Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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LE NOZZE DI CANA125

«Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?» (Sir 7,27-28).

1° Nella presente domenica chiediamo al Signore che venga sempre e da tutti santificato il Sacramento del Matrimonio, che S. Paolo chiama il Sacramento grande.
Dio istituì il Matrimonio e Gesù Cristo lo elevò alla dignità di Sacramento. Dalla santità delle nozze dipendono tante grazie per i coniugi e per la famiglia che essi formano. Occorre che tutto si compia con Gesù Cristo, cioè secondo la sua Volontà e nella sua grazia: ciò significa: invitare Gesù Cristo alle nozze.
Dice il Vangelo: «In quel tempo c’era un banchetto nuziale in Cana di Galilea, e v’era la madre di Gesù. Alle nozze fu invitato Gesù coi suoi discepoli. Ed essendo venuto a mancare il vino, dice a Gesù la madre: Non hanno più vino. E Gesù a lei: Che ho da far con te, o donna? L’ora mia non è ancor venuta. Dice la sua madre ai servitori: Fate tutto quello che vi dirà. Or c’erano lì sei idrie di pietra, preparate per le abluzioni dei Giudei, le quali contenevano da due a tre metrete ciascuna. Gesù disse loro: Empite d’acqua le idrie. E le empirono fino all’orlo. E disse ad essi: | Ora attingete e portate al maestro di tavola. E gliele portarono. Or com’ebbe il maestro di tavola assaggiata l’acqua mutata in vino, che non sapeva donde venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano attinto l’acqua, chiamò lo sposo e gli disse: Tutti da principio porgono il vino migliore, e quando son già brilli danno l’inferiore, ma tu hai serbato il migliore fino ad ora. Così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui» (Gv 2,1-11).

2° Gesù è invitato a quelle nozze; vi intervenne per santificarle. Vi era presente anche la SS. Vergine. Un miracolo grande viene operato perché la festa si prolunghi e termini senza il penoso incidente della mancanza del vino. Invitare Gesù alle nozze significa prepararsi debitamente: i giovani devono fare una scelta non secondo la passione, ma secondo la ragione, seguendo il consiglio di persone timorate di Dio. Volendo corrispondere ad un dovere, ad una missione, ai disegni di Dio. Un buon corredo di virtù, relazioni regolate secondo una giusta prudenza, un santo timore di Dio, devono precedere il Matrimonio.
Celebrare le nozze con Gesù significa: attendere non tanto alla festa esteriore quanto alla preghiera. È uso in alcune regioni che i giovani fidanzati passino alcuni giorni in ritiro spirituale. Istruirsi convenientemente nei futuri doveri; prepararsi ad essi con vita severamente cristiana e castigata; ricevere bene il Sacramento della | Penitenza e della Comunione; preparare una posizione ordinata e conveniente per una vita serena: ecco le cose che devono stare a cuore ai fidanzati nell’avvicinarsi del grande giorno.
Vivere con Gesù la vita coniugale. Essa ha doveri, gioie, sacrifici. I coniugi dovranno amarsi, compatirsi, essere vicendevolmente fedeli. Essi dovranno educare cristianamente i figliuoli; aiutarsi nelle difficoltà morali e materiali; rendersi vicendevolmente piacevole la vita familiare. Ora tutto questo richiede che conducano vita ritirata; che vi sia scambievole comprensione; che si attenda alla preghiera, si frequentino i sacramenti, si continui l’istruzione religiosa. In una parola: che Gesù viva nella nuova famiglia. Le famiglie cristiane hanno abbondanti benedizioni da Dio.

3° Si modellino le famiglie cristiane sulla sacra Famiglia; ciascuno dei membri contribuisca al bene morale e materiale della casa; possano alfine tutti riunirsi nell’eterna felicità in Paradiso.

Esame. –
Sono nella mia famiglia di buon esempio? Aiuto la famiglia? Prego per la famiglia?

Proposito. –
Guarderò spesso alla Famiglia di Nazaret; inviterò anche altri a considerarla.

Preghiera. – Signore Gesù Cristo, voi avete istituito il Sacramento del Matrimonio; ma voi sapete pure quanto esso sia profanato tra i cristiani. Illuminateli, riempiteli del vostro santo | timore, e benedite tutte le famiglie che si formano nella vostra santa grazia.
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125 Titolo originale: “Domenica II dopo l’Epifania”.