Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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358.
S. MICHELE ARCANGELO
(29 settembre)

«Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo» (Ap 12,7-8).

1° Vi sono due feste in onore dell’Arcangelo S. Michele: l’8 maggio apparizione di San Michele; il 29 settembre, dedicazione di S. Michele.
La prima ricorda una manifestazione prodigiosa dell’Arcangelo. Si celebra in tempo pasquale. Le feste pasquali sono quelle degli spiriti angelici, perché la risurrezione di Gesù Cristo portò pure gioia agli Angeli. Essa ripara, | dice S. Gregorio, le perdite subite dagli Angeli, tra le loro file, per la rivolta di Lucifero; e riapre le porte del cielo a noi. È perciò una festa e un trionfo di Gesù Cristo: giacché S. Michele è capo della Milizia Celeste.
La seconda ricorda la dedicazione di una chiesa nel gran circo a Roma, verso il 530.

2° Il nome di Michele significa: «Chi mai come Dio». Esso ci fa ricordare il combattimento scatenatosi in cielo: tra l’Arcangelo di Dio che guidò la milizia celeste e Satana, capo degli angeli ribelli, che furono precipitati nell’inferno. S. Michele vinse l’orgoglio di Satana: ed è l’Arcangelo che ottiene l’umiltà all’uomo. Tanto è superbo l’uomo che si crede superiore a Dio o di poter fare a meno di Dio, o si fa addirittura Dio.
S. Michele presiede invece all’adorazione del Dio unico, uno nella sostanza, trino nelle persone. Offre a Dio l’incenso, simbolo della preghiera, come si dice nella Messa.
Ora S. Michele guida la Chiesa e l’umanità nella lotta contro Satana. L’offertorio della Messa (29 settembre) ci fa così pregare: «O S. Michele Arcangelo, difendici nel combattimento, affinché non ci perdiamo nel giorno del tremendo giudizio».
E quando le anime escono vittoriose dal combattimento, preghiamo S. Michele a farle entrare nelle file dei santi e degli Angeli.

3° L’epistola della Messa è presa | dall’Apocalisse. Questa è la rivelazione dei misteri relativi alla dilatazione e opera della Chiesa. Servendosi di un Angelo Gesù Cristo manifestò queste cose in diverse visioni a S. Giovanni Apostolo; che le scrisse a sette chiese, rappresentanti l’antica cristianità. L’Angelo non è designato; ma è, o S. Michele, o uno degli inviati da lui come capo della milizia angelica.
Il Vangelo223 ricorda gli Angeli Custodi degli uomini: tutti i soldati del grande Condottiero San Michele.

Esame. –
Ho io una profonda persuasione che una lotta decisiva si sta combattendo ogni giorno tra Satana e la Chiesa per la conquista delle anime? Prego S. Michele? Combatto sotto la sua guida e col suo aiuto?

Proposito. –
Ogni giorno «mi confesso a Dio onnipotente, alla beata Vergine Maria, al beato Michele Arcangelo...».

Preghiera. – O Santo Arcangelo S. Michele, difendici nella lotta; sii nostro presidio contro la malizia e le insidie del diavolo. Che Dio lo soggioghi: noi lo domandiamo supplicando! E tu, principe della milizia celeste, caccia nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni, che a perdizione delle anime e cercando preda circolano nel mondo.
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223 Mt 18,1-10.