Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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301.
LE TENTAZIONI DI GESÙ146

«Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza» (Sal 91/90,14-16).

1° Satana aveva vinto l’uomo; Gesù Cristo ha il compito di distruggere la sua vittoria e strappargli di mano la presa. Gesù Cristo lotta contro Satana: un episodio caratteristico è nel Vangelo di oggi: «Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, finalmente ebbe fame. E il tentatore, | accostandosi gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pani. Ma Gesù rispose: Sta scritto: Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio. Allora il diavolo lo trasportò nella città santa e avendolo posto sul pinnacolo del tempio gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, gettati di sotto, poiché sta scritto che agli Angeli suoi ha commessa la cura di te, ti porteranno nelle mani, affinché non inciampi il tuo piede in qualche pietra. E Gesù a lui: sta anche scritto: Non tentare il Signore Dio tuo. Di nuovo il diavolo lo menò sopra un monte altissimo, e, mostrandogli tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, gli disse: Tutto questo io ti darò, se prostrandoti mi adorerai. Allora Gesù rispose: Va’ via, satana, ché sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a lui solo. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco gli Angeli vennero a servirlo» (Mt 4,1-11).

2° Gesù dopo il digiuno di quaranta giorni ha fame e Satana gli suggerisce di mutare in pane le pietre. Allo stesso modo opera con noi, per impedire l’astinenza, la mortificazione dei sensi, le opere buone. È la concupiscenza della carne. Il demonio aveva lusingato i progenitori con la promessa che sarebbero divenuti simili a Dio. Ora tenta Gesù Cristo perché prenda atteggiamenti divini; come tenta noi di orgoglio in varie maniere. La superbia è in opposizione all’umiltà, alla meditazione della parola di Dio, allo spirito di preghiera, all’obbedienza. | È la superbia della vita. Satana promette a Gesù Cristo tutti i regni della terra se, inginocchiatosi, lo adorerà. E nello stesso modo promette agli uomini felicità accumulando denari e beni di terra, per far loro dimenticare i beni incorruttibili del cielo. È la concupiscenza degli occhi, ossia l’avarizia.
Le tentazioni assalgono tutti: ma le vittorie su le tentazioni accumulano tesori di cielo; i consensi alle tentazioni sono i veri peccati. Come vinse Gesù Cristo? Col digiuno, la preghiera, la sapienza divina.
Egli aveva digiunato quaranta giorni: occorre che mortifichiamo i sensi, che fuggiamo le occasioni, che vigiliamo attentamente sul principio della tentazione: «Vigilate» (Mc 14,38).
Gesù Cristo nel deserto era vissuto nella contemplazione delle cose celesti, in una continua preghiera. Così l’uomo ha potere per vincere la carne, il demonio e il mondo, se prega, frequenta i Sacramenti, ricorre, in ogni assalto, all’aiuto divino: «Pregate» (Mc 14,38). Gesù Cristo ad ogni suggerimento del demonio oppone la parola, la volontà, il comando di Dio. È stoltezza ed inganno ciò che intimò il demonio ad Eva, ciò che insinuò a Gesù Cristo ed insinua a noi. Occorre opporre la sapienza di Dio, contenuta nella Scrittura.

3° «Chi abita nell’aiuto dell’Altissimo, rimarrà sotto la protezione di Dio. Egli dirà al Signore: Tu sei il mio difensore, il mio asilo; il | Signore in cui ho fiducia. Egli mi ha liberato dal laccio dei cacciatori e da le parole avverse. Col suo braccio ti difenderà; sotto le sue ali riposerai tranquillo. La sua fedeltà ti sarà scudo, non avrai da temere pericoli notturni, né saetta spiccata di giorno, né l’avversario che gira nelle tenebre, né gli assalti del demonio meridiano» (Sal 91/90,1-6).

Esame. –
Quali sono le mie principali tentazioni? Le vinco? Adopero i mezzi?

Proposito. –
Vigilare, pregare, meditare: ecco ciò che mi assicura la vittoria.

Preghiera. – Ho fede nelle divine promesse: «Cadranno mille al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nessun male ti raggiungerà» (Sal 91/90,7). «Poiché agli Angeli ha affidata la cura di te, ti custodiranno in tutti i passi. Essi ti porteranno in palma di mano, affinché il tuo piede non inciampi nella pietra. Camminerai su l’aspide e sul basilisco; e calpesterai il leone e il dragone. Poiché sperò in me, lo scamperò, lo proteggerò poiché riconosce il mio nome. Appena griderà lo esaudirò; sono con lui nella tribolazione. Lo scamperò, lo glorificherò; lo colmerò di gioia e gli mostrerò la mia salvezza» (Sal 91/90,11-16).
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146 Titolo originale: “Domenica I di Quaresima”.