Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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101.
LA SPERANZA - I

«Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno» (Eb 4,14-16).

1° È virtù teologale, infusa da Dio nell’anima nostra. Essa ci inclina a desiderare Dio come supremo nostro bene, con ferma fiducia di ottenere da lui il Paradiso e gli aiuti necessari per conseguirlo. La fede ci mostra Dio come Sommo Bene ed eterna Felicità. Per conseguenza nasce in noi verso di lui un amore soprannaturale ed interessato di possederlo; il desiderio di conseguirlo; per la sua grazia e per la sua promessa, con le buone opere. Il cristiano vuole Dio: «Mi sono rallegrato per quello che mi è stato detto: andremo nella casa del Signore» (Sal 122/121,1). Ma per raggiungere questo fine occorrono le grazie, onde vincere le tentazioni, acquistare le virtù, compiere i meriti, avere pure gli aiuti naturali per lavorare all’eterna salvezza.

2° La speranza è grande aiuto e conforto nell’opera della nostra santificazione. Essa ci unisce a Dio, staccandoci dai beni della vita presente: la stima degli uomini, i beni temporali, i piaceri. Ora la speranza ci fa vedere queste cose come miserevoli in sé, e fuggevoli per la | durata. Essi21 ci procurano ben scarsa consolazione; e con la morte tutti scompaiono: l’anima porta con sé solo il bene od il male fatto. Dio solo è tutto, è eterno, è gioia inesauribile.
La speranza con la fiducia è disposizione necessaria per ottenere le grazie; molte sono le Divine Promesse: «In verità, in verità vi dico, se qualcosa chiederete in nome mio al Padre, ve la concederà» (Gv 16,23). «Domandate ed otterrete. Chiedete e vi sarà dato» (Mt 7,7).
La speranza ci ispira una generosa operosità: vivi desideri del paradiso, ardore nella preghiera, energia nel lavoro, sicurezza che Dio è con i suoi servi fedeli che di lui si fidano. «Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?» (Rm 8,31). Se è con noi Gesù Cristo e noi siamo davvero con lui, che cosa potranno il demonio e gli uomini? Chi è sicuro nella vittoria è fermo nella buona via e nell’apostolato.

3° Signore, io mi affido totalmente a voi. Io spero, perché voi siete misericordioso con i figli che in voi confidano. Io spero, perché voi siete onnipotente: potete, dunque, esaudire tutti i miei desideri. Io spero, perché voi ci avete promesso il paradiso e tutti gli aiuti per conseguirlo: la vostra parola non si scancella,22 anche se mancano gli uomini o passano i cieli.23

Esame. –
La mia speranza è ferma? Ha vera efficacia su la mia santificazione? Come prego?

Proposito. –
L’Apostolo scrive a Timoteo: | Ordina di non sperare nell’incerto cumulo delle ricchezze, ma nel Dio vivo e vero.24

Preghiera. – Voi, o mio Dio, mi assicurate: «Nessuno sperò nel Signore e rimase deluso».25 Chi mai fu fedele ad osservare i comandamenti di Dio e venne abbandonato? O chi mai lo invocò e rimase dimenticato? Poiché il Signore è pio e misericordioso e perdona i peccati. «Dio che non risparmiò il proprio Figlio, ma lo diede alla morte per tutti noi, come non ci darà con lui ogni altro bene? Chi assicurerà gli eletti di Dio? È Dio che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che morì e risuscitò da morte; ed ora è alla destra del Padre ed intercede per noi».26
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21 I beni della vita presente.

22 Forma verbale abituale in Don Alberione. Oggi: “cancella”.

23 Cf Mt 24,35; Mc 13,31; Lc 21,33.

24 Cf 1Tm 6,17.

25 Cf Sir 2,10.

26 Rm 8,32ss.