Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 101

Ricorda il Giubileo di consacrazione episcopale di Pio XII. Indica come vivere spiritualmente e apostolicamente tale evento.

GIUBILEO DEL PAPA PIO XII

Ci troviamo di fronte ad una grande data nella vita del Pontefice che da tre anni siede sulla cattedra di Pietro. Eugenio Pacelli fu Arcivescovo titolare di Sardi quasi inopinatamente il 23 aprile 1917, quando Benedetto XV dovette improvvisare un Nunzio per mandarlo a Monaco dove il Nunzio, Mons. Aversa, era morto sul posto, poco più di un anno dopo aver preso possesso del suo alto ufficio. Mons. Pacelli era allora segretario della Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari, prima sezione della Segreteria di Stato, quello che nel linguaggio laicale si chiama Sottosegretario di Stato. All'ufficio di Nunzio va sempre unita la dignità Arcivescovile e Benedetto XV, per dare a Mons. Pacelli un attestato di affetto e di stima, volle consacrarlo di sua mano, il 13 maggio, nella Cappella Sistina.
Così cominciò per Pio XII la vita episcopale, ed ora si possono ammirare le vie della Provvidenza per le quali Eugenio Pacelli, dopo 25 anni di episcopato, si trova ad essere il primo dei Vescovi, anzi il Capo dei Vescovi, il Pastore dei Pastori, il Supremo Gerarca della Chiesa di Dio. All'avvicinarsi della data giubilare, tutto il mondo cattolico è in gioiosa emozione. Solo il Papa è, forse, sgomento, al pensiero della responsabilità immensa che pesa sulle sue spalle.
A chi prospettava solennità e celebrazioni, Pio XII ha risposto di volere che si faccia il meno possibile e che tutto sia ristretto nel puro campo spirituale della Preghiera, della Messa, della Comunione.
Più nobili le intenzioni del Papa non potrebbero essere e per questo tanto più generosa ed entusiasta si manifesterà la pietà dei fedeli intorno a lui, nel suo giorno giubilare, secondo le vie che egli stesso ha tracciate.
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1) Tutti i periodici della Pia Società S. Paolo in Italia, all'Estero, pubblicheranno in questo tempo articoli illustrativi del grande avvenimento.
2) Tutti i Sacerdoti celebreranno una S. Messa con le intenzioni del Papa Pio XII in questa circostanza.
3) Tutti gli Alunni, le Suore, i Cooperatori recitino: «Signore, coprite con la vostra santa protezione il nostro Santo Padre il Papa; siate la Sua luce, la Sua forza, la Sua consolazione».
4) Ovunque, nelle Chiese e cappelle nostre si canterà un Te Deum e l'«Oremus pro Pontifice nostro Pio: Dominus conservet Eum et vivificet Eum et beatum faciat Eum in terra, et non tradat Eum in animam inimicorum Eius».

Sac. G. Alberione


La Congregazione provvede in tal modo all'offerta spirituale, mentre ha già provveduto direttamente per tutti i suoi membri a quella materiale.
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101. St. In CI, aprile (1942)1.