Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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163.
ZELO DI GESÙ - IV

«Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato» (Gv 17,1-2).

1° Lo zelo della gloria di Dio e della salute delle anime ha suscitato l’apostolato della preghiera; esempio, sofferenza, predicazione, edizione, sacramenti, opere; l’apostolato tra i giovani, gli uomini, i sofferenti, le donne.
Apostolato della preghiera di Gesù. Se Dio comandò a ciascuno di aver cura del prossimo si è perché tutti, nessuno escluso, possono fare qualcosa per il fratello. Si potrà almeno pregare, almeno soffrire, almeno dar buon esempio; anche i vecchi, i fanciulli, gli infermi potranno farlo.
L’apostolato della preghiera fu esercitato da Gesù Cristo dal momento dell’Incarnazione; si perpetua ora nel cielo. Egli è la preghiera, perché è il sacrificio. È preghiera sempre esaudita | «per la sua dignità».217 È la continua preghiera perché sempre si offerse al Padre da quando poté dire: «Mi adattasti un corpo» (Eb 10,5); nel Tabernacolo sempre prega; in cielo è «sempre vivo per intercedere per noi» (Eb 7,25). Ora è più preghiera di lode, ora più di ringraziamento; ora più preghiera di soddisfazione; ora più preghiera di supplica. Egli è l’Orante. La preghiera nostra è buona se fatta in lui, con lui, per lui: cioè in nomine Christi.218

2° La sua preghiera è apostolica. Egli vuole la gloria di Dio nella salvezza e santificazione delle anime.
Il Pater chiede nelle prime tre domande la gloria di Dio, che sia santificato il nome di Dio, che si estenda il regno di Dio, che gli uomini si sottomettano a Dio. Nelle altre quattro domande si domanda per noi: il pane materiale e spirituale, la remissione dei peccati, la preservazione dei giusti dal male, la liberazione dalle disgrazie, specialmente dall’eterna dannazione.
Nel Vangelo si notano alcune preghiere di Gesù: le più sono taciute. Ma Gesù pregò per il ministero della parola, per quaranta giorni, prima di darvi principio; pregò tutta la notte per eleggere gli apostoli; pregò per i frutti della passione nel Getsemani. Nel Cenacolo fece quattro domande al Padre: «Ti prego che custodisca questi discepoli dal male» (Gv 17,15); «Padre santo, custodiscili nel tuo nome» (Gv 17,11), cioè nella tua dottrina, «santificali nella verità» (Gv 17,17), poiché | la fede porta alla santità della vita; «Ti prego che siano tutti una sola cosa» (Gv 17,21), «che siano perfetti nell’unità» (Gv 17,23); «che siano anch’essi una sola cosa in noi» (Gv 17,21): unione perfetta nella fede, nella carità, nelle opere di zelo; unione in terra ed in cielo.

3° L’apostolato della preghiera può essere esercitato da ognuno, in particolare; oppure nell’associazione che è eretta, approvata, ed aperta a tutti. Tutto può trasformarsi in preghiera: «orazioni, azioni, e patimenti».219 Essa è più potente se molte sono le persone che si accordano ed uniscono nella preghiera. Essa è più accetta se offerta in unione e per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Essa chiede ogni bene per ogni uomo, se si fanno proprie le intenzioni che Gesù Cristo ha nell’immolarsi ogni giorno su gli altari.

Esame. –
Conosco ed apprezzo quanto merita l’apostolato della preghiera? lo pratico? con quali disposizioni?

Proposito. –
Potendo, mi iscriverò all’Apostolato della preghiera; diversamente lo praticherò in privato.

Preghiera. – Gesù Maestro, in unione con le intenzioni divine con cui avete pregato in terra e pregate nel Tabernacolo, vi offro le mie orazioni, azioni e patimenti della vita intera. Vi prego per i vostri stessi meriti; vi prego per quanti non pregano; vi prego per tutti: giusti e | peccatori, fedeli ed infedeli, sudditi e regnanti, sani, morenti, defunti.
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217 Probabile riferimento a Eb 5,7.

218 Nel nome di Cristo, nella Persona di Cristo.

219 Questa formula, suggerita dall’Apostolato della Preghiera, ritorna nella “Preghiera per la buona morte”.