Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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293.
LA FEDE DEL LEBBROSO
E DEL CENTURIONE126

«Perché tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, tu sei eccelso sopra tutti gli dèi. Odiate il male, voi che amate il Signore: lui che custodisce la vita dei suoi fedeli li strapperà dalle mani degli empi. Una luce si è levata per il giusto, gioia per i retti di cuore. Rallegratevi, giusti, nel Signore, rendete grazie al suo santo nome» (Sal 97/96,9-12).

1° L’Epifania è la manifestazione del Signore. Il tempo che la segue completa la manifestazione, giacché Gesù Cristo si rivela Dio nelle opere e nella parola; ai Giudei ed ai Gentili. Chiaramente ciò appare nel Vangelo di oggi, in esso leggiamo la guarigione di un lebbroso giudeo, e del servo del centurione gentile.
Dice infatti: «Gesù, sceso che fu dal monte, lo seguirono molte turbe. Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostrò dinanzi dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi. E, stesa la mano, Gesù lo toccò, dicendo: lo voglio, sii mondato. E subito sparì la sua lebbra. E Gesù gli disse: Guardati dal dirlo ad alcuno, ma va’, mostrati al Sacerdote e fa’ l’offerta prescritta da Mosè in testimonianza per essi. Ed entrato che fu in Cafarnao si accostò a lui un centurione, e lo pregava, dicendo: Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente. E Gesù a lui: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione, rispondendo, soggiunse: Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola ed il mio servo sarà guarito. Perché anch’io sono uomo sottoposto ed ho dei soldati sotto di me, e dico a questo: va’ ed egli va; a quello: vieni, ed egli viene e al mio servo: fa’ questo, e | lo fa. Gesù, udite queste parole, ne restò ammirato, e disse a coloro che lo seguivano: In verità vi dico: non ho trovato tanta fede in Israele. Or vi dico che molti verranno dall’Oriente e dall’Occidente e siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei Cieli; e i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori ove sarà pianto e stridor di denti. E Gesù disse al Centurione: Va’ e come hai creduto ti avvenga. E in quell’istante il servo fu guarito» (Mt 8,1-13).

2° Il lebbroso deve presentarsi al Sacerdote perché sia a lui testimonianza della divinità di Gesù Cristo. Il centurione, umile e confidente, con una argomentazione semplice, dimostra la sua fede in Gesù Dio: gli basta un ordine, perché la malattia ubbidisca e se ne vada. Tutti i popoli, dunque, sono chiamati da Gesù Cristo ad entrare nella Chiesa.
I due miracoli del Vangelo provano la divinità di Gesù Cristo e mostrano quello che egli ha fatto per i Giudei e per i Gentili, essendo venuto a mondarli dalla lebbra e dalla paralisi del peccato. Dopo il discorso della Montagna operò questi prodigi appunto per confermare quanto aveva insegnato. Il Signore stende la mano sull’infermo e subito la lebbra scompare. Gesù dice al Centurione: Va’ e ti sia fatto come hai creduto, e nello stesso momento, il servo è guarito.
Non mancano quindi le prove della verità divina, né manca l’invito di Gesù: a tutti è aperta la porta per entrare nel regno di Dio, nella Chiesa. Facciamo atti di fede nella divinità di Gesù | Cristo e ripetiamo atti di carità per essere partecipi della salute eterna. Dice l’Introito:127 «Adorate Dio, o voi, suoi angeli (Sal 97/96,7).128 Il Signore è re; esulti la terra; si rallegrino le molte genti (Sal 97/96,1)».
Gesù Cristo è Dio; ma nella incarnazione, passione, opere, vita, morte, tra gli attributi, volle mostrare specialmente la sua infinita misericordia. Egli guarisce ogni malattia, rimedia a tutte le conseguenze del peccato originale, offre a tutti la salute. Egli che è il Dio offeso dall’uomo, muore per pagare i debiti dell’uomo ed esaltarlo ad una vita nuova. Solo un Dio-Uomo poteva far questo.

3° «Le genti temeranno il tuo nome, o Signore; tutti i re della terra, la tua gloria. Perché il Signore ha riedificato Sion; e sarà veduto nella sua gloria» (Sal 102/101,16-17). «La destra del Signore ha fatto prodigi; la destra del Signore mi ha esaltato; non morrò ma vivrò; e narrerò le opere del Signore» (Sal 118/117,16-17). «Si meravigliavano tutti delle parole che uscivano dalla bocca di Dio».129

Esame.
– Io accolgo come divine tutte le parole di Gesù Cristo? Lo adoro e porto il rispetto dovuto a Gesù nella SS. Eucaristia? Ne zelo la gloria?

Proposito. –
Ripeterò spesso la giaculatoria: O Gesù Maestro, Via Verità e Vita, abbiate pietà di noi.

Preghiera. – Lodate il Signore, o nazioni tutte; lodatelo, o popoli tutti. Poiché la sua misericordia si è manifestata su noi e la verità di Dio permane eternamente.
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126 Titolo originale: “Domenica III dopo l’Epifania”.

127 Antifona d’ingresso.

128 Secondo la Vulgata.

129 Lc 4,22.