Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 156*

Fa la relazione della visita alle comunità paoline della Cina e del Giappone. Dà informazioni preziose su quei popoli: soprattutto riflette sulle provocazioni che ne provengono alla vocazione paolina.

ANCORA DALL'ORIENTE

Cina283

Il cosiddetto sipario di ferro si è spostato quasi all'improvviso ed ha chiuse le comunicazioni per viaggi, telefono, radio con Nankino284. Avevo sollecitato e quasi precipitato la partenza da Roma per arrivare in tempo; ed ora con quanta pena dovetti contentarmi di mandare molte benedizioni sorvolando il mar cinese e dalle regioni vicine. Supplico di nuovo tutti a recitare o cantare ogni giorno il Sub tuum praesidium per la Cina e per la Polonia.

Quando si è pensato a stabilire una casa nelle Isole Filippine si pensava di farne come una base paolina, di Persone e Apostolato, per l'Oriente. Era la regione più cattolica, più preparata; hanno continuato a confermarmi i Nostri e buoni Cooperatori in questi giorni. La Società S. Paolo, poi, ha in se stessa grazie ed una organizzazione tali e di speciale natura da trasformare molto gli aspiranti e farne davvero dei Figli ed imitatori attivi di San Paolo. La fiducia rimane ancora la medesima; come medesima è la intenzione e medesima la preghiera che metto ogni giorno nel calice e su la patena. Prego tutti i sacerdoti a far lo stesso. Entrati in Asia, Turchia, Pakistan, India, Birmania, isole sparse in questi mari, la Cina, la Corea, la Manciuria, il Giappone, ecc. ecc. mi si diceva con forza: quale
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nazione possiede così profondamente lo spirito cristiano? Ed è solo quando esso è ben radicato nelle famiglie che genera le belle e numerose vocazioni. Siano dunque un seminario ed un vivaio di apostoli paolini per il miliardo e più di uomini che vivono in queste regioni. Il Maestro Divino li attende: Venite ad me omnes...285 Docete omnes gentes286.

Giappone287

La nostra casa più lontana, ma veramente casa paolina. Ha pubblicato finora circa 170 libri, tutti ottimamente scelti, diversi dei quali ebbero più edizioni. La guerra che questa nazione combatté per 8-9 anni contro la Cina e la seconda guerra mondiale anche qui hanno imposto delle riduzioni e poi arresto. Ma ora vi è una ripresa vigorosa ed intelligente, affidata ai Nostri. Essi dirigono pure la rivista per famiglie e penetrano largamente non solo tra i cristiani, ma anche tra i pagani
(Buddisti, Scintoisti ecc.).
Nel 1934 le missioni dipendenti da Propaganda Fide erano
543, con 23 milioni di Cattolici; i Missionari 16.000, dei quali l'11% Italiani; i Sacerdoti indigeni 7.000; i Fratelli Esteri
8.200; le Suore Estere 40.000, le indigene 20.000.
In Giappone vi sono: Missionari 500, Sacerdoti indigeni 180; una Università Cattolica, oltre a scuole, e opere catechistiche, seminari, noviziati, vocazionari religiosi, Suore, Catechisti; Cattolici 120.000. Dopo la guerra è stata concessa la libertà religiosa e il movimento di conversioni si accentua.
La S. Sede tende sempre più a formare il Clero indigeno: il Giappone si salvi specialmente per mezzo dei Giapponesi! Ma per formare apostoli giapponesi è necessario avere personale che venga dall'Europa, dall'America ecc.
I Nostri non sono Missionari nel senso comune della parola; né possono ordinariamente compiere lavoro propriamente Missionario. Sono invece Paolini che diffondono la dottrina
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cristiana (dogmatica, morale, liturgica) con i mezzi più efficaci e più rapidi, come in Italia, in America, ovunque. Vivono in territori di missione; ma i mezzi, il sostentamento, l'apostolato sono quelli usati in Patria, pur secondo le speciali circostanze di luogo, di tempo, di persone. I Nostri l'hanno inteso bene e perseguiscono il loro fine con amore e costanza, mediante l'apostolato delle edizioni: Molte pubblicazioni di stampa ben diffuse; la costruzione di un grandioso edificio per la radio; un complesso organico lavoro cinematografico.
Queste forme di apostolato Paolino sono le più necessarie oggi in questo paese. Occorre, con mezzi rapidi ed efficaci, formare una mentalità più vicina al cristianesimo, anzi al cattolicesimo.
Le antiche religioni, Buddismo, Scintoismo, sono quasi scomparse. Rimangono pochi e rari segni. Il materialismo domina la vita pratica; ma in fondo all'anima questo popolo ha aspirazioni e sentimenti che solo il Cattolicesimo può soddisfare. E’ popolo laborioso, morale, ordinato, disciplinato.
Quanto all'apostolato della radio, il suo prossimo programma risulta dalle parole preparate per il giorno della inaugurazione e che saranno trasmesse per mezzo di un disco unito alla radio.
Eccole:
Salute, benedizione e pace a questa terra del Giappone ed al suo grande popolo!
Con questo nuovo e ammirabile mezzo di parlare a tutta la nazione, sono lieto di rendere omaggio e ringraziamento a tutte le autorità religiose, politiche, militari e civili per parte della Pia Società S. Paolo, benevolmente qui ospitata da 15 anni.
Ogni Cattolico ama l'Oriente; ogni apostolo lo pensa, e almeno allarga il suo cuore per comprenderlo nelle sue preghiere; San Francesco Saverio, vi è arrivato, e gloriosi martiri hanno col loro sangue fecondato il seme da lui sparso.
Al di sopra delle umane vicende, la Chiesa ha fiducia su questa Nazione da tutti stimata per l'ingegno, la morale, la laboriosità e l'ordine. La Società S. Paolo, nello spirito del grande Apostolo, adopera i mezzi più celeri e più efficaci di bene: dopo la stampa, il cinematografo, la radio. Essa cerca solo e sempre la gloria di Dio e la pace degli uomini: non vuole che il bene. Il programma della trasmissione di questa stazione radio
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è quello segnato da S. Paolo nella lettera ai Filippesi: «Fratelli, tutto ciò che è vero, tutto ciò che è onesto, tutto ciò che è giusto. Tutto ciò che è santo, tutto ciò che è amabile, tutto ciò che dà buon nome, tutto ciò che è virtuoso, tutto ciò che merita lode»288.
E perché questo trasmetta sempre più largamente chiedo il vostro benevolo ascolto, ed invoco sopra gli intelligenti lavoratori di questa radio, sopra la nuova costruzione e sul moderno impianto e sopra tutti gli ascoltatori le Divine benedizioni, e di cuore faccio i migliori auguri.

Per la più rapida organizzazione lavora un Comitato di personalità distinte per posizioni sociali e per competenza tecnica. Con grande piacere ho manifestato loro la mia riconoscenza e ho promesso le preghiere di tutta la Pia Società S. Paolo specialmente della Casa Generalizia.
Un'alleanza nazionale per la bontà e l'elevazione morale di questo popolo sarebbe una grande fortuna nelle attuali circostanze per esso, capace com'è di capire bene il Cristianesimo; ma oggi accasciato e insidiato dal comunismo che sfrutta il malcontento.

Libreria internazionale - In questi giorni ha fatto passi importanti: in bellissimo sito, centrale per la città e vicino alla Università cattolica ed alle principali opere dell'Archidiocesi. La casa è uguale alla maggior parte delle case del Giappone, in legno; ma ha un bel magazzino in cemento; è situata in luogo di traffico intenso; si adatta ad una bella esposizione di libri, ad uffici e centro di diffusione. Degna per Tokyo, che ora conta 5.000.000 di abitanti (prima della guerra erano 7.000.000) che è capitale del Giappone, e che è in continuo progresso. Decorosa per la Società S. Paolo, conveniente per il Cattolicesimo che si va affermando ogni giorno meglio, favorito dall'attuale libertà religiosa.
I Nostri stanno fornendola in modo sempre più conveniente. Già diffondono con abbondanza, in modo ordinato, in tutta la Nazione. Per questo godono una meritata estimazione.
S. Paolo la protegga sempre più.

Maestro Alberione

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156*. St. In RA, luglio (1949)1-3; in SP, luglio (1949)1-3.
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283 I Paolini giunsero in Cina il 3 dicembre 1934, le Figlie di San Paolo 1'11 febbraio 1937, vi rimasero qualche mese poi passarono in India (cf EC, gennaio (1938)2-3) e si stabilirono nelle Filippine il 13 ottobre 1938.

284 Il 20 aprile 1949 vi è la ritirata di Chang Kai-Shek e la vittoria di Mao Tse-Tung. Il primo ottobre dello stesso anno viene proclamata la Repubblica.

285 Cf Mt 11,28: «Venite a me, voi tutti!».

286 Cf Mc 16,15: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura».

287 I Paolini giunsero in Giappone il 10 dicembre 1934, le Figlie di San Paolo il 6 giugno 1948.

288 Cf Fil 4,8.