Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 273

Invita le Figlie di San Paolo a riflettere sulla loro vocazione, come chiamata ad evangelizzare attraverso i mezzi moderni.

PER IL CINQUANTESIMO DI FONDAZIONE
DELLA NOSTRA CONGREGAZIONE

«Deus noster in coelo est, omnia quaecumque voluit,
fecit: il nostro Dio è in cielo, ha fatto tutto quello che
Egli volle»
(Salmo 113).

Presentare la storia di cinquant'anni delle Suore Figlie di S. Paolo, vuol dire raccontare una magnifica opera di Dio.
Il Signore preparò nei disegni della sua sapienza ed amore la Pia Società S. Paolo e l'Istituto delle Figlie di S. Paolo.
Per la Pia Società S. Paolo è stato scritto il primo libro per i Sacerdoti «Appunti di teologia pastorale»680; e subito dopo è stato scritto il libro «La donna associata allo zelo sacerdotale»681.
In altri modi Dio preparò gli altri Istituti della Famiglia Paolina.

Considerate:
a) La grande vocazione delle Figlie di S. Paolo.
S. Paolo, scrivendo ai Corinti, ammoniva che la donna non parlasse nelle adunanze della Chiesa682. Ma a voi il Signore, per mezzo della Chiesa, secondo il Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II «I mezzi della comunicazione sociale», ha dato la grazia di parlare largamente683: non in piccole adunanze, ma con migliaia e milioni di fogli, libri, periodici.
Portate la parola di Dio: mediante la redazione, la tecnica, la propaganda. Parlate! sempre più e sempre meglio.
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b) Ogni donna capace può fare qualcosa; ma le Figlie di San Paolo danno tutto con l'apostolato che impegna tutte le forze, secondo i doni di ciascuna.
Ora siete arrivate a tutti i continenti: Europa, Asia, Africa, America, Oceania, con Case, Religiose, e attività apostoliche. La vostra parola risuona ovunque; continuate, innalzando sempre di più la vostra voce. Insegnate! La prima suora684 mi chiedeva perché la Superiora si chiamava Maestra. «Perché insegnate», risposi.

c) L'efficacia della parola in gran parte dipende dalla santità di chi la predica o la porta. Secondo il primo articolo delle Costituzioni la santità è impegno particolare per voi, consacrate a Dio. Subito dopo viene il vostro impegno della parola: dovete portarla «innocens manibus et mundo corde»; come chi non aspira a cose vane (salmo 23). Così dovete essere voi, che cercate solo Dio.
E non vi si può dare di meglio di quanto vi è stato dato: «omnia in gloria Dei facite»685. Questo è il fine ultimo, il fine principale; il secondo è la santificazione particolare, vivendo in Gesù Cristo Maestro Via, e Verità e Vita. Ecco lo spirito che vi è stato dato.
Ho chiarito questi concetti negli Esercizi Spirituali del 1964686, e perché tutto sia più facilmente compreso, ho consegnato l'estratto adatto della «Teologia della perfezione cristiana».

d) Lo spirito comunicatovi durante cinquant’anni in varie maniere, si deve vivere sempre meglio. Vi è il pericolo di deviazioni, particolarmente nelle circostanze attuali di tempo. Perciò la Sacra Congregazione dei Religiosi che, per incarico del Sommo Pontefice, guida e difende la vera vita religiosa, nel caso nostro ha emanato un Rescritto Pontificio687 che è anche a vostra conoscenza, ed è stato chiarito in varie circostanze.
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In questo Rescritto si dà incarico al Superiore Generale della Pia Società S. Paolo:
- di avere «una paterna cura, del tutto personale, delle Figlie di S. Paolo e delle altre Suore... allo scopo di aiutarle paternamente nella preparazione morale e dottrinale all'apostolato, nel conservare il loro spirito religioso e conseguire il loro fine speciale; allo scopo di difendere fermamente la solida compagine e l'unità di spirito e di disciplina... di ciascuna Congregazione, e così poter promuovere efficacemente l'incremento di ognuna di esse» (art. 351 Costit. della Pia Soc. S. Paolo);
- di vigilare «paternamente affinché alle Suore sia impartita una retta, solida, completa formazione...» (art. 352);
- di «visitare paternamente le Case delle Suore, affinché, se vi trova qualcosa non conforme al proprio spirito religioso e alle Costituzioni, lo comunichi alla Superiora Generale» (art. 352).
Tale ufficio è del tutto personale; nessun altro può ingerirsi, né della Pia Società San Paolo, né sacerdoti estranei; e neppure il Superiore Generale può incaricare altro sacerdote.
Per questo il Superiore Generale della Pia Società S. Paolo ha visitato con la Prima Maestra Tecla la maggior parte delle Case all'estero, per costatare lo spirito e l'andamento dell'apostolato. Questo precedette l'ultima malattia della indimenticabile defunta Prima Maestra; in seguito, da solo, ho visitato le Case dell'Africa.
Queste disposizioni sono stabilite per 12 anni: in seguito la Sacra Congregazione dei Religiosi, potrà dare nuove disposizioni secondo la sapienza e la carità dell'Autorità che ci guida.
e) La santificazione cristiana e religiosa deve e può soltanto partire dallo spirito di fede, da cui derivano la speranza e la carità verso Dio e verso il prossimo. A questo riguardo abbiamo il grande esempio della Chiesa: la Messa nelle sue parti è organizzata in modo che ci sia prima di tutto la parola, per illuminare e ravvivare la fede; poi segue la celebrazione eucaristica.

Viviamo il mandato del nostro Padre e Maestro: «Mi protendo in avanti»688!
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Questo mese di giugno sia dedicato alla riconoscenza per le innumerevoli grazie ricevute dall'Istituto Figlie di S. Paolo; e alla preghiera per un altro cinquantesimo. Che tutte le Figlie di San Paolo siano sempre membra vive ed operanti, vivendo in letizia religiosa-paolina.
- Operare per le vocazioni: ben scelte e ben formate.
- Crescere in perfezione: liberandovi dagli impedimenti, osservando povertà, castità e obbedienza, spiccando sempre più alto il volo verso Dio.
Tutte le Suore, dalle più giovani alle più anziane, siano di vicendevole esempio nella vita quotidiana.
- Migliorare l'apostolato ed allargarlo, guidate dalla Chiesa, secondo le Costituzioni.

Ogni benedizione.

Sac. G. Alberione

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273. St. In RA, maggio-giugno (1965)1-2.
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680 ALBERIONE G., Appunti di teologia pastorale, Torino 1915. Vi è una edizione dattiloscritta del 1912.

681 ALBERIONE G., La donna associata allo zelo sacerdotale, Scuola tipografica, Alba 1915.

682 Cf 1Tm 2,12.

683 Cf n. 262.

684 Con probabilità si tratta di Angela Maria Boffi (cf Le nostre origini, pp. 10-13).

685 Cf Col 3,17: «Tutto si compia nel nome del Signore».

686 Tale tema fu trattato soprattutto in aprile, nel corso di Esercizi alle superiore (cf meditazione del 19 aprile 1964).

687 Don Alberione rivolse domanda alla Santa Sede il primo marzo 1956 per modificare le Costituzioni della Società San Paolo, in tre punti particolari riguardanti: la condizione giuridica dei Discepoli, il voto di fedeltà al Papa, le relazioni con le suore. Il Rescritto pontificio del 19 marzo 1956 concede che le modifiche richieste siano introdotte ad esperimento per la durata di dodici anni (cf SCRIS, Prot. n. 14065/56. A 77).

688 Cf Fil 3,13.