Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 87

Esorta a curare la preghiera liturgica durante il noviziato e dopo. Presenta i libri che contengono la liturgia della Chiesa.

Buone Figlie di San Paolo,

Tanti Deo gratias per gli auguri ed i doni di San Giuseppe! Tanto chiedo al Signore per tutte un lieto e santo alleluia pasquale.
Nel Noviziato si è curato di dare una certa istruzione su la sacra liturgia. Ciò è molto lodevole, utile, confortante. Ma giova assai che: e prima del noviziato e in tutta la vita successiva questa istruzione venga impartita e procurata in una misura conveniente, secondo la pietà paolina e il genuino insegnamento della Chiesa.
La Chiesa è maestra di preghiera; essa regola sapientemente il culto pubblico; chi prega con la Chiesa è sicuro di presentare al Signore adorazioni, ringraziamenti, domande, soddisfazioni gradite al Signore.
La liturgia è il complesso delle cerimonie, atti, preghiere che costituiscono il culto pubblico regolato da la Chiesa.
Questa liturgia è contenuta nei libri che già conoscete in parte:
1) Il breviario, che contiene l'Ufficio divino e che oggi viene anche divulgato in lingua italiana per uso dei fedeli devoti.
2) Il messale che contiene le preghiere per la S. Messa; è pure divulgato in lingua italiana col nome di messalino.
3) Il rituale per l'amministrazione dei Sacramenti e dei Sacramentali.
4) Il pontificale che contiene le funzioni riservate ai Vescovi; ad esso si può unire il cerimoniale dei Vescovi.
5) Il Martirologio che ci ricorda i martiri e santi di ogni giorno.
Prima del noviziato è bene imparare almeno quel poco di cognizioni liturgiche che vi sono nei libretti di classe; durante il
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noviziato è buono il testo che venne scelto; dopo il noviziato giova l'uso del messalino, prendere conoscenza del martirologio, ecc. secondo sarà indicato da la Prima Signora Maestra.
Bella e gioiosa in Cristo la liturgia Pasquale: essa è preludio a l'eterno trionfo delle anime con G. Cristo in paradiso... E che il Signore ci voglia dare di esso un qualche angolo e la compagnia degli Angeli e Santi.
Chiedetemi sempre la Divina Misericordia.

Dev.mo Sac. Alberione

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87. St. In CI, marzo (1940)1.