Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

80.
IL MERITO

«Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria» (2Cor 4,15-17).

L’anima aiutata dalla grazia può compiere opere buone: esse sono meriti per il Paradiso. Disse Gesù: «Chi avrà dato un bicchiere d’acqua fresca ad un poverello riceverà la sua mercede» (Mt 10,42).
Ogni cristiano può continuamente accrescere la sua grazia e meritare più bella corona in cielo. San Paolo al termine della sua vita scriveva: «Ho combattuto la buona battaglia, ho compiuto la mia missione, ho conservata la fede. Ora mi sta innanzi la corona di giustizia che il Signore giusto giudice mi darà nel gran giorno» (2Tm 4,7). «Ciascuno riceverà una mercede proporzionata al suo lavoro» (1Cor 3,8).
Le nostre opere sono opere delle membra di Gesù Cristo; sono nostre e sue ad un tempo; hanno perciò valore da noi e da lui. Disse Gesù Cristo: «Chi sta unito a Me darà molto frutto» (Gv 15,5). Infatti i meriti di Gesù sono meriti del nostro capo; perciò anche nostri.

2° Tutto ciò che rimarrà della nostra vita saranno solo i meriti per il cielo; o i demeriti o peccati per l’inferno. Ognuno porterà con sé nell’eternità soltanto le opere buone o le opere cattive compiute. Esse non si potranno mutare, né crescere, né rimediare, né perdere, né diminuire; una volta che saremo entrati in cielo. Invece su la terra tutto il tempo, le grazie, i beni spirituali e materiali sono dati solo per acquistare meriti. Quali rimorsi avrà il moribondo che allora si troverà a mani vuote! E quale gioia invece proverà il moribondo che avrà spesa la vita nell’accumulare tesori per il Paradiso. «Accumulate le vere ricchezze» (Mt 6,20).
Vi è chi guadagna molto per il paradiso; vi è chi sciupa i tesori delle grazie e perde le occasioni di acquistare meriti.

3° Dice il Concilio di Trento: Occorre promettere a chi persevera nel bene sino alla fine, sperando in Dio, la felicità eterna; questa è una ricompensa che il Signore ha promesso di dare per le opere buone.213 Nella Sacra Scrittura si legge: «Beato l’uomo che supera la prova, poiché riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a chi lo ama» (Gc 1,12). S. Paolo | scrive agli Ebrei: «È necessaria a voi la pazienza, affinché compiendo la volontà di Dio raggiungiate le promesse» (Eb 10,36). Gesù incoraggia quelli che soffrono con pazienza su la terra: «Godete ed esultate perché la vostra mercede sarà grande in Paradiso» (Mt 5,12). Nel giorno del giudizio Gesù Cristo premierà chi avrà compiute opere di carità verso il prossimo.

Esame. –
Penso ai tesori di meriti che ogni giorno posso accumulare o perdere? Sono più sollecito dei tesori celesti o dei tesori terreni? Imito i buoni negozianti?

Proposito. –
Ricorderò la sentenza di Gesù Cristo: Cercate prima il regno di Dio... il resto vi sarà dato per giunta.214

Preghiera. – Eccitate in noi, o Signore, l’ardore dei santi a lavorare costantemente su la terra, per attendere il riposo nell’altra vita. Se più forti sono le tentazioni, più meritorio sarà il vincere; se più lunga è la prova, più grande il merito; se più eminenti sono le virtù, più preziosa la corona; se più duri i patimenti, più dolce il premio; se più perfette le virtù che esercitiamo, più glorioso il trionfo. E beato chi si unisce strettamente a voi, mio Gesù; con voi, per voi, in voi darà grande gloria a Dio; e avrà un incommensurabile gaudio in cielo.
80

213 Concilio di Trento, Decreto sulla giustificazione, 13 genn. 1547, cap. 16 (DENZINGER-HÜNERMANN, Enchiridion Symbolorum, edizione bilingue, 1995, n. 1545).

214 Mt 6,33.