Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CIRCOLARE 180*

Tratta due temi: il senso missionario proprio della Congregazione e il suo lavoro in ordine alle missioni; il significato e il valore delle Biblioteche.

COLLANA MISSIONARIA

Dovere e necessità prima e massima della Chiesa è l'«Andate e predicate ad ogni creatura...»323.
La fede eccita il desiderio della vita eterna.
Gesù Cristo è l'Apostolo.
Gesù Cristo è il Verbo umanizzato.
Gesù Cristo è la Verità.
Gesù Cristo è l'amatore degli uomini.
Dio vuole tutti salvi e che tutti arrivino a conoscere la verità.
La Chiesa è la grande maestra di verità. Questo è il secondo fine della Famiglia Paolina: «la diffusione della dottrina di Gesù Cristo».
Ora, dopo quasi venti secoli di cristianesimo vi è ancora oltre un miliardo di infedeli. Chi riflette al valore di un'anima ed al significato delle parole: eterna perdizione ed eterna salvezza, come non si sentirà acceso di zelo? «Charitas Christi urget nos»324.
E’ semplice e preciso il ragionamento di S. Paolo, parlando della salvezza degli uomini: Dice la Scrittura: Chi crede in lui non sarà confuso... Chi invocherà il nome del Signore sarà salvo325.
Come dunque invocheranno colui in cui non hanno creduto? E come crederanno in uno di cui non hanno sentito parlare? E come ne sentiranno parlare senza chi lo annunzi ? E come lo annunzieranno se non sono stati mandati? Così come è stato
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scritto: Come sono preziosi i passi di chi porta la pace, di chi annunzia cose buone!326
Ora la Pia Società S. Paolo non ha propriamente missioni: quando va in terre di missione esercita il proprio apostolato e vive di esso con tipografia, libreria, propaganda, ecc.
Ma essa ha, tra i compiti, quello di far conoscere il problema missionario, allo scopo di farlo apprezzare, suscitare vocazioni, ottenere aiuti morali e materiali alle missioni ecc. E questo è uno dei principali compiti delle edizioni nostre. A questo fine D. Barbero ha scritto a suo tempo un buon libro sopra le missioni che ora sta rivedendo. D. Restelli prima ed ora D. Manfredi Leonardo hanno frequentato il corso universitario di Missionologia. Sempre si è appoggiata l'opera missionaria; incoraggiando vocazioni, cooperando alla stampa e diffusione di «Crociata Missionaria», scrivendo articoli e pubblicando libri (tra i quali, due di D. Barbero, uno di D. Fornasari), dando offerte e facendo speciali preghiere, ecc.
Il Primo Maestro ha tradotto la vita di Thekaquitha, bel fiore indiano che ricevette il Battesimo a 20 anni da un missionario francese.
Per coordinare il lavoro, e nello stesso tempo allargarlo rivolgendoci alle varie categorie di persone è stata affidata alle Figlie di S. Paolo la «Collana missionaria».
Comprenderà albums e libri per la gioventù, adulti e persone colte, e pellicole. Viene iniziata con la pubblicazione dell'Enciclica missionaria di Pio XI «Rerum Ecclesiae»327. Non solo in Italia si dia ad essa il massimo favore, ma si traducano e diffondano pure nelle nazioni estere tali pubblicazioni. Si tratta di opera fondamentale per il popolo cristiano e non cristiano: come il catechismo.
Sentiamoci, come S. Paolo, ed in S. Paolo debitori a tutti gli uomini: ignoranti e colti, cattolici, comunisti, pagani, mussulmani: tutti amiamo, a tutti il nostro apostolato.

BIBLIOTECHE PARROCCHIALI, DIOCESANE, REGIONALI

Nel 1910, nella città di Alba, si era iniziata la Biblioteca Diocesana, dopo l'esperimento di una biblioteca popolare per le
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parrocchie della città. In Seminario si era provveduto una notevole quantità di libri di lettura amena, educativa, scientifica, religiosa ecc.
I Parroci, che non potevano sostenere la spesa per costituirsi una biblioteca propria, si rivolgevano alla biblioteca diocesana. Essi sopra uno speciale catalogo, sceglievano un certo numero di libri adatti ai loro fedeli; versavano una somma per garanzia della restituzione e per il prestito; impegnandosi a restituire i libri entro un determinato tempo. Quando giudicassero trattenere un libro, per l'utilità dei parrocchiani, potevano farlo rinunziando a una parte proporzionata della garanzia versata in anticipo. I libri venivano legati prima della spedizione. Si tenevano pronte cassette capaci di contenere 25-30-50 volumi. I libri restituiti, prima di venire riammessi in circolazione, erano disinfettati e forniti di sopra-copertina nuova.
Il lavoro di amministrazione, di scelta e di propaganda era complesso; ma i vantaggi erano molti, ed apprezzati dai RR. Parroci.
Non mancavano le difficoltà; ma la precisione, che si esigeva, dava modo di superarle in buona parte.
L'Ufficio propaganda per la diffusione di libri e periodici da casa potrebbe occuparsi di tale iniziativa: interparrocchiale o diocesana o regionale. L'esperienza fatta però, ha dimostrato quanto sia necessaria la indipendenza, la libertà di iniziativa e soprattutto l'intelligenza ed il buon spirito.
La biblioteca può iniziarsi se vi è personale adatto e disponibile, per una città; dopo l'esperimento, si giudicherà se allargare il lavoro. Occorre un programma chiaro, ed uno statuto quale possiede l'A. G. B. incominciata da tanti anni328, iniziata e molto ben organizzata da Don Borrano e che ebbe periodi di maggiore o minore attività. E quanto mai utile e conforme allo spirito della Famiglia Paolina.

S. Paolo ci illumini e guidi.

Primo Maestro

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180*. St. In RA, aprile (1951)1-2; in SP, marzo (1951)1-2.
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323 Cf Mc 16,15.

324 Cf 2Cor 5,14: «L'amore di Cristo ci spinge».

325 Cf Rm 10,13

326 Cf Rm 10,15.

327 PIO Xl, Rerum Ecclesiae, 28 febbraio 1926.

328 L'associazione sorse nel 1921 (cf Le Associazioni della Famiglia Paolina, Roma, Figlie di San Paolo, 1963, p. 28ss).