Domenica, 31 luglio 1938
Primo Maestro
72. St. In CI, agosto (1938)1.
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148 Questa collana attesta lo stretto legame che esisteva tra studio e redazione. Così sr. Giovannina Boffa ne descrive l'origine: «Al termine dello studio sulla storia della Chiesa, verso la fine del 1937, egli (il Primo Maestro) ci disse: “Ogni insegnante ha il diritto di chiedere agli alunni un compito di esame. Io vi chiedo di scrivere la biografia di un Papa. Ognuna pensi, studi, scelga il Papa che crede bene”... Con un po' di timore, ma con tanto entusiasmo e fede sulla parola del Primo Maestro incominciammo... Era felice quando gli portavamo le prime cartelle e ci benediceva. Quando una biografia era pronta ne godeva visibilmente ... e, fatte le eventuali correzioni e ottenuto l'imprimatur, si portava il lavoro in tipografia». (BOFFA G., Gli studi e la redazione delle Figlie di San Paolo nel periodo fondazionale. Memorie e documenti, Roma 1990. Arch. stor. gen. FSP, Roma). Le biografie pubblicate furono complessivamente tredici.
149 In queste parole appare la grande devozione di don Alberione per il Papa. Le prime Figlie di San Paolo nella professione emettevano anche il voto di fedeltà al Romano Pontefice (cf Costituzioni, 1932, art. 58; cf anche ESPOSITO R., Bibliografia della Famiglia Paolina, Roma 1983, pp. 135-136).
150 Cf Gv 14,6.
151 Il PS annota: «Ricevuta la benedizione del Signore, alcune Figlie di San Paolo con molto fervore e a nome delle sorelle protestarono: ‘No, non deporremo la penna, in quanto ci sarà permesso dall'obbedienza’». Questa nota lascia intendere che il testo fu anche pronunciato all'interno di una funzione religiosa.
152 In realtà la piccola penna d'oro fu offerta a san Paolo il 25 gennaio 1939. Così sr. Giovannina Boffa descrive l'evento: «Ci recammo in gruppo alla basilica di San Paolo e nel corso di una solenne e sentita celebrazione deponemmo la penna d'oro sulla tomba dell'Apostolo in segno di riconoscenza e come atto di supplica». (BOFFA G., op. cit.; cf anche CI, febbraio (1939)2).