Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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139.
ZELO - V

«Se c’è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c’è conforto derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri» (Fil 2,1-4).

Apostolato disciplinato.
1° La Chiesa per mezzo del Papa e dei Pastori dirige tutto il lavoro di apostolato in | generale. Essa ha una gerarchia, quale Gesù Cristo volle darle. Gli uomini non possono cambiare ciò che è divinamente stabilito. Negli eserciti vi è un ordine di gradazione e una disciplina: ognuno deve stare al suo posto. I Pastori in capo: gli educatori, i maestri, le associazioni di Azione Cattolica, i singoli individui nella loro sfera d’azione sono sottomessi. L’apostolato senza disciplina è una forma religiosa di egoismo. Sono da escludersi le stolte concorrenze, le gelosie, i desideri dell’amore del comando. Sono da escludersi pure le ingerenze intempestive, le dispute per viste personali, il disertare il campo per protesta o per scoraggiamento.
Sempre umile, l’apostolo vero è convinto che ognuno deve portare un sassolino soltanto al grande edificio; che il merito è proporzionato al ben fare; che avrà sempre un grande frutto chi sostiene bene la propria parte.

2° Moltiplicare progetti, lavorare secondo particolari vedute, isterilirsi in sforzi inutili, invadere il campo altrui, pretendere di fare ciò che è superiore...: ecco tante forme di indisciplina. Lavorare invece di buon animo nel proprio solco, essere fedeli al programma, evitare le critiche, ricorrere alla preghiera; rimediare con la pazienza costante: ecco le caratteristiche di un apostolato che sarà benedetto.
Troppo spesso vi è zelo più per riformare gli altri che noi stessi; più acume nel suggerire quel che si dovrebbe fare che volontà nell’eseguire; | più pessimismo che fiducia in Dio; più scuse per far nulla che spirito di sacrificio; più voglia di lavorare in estensione che in profondità.
L’Azione Cattolica è la partecipazione dei laici all’apostolato gerarchico: ciò implica una vera sottomissione, una profonda umiltà, una generosa volontà di assecondare le direttive della gerarchia cattolica.

3° Signore, datemi fede: che io comprenda e creda che la salvezza delle anime è cosa soprannaturale: perciò io devo lavorare come se il frutto dipendesse da me, ma tutto attendere dal Signore perché realmente tutto è di Dio.142 Spesso, forse, ho messo più fiducia nel mio sforzo, abilità, industria, denaro che non nel Signore. Spesso ho data molta importanza all’effetto, al rumore esterno che non alla vera santificazione delle anime.

Esame. –
Sono di coloro che spendono più energie contro l’autorità che nel vero lavoro di salvazione? Oppure nel silenzio operoso ed amoroso seguo quanto l’autorità dispone?

Proposito. –
Quanto sono buoni i passi di coloro che portano il bene, portano la pace vera!143 Esaminerò spesso se tali siano tutti i miei atti.

Preghiera. – Signore, voi incoronate i soldati vittoriosi; perciò il vostro Apostolo diceva al suo discepolo: «Soffri e lavora come un buon soldato di Gesù Cristo».144 Anche | morendo, come voi, o Gesù, come i vostri apostoli, il fedele vostro seguace vince: «morire è un guadagno».145 Fate che brilli sempre sopra di me questa fede di amore e di vittoria.
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142 Vedi la nota 27 alla meditazione 102 (p. 204).

143 Cf Rm 10,15 e Is 52,7.

144 2Tm 2,3.

145 Fil 1,21.