Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 88

Suggerisce modalità per l'esercizio della diffusione attraverso i due canali sempre usati: la propaganda da casa e la libreria.

Buone Figlie di San Paolo,

Prego tanto le Figlie di S. Paolo a voler considerare bene quanto scrivo, dopo gli Esercizi Spirituali tenuti a Roma in fine di Aprile.
La Pia Società S. Paolo, per molti anni, e proprio nelle maggiori difficoltà, si è servita per la diffusione di questi due mezzi soltanto:
1) Propaganda da casa con foglietti, catalogi, lettere, cambio, ecc.
2) Propaganda dalle Librerie, con le iniziative che erano in esse possibili: abbonamenti, depositi, biblioteche ecc.
La diffusione dei catalogi e foglietti; come la corrispondenza epistolare devono essere abbondanti, molto abbondanti.
Per la propaganda da casa e dalle librerie giova far pervenire il nostro catalogo con foglietti:
a) a tutti i RR. Parroci delle Diocesi dove lavorate;
b) a tutti gli Istituti, Seminari, Associazioni, Biblioteche;
c) a tutti i Cooperatori e frequentatori delle Librerie.
Così in tutti i pacchi che si spediscono da casa o si danno in libreria giova mettere catalogo, foglietti, cartoline di ordinazione.

In casa giova
a) preparare corone, piccoli oggetti religiosi, fogli avviso, piccole legature, lettere circolari ecc;
b) tenere uno schedario o registro degli abbonati, per curare i rinnovi e informarsi se ricevano;
c) servirsi del telefono per comunicare, aver le ordinazioni e rispondere (dove conviene, però);
d) tenere altro schedario o registro degli Istituti, Seminari, Scuole, Associazioni delle Diocesi, Parrocchie dove lavorate;
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e) tenere un terzo schedario o registro dei Cooperatori, biblioteche, depositi ecc., per seguirli con cura, preghiera, caritatevole gentilezza.

Prego tener presenti queste avvertenze:
Se l'Istituto diffondesse più del 10% di libri e edizioni di case editrici, si distruggerebbe da sé in breve, perché sarebbe non casa di predicazione, ma di negoziazione.
Se il centro spedisse più del 10% di libri e periodici di case editrici, dovrebbe chiudersi! Sarebbe assai meglio. Il Centro ha invece lo scopo di studiare le opere da scriversi, farle eseguire bene, curarne la diffusione; soltanto per un decimo curerà la diffusione delle opere delle case editrici.
Se qualcuno sotto aspetto di zelo raccomandasse in giro per le case le novità e le edizioni di case editrici con calore, o queste venissero esposte per le prime nelle vetrine o fossero offerte per le prime nelle occasioni ai fedeli, sarebbe fuori di strada.
Se una libreria ha fatto 10.000 lire al mese, ma otto sono di libri di case editrici, non ha fatto il vantaggio della Congregazione; occorre che almeno si invertano le cifre...
In ogni resoconto si faccia la distinzione su 1000 lire quanto di nostre edizioni e quanto di case editrici.
Si scrivano i libri per quanto è possibile dai membri della Congregazione.
Lavoro in casa e propaganda da casa con tutte le maniere e mezzi convenienti.
Da Roma si consiglia di nuovo la costituzione di depositi presso parroci e cooperatori, ma questo va sempre fatto con molto discernimento e con le dovute cautele.
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88. St. In CI, aprile-maggio (1940)1. Senza firma.