Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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6.
SONO CREATO

«Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi» (Sal 8,4-7).

1° Dio, a preferenza di tanti altri esseri possibili che l’avrebbero servito meglio di me, volle chiamarmi all’esistenza.
Da tutta l’eternità Egli mi pensa; prima che entrassi nel mondo mi preparò genitori buoni, un parroco zelante, una vocazione e missione propria; e volle che nascessi con l’intelligenza, le disposizioni di cuore e di volontà convenienti alla mia vocazione; mi predestinò ad un grado di grazia, di santità e di gloria particolare.
In tutto questo vi fu l’opera e il concorso delle tre Divine Persone. «Dio è carità» (1Gv 4,8).

2° Due doveri: la riconoscenza e l’amore.
Sul mio labbro deve sempre risuonare il Deo gratias,20 fervido e sentito. La riconoscenza è dovere, è segno di cuore ben fatto, è mezzo per ottenere altri benefici.
Amare chi tanto mi ha amato: amare con intenso affetto, amare con le parole, amare con le opere. Devo corrispondere alle grazie ricevute e usare bene i doni che Dio mi ha elargito: usare bene l’intelligenza per conoscere Dio e la sua volontà; usare bene il tempo lavorando intensamente per corrispondere alla mia missione; usare bene i doni interni facendoli fruttificare; raggiungere davvero il grado di gloria a cui Dio mi ha chiamato.

3° Vi adoro, mio Dio, vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato fino ad oggi. Vi benedico perché sono nato nella fede cattolica, perché ho ricevuto, in famiglia e in parrocchia, un’educazione veramente cristiana. Vi amo, o Signore, perché voi foste il primo ad amarmi; mi amaste da l’eternità, o Dio di carità!

Esame. –
Come sento e dimostro la mia riconoscenza a Dio? Come mi comportai con i genitori? con il parroco? Come uso delle forze fisiche, della salute, del tempo? Amo davvero il Signore?

Proposito. – Dirò spesso nel giorno: «Vi ringrazio di avermi creato e fatto cristiano».

Preghiera. – Credo, o Signore, ma fa’ ch’io creda più fermamente! Spero, o Signore: ma fa’ ch’io speri più sicuramente! Amo, o Signore: ma fa’ ch’io ami più ardentemente! Mi pento, o Signore: ma fa’ ch’io mi penta vieppiù!21
Adoro Te, come primo principio; ti desidero come ultimo fine; ti lodo, come benefattore perpetuo; t’invoco come difensore propizio.
6

20 «(Rendo/rendiamo) grazie a Dio».

21 Termine arcaico: sta per “ancor più”.