Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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74.
LA GRAZIA CREATA - I191

«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,13-15).

1° È una comunicazione di Spirito Santo: «Communicatio Sancti Spiritus».192 «La carità di Dio (la grazia creata) è diffusa nei nostri cuori per lo Spirito Santo che fu dato a noi (grazia increata)» (Rm 5,5).
Questa grazia creata è un dono soprannaturale: aderisce all’anima in modo stabile; l’uomo diventa realmente giusto, santo, caro a Dio; consorte della divina natura, figlio adottivo di Dio ed amico, capace di compiere opere meritorie per la vita eterna ed erede del cielo.
È una partecipazione della vita divina; è un innestamento in Cristo; è una stretta somiglianza con Dio, sia nella natura che nell’operare su la terra e nella gloria celeste.
Dono soprannaturale che l’uomo da sé non potrebbe né esigere né pensare né desiderare: se non fosse stato Dio stesso a volerlo ed a donarlo e ridonarlo dopo la perdita avvenuta per il peccato originale.
È un modo stabile dell’anima; a differenza della grazia attuale, che è data in aiuto per compiere gli atti buoni.

2° L’uomo, prima peccatore, divenne amico di Dio, interiormente santo, giusto, membro del suo Corpo mistico.
Figlio adottivo di Dio: da semplice creatura è fatto figlio di Dio per adozione. Questa adozione ha qualche rassomiglianza con l’adozione umana: quando un giovanetto è fatto figlio ed erede di un gran signore. Supera però l’adozione umana in modo mirabile.
Amico di Dio. Dice Gesù Cristo: «Non vi chiamerò più servi, ma amici...» (Gv 15,5), voi siete miei amici... E questa amicizia importa una comunicazione di affetti, di beni, di gioie, di consolazioni. Innestati in Cristo, le opere buone che si faranno, apparterranno a Cristo, ed avranno per lui un valore soprannaturale in ordine alla vita eterna.

3° San Pietro dice che la Divina Potenza «ci ha donato grandissime e preziose | promesse, affinché, per mezzo di queste, diventassimo partecipi della natura divina, fuggendo la corruzione che è nel mondo (e che proviene) dalla concupiscenza» (2Pt 1,4).
La nostra riconoscenza al Signore per i suoi ineffabili doni si dimostra specialmente con la diligente cura di conservarli ed accrescerli.

Esame.
– Porto con riverenza e pietà il gran tesoro della grazia che è nel mio cuore?

Proposito
. – Voglio ogni giorno ringraziare il Signore di avermi fatto cristiano e dato la vita soprannaturale.

Preghiera. – Signore, che hai ammaestrati i cuori dei fedeli con i lumi dello Spirito Santo, concedici, te ne preghiamo, di gustare le cose rette nel medesimo Spirito; e di essere sempre consolati da lui.
Intervenga, o Signore, la virtù dello Spirito Santo, la quale ci purifichi benignamente; e ci difenda da ogni avversità e pericolo.
Il tuo Spirito Paraclito che da te procede, o Signore, illumini le nostre menti; e ci ammaestri in ogni verità, come ci ha promesso il tuo Figlio.
Signore, che scruti ogni cuore e conosci ogni volontà, onde nessun segreto esiste per Te, purifica i sentimenti ed i pensieri nostri con l’infusione dello Spirito Santo; onde possiamo amarti perfettamente e lodarti degnamente.
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191 Nella seconda edizione (1952), il titolo è “L’ORGANISMO SOPRANNATURALE - I”.

192 2Cor 13,13. Si noti il significato della distinzione tra grazia “increata” (personificata in Dio: cf meditazione 68) e grazia “creata”, cioè partecipata alle creature umane, di cui si parla qui e nella meditazione successiva.

193 Somma di collette e preghiere varie, attinte dalla liturgia delle celebrazioni dedicate allo Spirito Santo.