Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

CIRCOLARE 161

Impartisce alcuni orientamenti riguardanti: il lavoro spirituale, il rapporto tra suore e superiora, la diffusione, lo spirito apostolico, la tensione al paradiso.

AVVISI

Il proposito principale deve portarci a vivere intensamente la nostra vita religiosa, com'è espressa nei primi due articoli delle Costituzioni; deve cioè farci tendere con tutte le forze fisiche, morali e spirituali al conseguimento del nostro duplice fine: la santificazione propria e il bene delle anime. Perciò esso deve sempre comprendere due parti: il perfezionamento nostro e l'attività fruttuosa nell'apostolato.
Noi facciamo professione di vita apostolica e perciò dobbiamo pensare non solo a noi stessi, ma anche alle anime. Dobbiamo esercitare l'apostolato, nel modo che ci è indicato dalle Costituzioni. E la nostra vita interiore non sarà ben intesa se non si irradia nell'apostolato, se non ci porta a sempre nuove e crescenti industrie in esso. Il proposito deve dunque portarci a questo: riempirci di Dio per riversarlo nelle anime.
Si fa del bene in proporzione della grazia che si possiede. Le anime veramente fervorose non delineano confini al loro zelo, non conoscono difficoltà insormontabili.

Ho il dovere di comunicarvi ciò che Iddio mi fa sentire: Non ingannate i Superiori, non attribuite ad essi meriti che non hanno. Tutto è dono di Dio. Siate semplici come devono essere le Figlie di S. Paolo, conservate il vostro spirito nativo, svelto e fattivo. Poche parole e molti fatti, sull'esempio del Divin Maestro e del vostro Padre S. Paolo. Alcune di voi mi dicevano:
«Non vogliamo diventare cerimoniose e piccine come altre Suore». Ma non vi accorgete che vi avviate per questa strada?
Cercate di organizzare e intensificare la propaganda da casa. La propaganda spicciola, a domicilio, deve completare quella fatta da casa.
~
Non dite: il tal libro non va, non piace, perciò non lo diffondiamo. Abbiamo tante cose da dire al mondo che non piacciono! Ma non per questo siamo dispensate dal dovere di dirlo. Se il Papa non dicesse al mondo le cose che non piacciono non farebbe il suo dovere. Così noi, s'intende fatte le debite proporzioni. E ciò che dobbiamo dire ce lo ha dato Gesù Cristo, nostra Via, Verità e Vita.
Vi siete forse fatte Paoline per fare ciò che piace? Il Divin Maestro non fece ciò che gli piacque, ma disse di se stesso:
«quae placita sunt ei facio semper»292.

Non lasciatevi ingannare da quel gruzzolo che portate a casa la sera. Cercate le anime e non il denaro! Non lasciate penetrare questo errore in Congregazione.
State ferme nello spirito dell'apostolato, state nella vostra vera via. In principio facevate così e vi è forse mancato il necessario?
Un'ultima cosa, che deve essere la prima: tenete sempre innanzi il premio da raggiungere, mirate sempre al Paradiso.

PREGHIERA PER LA DIFFUSIONE293

«Gesù Maestro, vi offro la mia propaganda con le stesse vostre intenzioni nel predicare il Vangelo: a gloria di Dio e pace degli uomini.
Maria, Madre mia, tenetemi la vostra santa mano sul capo e guidatemi in ogni passo.
San Paolo Apostolo, ottenetemi che il Vangelo arrivi a tutti e disponete i cuori a riceverlo docilmente».

Primo Maestro

~

161. St. In RA, ottobre (1949)1.

292 Cf Gv 8,29: «Io faccio sempre le cose che gli sono gradite».

293 La preghiera è riportata in RA, dicembre (1949)8. L'abbiamo unita a questa circolare per l'affinità dei due testi. RA l'ambienta con una descrizione che ne mette in rilievo l'importanza per le Figlie di San Paolo. Essa dice: «Il Signor Primo Maestro ha preparato una nuova preghiera, che indirizza in modo particolare alle Propagandiste e alle Libreriste. Sostituirà la preghiera Beati i passi... che si recitava prima dell'apostolato. Così che ora si seguirà quest'ordine: Cuore Divino, (segue la nuova preghiera), Cara e tenera... Al ritorno dalla propaganda si reciterà l'Agimus e Cara e tenera... Pensiamo che tutte siano contente della sostituzione, giacché‚ in questa breve preghiera sono sintetizzate tutte le intenzioni apostoliche di Gesù, ed è conforme al desiderio del nostro Signor Primo Maestro» (circa la preghiera sostituita cf VN, ottobre (1946)1-2 e VPC 98).