Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 243*

Esprime l'apprezzamento della buona volontà che riscontra ovunque; esorta a coltivare sempre più le devozioni specifiche della spiritualità paolina; a vivere di fede e nell'obbedienza cordiale.

In questo tempo, adatto alla riflessione e segnato da toccanti solennità liturgiche, ci sentiamo più uniti e desiderosi di santità e apostolato.
Penso a tutti, vicini e lontani; e per tutti prego. So la buona volontà, i sacrifici, i risultati; ed anche gli insuccessi, ma tutto è santo e meritorio per chi lavora costantemente per la gloria di Dio e la pace degli uomini; ne riceveremo il premio.
Sempre l'occhio al paradiso; è tanto il bene che là ci attende, il gaudio in Dio.
Sempre la nostra divozione a Gesù Maestro, vivo nel tabernacolo, parlante nel Vangelo, onorato nella Chiesa.
Sempre la nostra divozione a Maria Regina degli Apostoli; da essa la delicatezza di coscienza, le vocazioni, l'apostolato, ogni consolazione. Sempre lo studio, l'amore, la divozione a S. Paolo: egli che illumina per la vita, l'apostolato, lo zelo; egli che si è fatto forma per i suoi; per noi che siamo i suoi: «habetis formam nostram»615, «ut daretur vobis forma»616.

Che le vostre costanti fatiche siano benedette, e che il Signore dia l'incremento al seme che spargete.
Che regni tra tutti la carità paziente e lieta, in una collaborazione e dedizione intensa.
Che tutti amino l'ubbidienza cordiale; seguendo l'indirizzo dato nella Congregazione dai primi momenti.
Che si cresca in sapienza ogni giorno, utilizzando tutto il tempo e tutti i talenti ricevuti.
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Che si viva di fede, si sentano profondamente le verità del Credo; e siano la premessa di ogni ragionamento, desiderio, proposito.
Che la benedizione del Maestro divino entri in ogni casa, in ogni anima, in ogni iniziativa ed ufficio.

Invoco le vostre preghiere.

Sac. Alberione

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243*. St. In RA, novembre (1958)2; in SP, novembre (1958)2. La lettera è indirizzata ai Paolini; RA omette: «Cari fratelli» e la trasforma in missiva per le Figlie di San Paolo.
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615 Fil 3,17: «Guardate a quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in noi».

616 2Ts 3,9: «Per darvi noi stessi come esempio da imitare».