CIRCOLARE 52*
Esorta a crescere nelle virtù teologali, fondamento dell'edificio spirituale. Propone per la meditazione libri che alimentino la vita teologale. Richiama su «l'esame particolare quotidiano».
Alba, 1 luglio 1935a
Per il maggior progresso nella via dello spirito: miriamo costantemente all'accrescimento delle virtù teologali.
«Disponuntur ad ipsam justitiam cum, excitati divina gratia et adiuti,
fidem ex auditu concipientes,... in
spem eriguntur... Deumque tanquam omnis iustitiae fontem
diligere incipiunt» (Conc. Trid.). E per le medesime vie si opera l'ascesa nella virtù, in modo corrispondente e congruo.
Le virtù teologali sono come la sostanza della perfezione: da esse e sopra di esse si edificano tutte le altre virtù che saranno tanto più numerose e perfette quanto più profonde e larghe sono le virtù teologali. Esse tengono il primo posto tra le virtù.
Vi sono molti libri che vogliono insegnare la pietà e la virtù e molti sacerdoti che faticano al medesimo nobilissimo scopo: ma non abbastanza sviluppano e inculcano le virtù teologali e si illudono di un gran progresso per le anime. Queste poi spesso distillano ed esauriscono le forze della mente e del cuore in pensieri e sentimenti che di vera pietà hanno poco o nulla e forse nutrono una vanità raffinata. Stiamo alle virtù essenziali: penetriamo le grandi verità della fede: Dio, Gesù Cristo, la Chiesa. Animiamoci alla osservanza dei comandamenti e dei doveri di stato colla speranza del paradiso, confidando d'avere da Dio misericordia. Amiamo il Signore con tutto il cuore e sopra ogni cosa, specialmente sopra il nostro amor proprio; al prossimo diamo non parole, ma opere.
Meditiamo i Novissimi.
Camminiamo sulla strada maestra delle virtù: non andiamo a smarrirci in sentieri.