Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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guardiamo alla santità canonizzata; guardiamo ai migliori; guardiamo alle Costituzioni.
Legge fondamentale di Gesù Cristo è la sua parola: chi mi vuol seguire rinneghi se stesso; prenda ogni giorno la sua croce e mi segua307. O quell'altra pur tanto grave: chi non rinunzia a tutto quello che possiede, non può essere mio discepolo308.
Anche il padre nostro S. Paolo ci dice che saremo eredi di Dio e coeredi di Cristo, se, però, soffriamo con Lui, per essere con Lui glorificati309.
Nell'Istituto non vi è né educazione prima, né educazione seconda; non formazione «d'una volta» né‚ formazione «di adesso»; non vi è né nuova né vecchia generazione. Neppure vi è una educazione e formazione e santità italiana e un’altra americana, asiatica, ecc. Vi è soltanto una santità sapiente che tiene conto di ogni circostanza di tempo, di luogo, di persone; ma che sempre porta ad amare Dio con tutta la mente, la volontà, il cuore. Il difetto è sempre difetto; la virtù è sempre virtù. Vi è soltanto una vita religiosa secondo che ha insegnato con l'esempio e la parola Gesù Cristo. Egli è l'Istitutore, il Legislatore, l'Aiuto, il Conforto, il Premio del vero religioso.
E per coloro che lo seguono con tutto il cuore «pace sopra di loro e la misericordia di Dio»310; che a tutte auguro e per tutte prego.

Primo Maestro

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307 Cf Mt 16,24.

308 Cf Lc 14,33.

309 Cf Rm 8, 17.

310 Cf Gal 6, 16.