Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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23.
IL GIUDIZIO PARTICOLARE - III

«Lungi da Dio l’iniquità e dall’Onnipotente l’ingiustizia! Poiché egli ripaga l’uomo secondo il suo operato e fa trovare ad ognuno secondo la sua condotta. In verità, Dio non agisce da ingiusto e l’Onnipotente non sovverte il diritto!» (Gb 34,10-12).

1° Il giudizio è fatto nella verità: «Ciascuno vedrà ciò che fece» (S. Girolamo). Verità | consolantissima per i buoni. La vita è milizia:58 ogni giorno vi sono tentazioni da vincere, sacrifici da compiere, doveri da soddisfare. E il numero maggiore delle vittorie, dei sacrifici, dei doveri compiuti è noto a Dio solo; né può essere premio sufficiente il testimonio della buona coscienza. Ma nulla è dimenticato: neppure un bicchiere d’acqua dato al poverello per amore di Dio. Tutte le opere di pietà e i doveri religiosi compiuti, tutti gli obblighi dello stato soddisfatti, tutti gli atti delle virtù teologali, cardinali e morali, verranno ricordati, apprezzati secondo verità... I santi solevano nasconderli e dissimularli; ma il Signore ha tutto presente.

2° Giorno di terribili verità per i cattivi. Vedranno allora tutti i disordini e i peccati nella loro malizia, in tutte le circostanze di luogo, di tempo, di persona. Vedranno la pietà tralasciata, l’istruzione religiosa trascurata, i doveri calpestati. Vedranno i sacrilegi, le disonestà, le bestemmie, le inimicizie, gli odi, i furti, le falsità. Vedranno i desideri peccaminosi, le compiacenze cattive, le letture disoneste, la vita vuota, inutile, le promesse non adempiute, l’ostinazione nella colpa. Né essi potranno trovare scuse né vi saranno attenuanti; né speranza di perdono: non vi sarà possibilità di pregare, non vi sarà intercessore alcuno, non un amico, non un padre (Eusebio).

3° «Voglio esser presentato già giudicato, non da giudicare»,59 vi dirò, o Signore, con | S. Bernardo. «Giudice mio, vi prego: qui fatemi conoscere i peccati, qui datemi il pentimento, il perdono, la conversione. È in nostro potere stabilire la qualità del nostro giudizio».
Il giudizio sarà come io me lo preparo, secondo che vi porterò meriti o peccati.

Esame. –
Che giudizio mi sono finora preparato? quale è la mia vita? che cosa sto preparandomi?

Proposito. –
Farò una confessione veramente buona; se necessario anche generale.

Preghiera. – Mio Signore Gesù, se non vi placo ora, non vi potrò placare in quel giorno di verità. Io ho ripagato con continue ingratitudini l’amore ed i benefici vostri continui. Quale soddisfazione degna potrei darvi? Oh! Signore, vi ringrazio che nella vostra misericordia mi avete anche provveduto il modo di soddisfarvi: il vostro sangue nel Sacramento della Penitenza. Deh! concedetemi la grazia del dolore. Io detesto ogni peccato, desidero di amarvi ora e per tutta l’eternità. Maria, speranza mia, ottenetemi la santa perseveranza.
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58 Cioè lotta, battaglia. Cf Gb 7,1: «Militia est vita hominis super terram».

59 «Volo iudicatus praesentari, non iudicandus» (San Bernardo).