Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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265.
LA PREGHIERA - VI

«Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. Pregate anche per noi perché Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi trovo in catene» (Col 4,2-3).

1° «Sii fedele sino alla morte ed avrai la corona eterna» (Ap 2,10). La respirazione è necessaria e deve continuare sino al termine della vita; se viene impedita, ecco la morte. Ugualmente si deve dire dell’orazione, che è il respiro della vita soprannaturale; se viene a mancare, l’anima muore spiritualmente.91
Dice il Concilio di Trento che l’uomo giustificato, senza uno speciale aiuto di Dio, non può perseverare in grazia; ma persevererà ricevendo tale particolare aiuto. Ora, per meritarlo, il gran mezzo è la preghiera, come dice S. Agostino: «Impetrare supplicando». Occorre, cioè, pregare ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno: «Bisogna sempre pregare, senza stancarsi mai» (Lc 18,1). Ad una continuata catena di orazioni da parte del cristiano, corrisponderà una continuata catena di grazie da parte di Dio; per cui finalmente si arriva al Cielo.

2° Dice il Divino Maestro: «Vigilate in ogni tempo pregando» (Lc 21,36) E per farci comprendere tale necessità, Gesù raccontò due parabole: l’amico che va a cercare pani dall’amico di notte, e picchia finché ottiene. Il giudice iniquo che si mosse a far giustizia ad una vedova per togliersi l’importunità delle sue insistenze. Perciò conchiude Cornelio A Lapide: «Il Signore ci | vuole nella preghiera perseveranti sino all’importunità».
Così, perseverando a chiedere, la cananea ottenne la guarigione della figlia. E perciò San Paolo si esorta: «Prendete l’elmo della salvezza con continua preghiera e supplica, pregando in ogni tempo, e perseverando con insistenza. Pregate senza interruzione. Nella preghiera siate costanti» (Ef 6,17-18).
S. Tommaso nota: «Dopo il Battesimo è necessaria una continuata preghiera, se davvero si vuole la salute eterna». E S. Bellarmino scrive circa la perseveranza finale: «È da chiedersi ogni giorno per ottenerla ogni giorno».

3° Medito le parole di S. Giovanni Crisostomo sul fatto della cananea: «Quando dico ad uno: Prega il Signore, supplica, scongiura, egli mi risponde: Ho pregato una volta, due volte, tre volte, dieci, venti, e non ho ricevuto. Ebbene, fratello, non cessare, finché sia esaudito. La preghiera ha per scopo l’esaudimento. Cesserai di pregare quando avrai ricevuto: anzi, neppure allora dovrai cessare, ma continuare». S. Ambrogio scrive: «Chi prega, sempre preghi; che se non può sempre pregare, almeno ne abbia il desiderio e le disposizioni».

Esame. –
La preghiera è la condizione che più spesso viene a mancare. Ed io come mi comporto? Non sono forse irregolare?

Proposito.
– Mi determino chiaramente le | preghiere che voglio fare ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno: poi vi sarò fedele, nonostante la naturale incostanza.

Preghiera. – Gesù Maestro, datemi il vostro spirito di orazione. Quali preghiere partivano dal vostro Cuore al presepio, nella casa di Nazaret, nelle notti insonni, nel Getsemani, sulla Croce! E l’ultime vostre parole furono preghiere: Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito. Datemi la santa perseveranza! Mattino e sera, spesso nel giorno e nel corso della notte, mai taccia il mio labbro; mai si addormenti il mio spirito. Sempre: Deus in adiutorium meum intende; Domine, ad adiuvandum me festina.92
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91 «È necessaria [l’orazione]: per salvarsi. “Chi prega si salva”. Di necessità assoluta; poiché agli adulti le grazie si concedono soltanto se si prega (Teologia). Di fatto si salvò e si salva ognuno che prega. La preghiera è poi infallibile quanto ad effetto per le grazie spirituali; per le materiali in quanto utili. Si appoggia all’onnipotenza divina, ai meriti di Gesù Cristo, alle promesse del Signore» (DF, p. 79).

92 «O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto».