio, comunicazione abituale con Dio?

Proposito. –
Piuttosto manchi il tempo per mangiare non mai quello della preghiera, che deve precedere tutto.

Preghiera. – Porgi, o Signore clementissimo, le orecchie della tua pietà alle nostre preghiere, e con la grazia dello Spirito Santo illumina il nostro cuore; affinché possiamo servire degnamente ai tuoi misteri ed amarti in eterna carità.
O Dio, cui è manifesto ogni cuore, nota ogni volontà; ed a cui nessun segreto sfugge, purifica, mediante l’infusione dello Spirito Santo, i pensieri del nostro cuore, affinché meritiamo d’amarti perfettamente e lodarti degnamente.
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89 «Essa [la preghiera] è necessaria nell’economia della Provvidenza: dacché senza speciale aiuto divino non possiamo esercitare certe virtù e compiere certi doveri e vincere certe passioni e perseverare a lungo nel bene; e dall’altra parte solo a chi prega tale aiuto viene dato. Quindi: chi prega si salva, chi non prega si danna. La preghiera è efficace, fondandosi sulle divine promesse, sui meriti di Nostro Signore Gesù Cristo: o otterrà ciò che chiede o meglio di quanto chiede» (DF, p. 59).