parrocchie della città. In Seminario si era provveduto una notevole quantità di libri di lettura amena, educativa, scientifica, religiosa ecc.
I Parroci, che non potevano sostenere la spesa per costituirsi una biblioteca propria, si rivolgevano alla
biblioteca diocesana. Essi sopra uno speciale catalogo, sceglievano un certo numero di libri adatti ai loro fedeli; versavano una somma per garanzia della restituzione e per il prestito; impegnandosi a restituire i libri entro un determinato tempo. Quando giudicassero trattenere un libro, per l'utilità dei parrocchiani, potevano farlo rinunziando a una parte proporzionata della garanzia versata in anticipo. I libri venivano legati prima della spedizione. Si tenevano pronte cassette capaci di contenere 25-30-50 volumi. I libri restituiti, prima di venire riammessi in circolazione, erano disinfettati e forniti di sopra-copertina nuova.
Il lavoro di amministrazione, di scelta e di propaganda era complesso; ma i vantaggi erano molti, ed apprezzati dai RR. Parroci.
Non mancavano le difficoltà; ma la precisione, che si esigeva, dava modo di superarle in buona parte.
L'Ufficio propaganda per la diffusione di libri e periodici da casa potrebbe occuparsi di tale iniziativa: interparrocchiale o diocesana o regionale. L'esperienza fatta però, ha dimostrato quanto sia necessaria la indipendenza, la libertà di iniziativa e soprattutto l'intelligenza ed il buon spirito.
La biblioteca può iniziarsi
se vi è personale adatto e disponibile, per una città; dopo l'esperimento, si giudicherà se allargare il lavoro. Occorre un programma chiaro, ed uno statuto quale possiede l'A. G. B. incominciata da tanti anni
328, iniziata e molto ben organizzata da Don Borrano e che ebbe periodi di maggiore o minore attività. E quanto mai utile e conforme allo spirito della Famiglia Paolina.
S. Paolo ci illumini e guidi.
Primo Maestro