Verità, giustizia, bontà nelle parole, in ogni discorso.
Verità, giustizia, bontà nelle opere, in tutta l'attività.
Aborrire la bugia, l'ipocrisia, l'inganno, la falsità: non solo nelle confessioni e negli esami di coscienza, ma nelle nostre relazioni con le persone vicinissime e con gli estranei. Mai la calunnia, l'esagerazione.
Vedere le cose, giudicarle e parlarne considerandole secondo un unico aspetto: errare per incompetenza o per leggerezza; rischiare giudizi falsi, forse anche temerari...; voler giustificare l'ingiustificabile entro di noi e nella condotta; lasciarci far velo dalle passioni o volontariamente rimanere nelle tenebre perché‚ non si medita, né ci si lascia dirigere, né si accettano correzioni...; mancar di parola; essere religiosi e vivere come se non esistesse la Professione; non restituire le cose avute in prestito; non riconoscere i debiti o non soddisfarli...: sono tutte offese di Dio, danno a noi, rovina alle anime...
Alle anime dovremmo sempre far la carità di dire la Verità; indirizzarle alla piena giustizia, informarle alla vera bontà.
Il parlar in un modo innanzi agli uni, in altro modo innanzi ad altri; il comportarsi diversamente in pubblico ed in privato, da soli; il tacere il male e mettere in vista il bene per quanto riguarda noi, e far l'opposto per quanto riguarda gli altri...: sono cose che meriterebbero il «Guai a voi, ipocriti!»
298.
Mancando l'esame di coscienza, si arriva talvolta a estremi dolorosi e anche ridicoli.
Predichiamo la sincerità e la rettitudine di coscienza. Con insistenza.
«
Il vostro parlare sia: sì, sì; no, no»
299: Dio è verità, Dio è giustizia, Dio è bontà: «
Imitate Iddio, come figli carissimi»
300.
La lingua dica quello che la mente pensa. L'uomo bilingue è in odio a Dio e agli uomini.
Il giovane che mette a base della sua educazione la veracità e la schiettezza; che viene formato alla rettitudine e alla giustizia con profonda convinzione, con coscienza onesta, vera, retta..., sarà nella sua vita benedetto da Dio, avrà molti successi buoni, sarà amato dagli uomini. Così la Religiosa, la Paolina.
Primo Maestro