Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 25

Ringrazia per gli auguri in occasione del suo 25° di ordinazione sacerdotale; riflette sul significato e sulla responsabilità del sacerdozio.

G.D.P.H.

Alba, 2/7/932


Buone Figlie di S. Paolo,

«DOMINUS VOBISCUM»
Di venticinque anni di questo Ministero, sa come io stia dinanzi a Lui! Il giudizio fatto di benevolenza degli uni, e il giudizio severo di altri, non è ciò che io apprezzi o tema; Dio solo sa tutto e per mia parte non vedo che delle ragioni per chiedere misericordia, e confidare in quella stessa Bontà divina che già fu così larga in tante maniere. Ma anche posso dire che molte anime sono state pronte al Ministero che ho cercato [di] esercitare per loro. Trovo attorno all'Altare tanti cuori che sono veramente di Dio, e altro non cercano che la Sua volontà. E siete voi cui la Divina Grazia arrivò per mio mezzo in misura così larga. E lo avete mostrato in tante maniere, e con generosità. Deo gratias!
Quest'anno mio lavoro spirituale si è di celebrare con più intelligenza e pietà; voi aiutatemi in questo dovere, poiché la lista delle Messe si prolunga, ed il conto a Dio si rende sempre più tremendo.
In compenso io comprendo ogni mattina: il Sacerdozio è una delle grazie più grandi che uno possa desiderare e ricevere da Dio. E’ una grazia di predilezione specialissima, tanto più quando si aggiunge grazia a grazia ed i giorni del Sacerdozio si prolungano e si moltiplicano.
Il Sacerdozio ha una carità sua propria che si è di distribuire i beni portati dal Cielo da Gesù Redentore alle anime; mentre è suo compito di accrescere la gloria che al nostro Padre Celeste cantano per l'Eternità le Creature Celesti. Però il Sacerdote deve dare la Sapienza di Gesù Cristo, le grazie dello
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Spirito Santo, la santità di vita di cui il Figlio di Dio ci lasciò esempio perfetto. Impiegato il Sacerdote in queste cose che appartengono a Dio e alle anime, quanto è alta e carica di responsabilità la sua posizione.
Dio, cui devo già rendere conto[,] i bisogni di tutti, poiché la mia vita, i miei poteri, i miei giorni sono vostri per Gesù Cristo. Deo gratias.
Benedicendovi da l'altare di S. Paolo.

Primo Maestro

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25. Ds. Foglio di carta vergata (22,5x30,4). Copia. Firma dattiloscritta.