CIRCOLARE 73
Invita a incrementare nella propaganda l'«Unione Cooperatori Apostolato Stampa», a evitare la questua. Chiede che al termine di ogni anno, si presenti una relazione agli Ordinari del luogo circa il lavoro compiuto con la propaganda.
PER LA PROPAGANDA
Le Figlie di S. Paolo, secondo le istruzioni ricevute, evitino di alloggiare presso i Parroci: che, se per qualche caso eccezionale e raro, lo dovessero fare, lascino un'offerta conveniente, pregandoli ad applicare una Messa.
E’ noto che le Figlie San Paolo non raccolgono offerte per le celebrazioni di SS. Messe; tutt'al più possono incaricarsi di trasmetterne qualcuna ai nostri missionari in Cina, Giappone, India ecc. All'incontro promuovano la «Unione Cooperatori Apostolato Stampa» arricchita di indulgenze e per cui la Pia Società San Paolo celebra ogni anno duemila Messe.
Si tenga presente che l'Unione predetta venne da S. Eminenza il Card. Vicario di Sua Santità
153 stabilita in Roma
154 perché sia più diffusa, a motivo del bene universale che ha compiuto ed è destinata a compiere.
A termine dell'anno, prima dei rinnovi dei permessi, si faccia una relazione generale, brevissima, della propaganda fatta e se ne mandi copia al Vescovo di Alba e ai singoli Vescovi: questo ad esperimento per un anno, ed agli Ordinari che si presume la gradirebbero.
Per la propaganda, atteniamoci alle disposizioni più volte ricordate, che sono obbligatorie, perché‚ stabilite nel 1932 nella divisione e cioè:
a) Alla Pia Società S. Paolo è riservata la propaganda presso i RR. Parroci, gli Istituti, le Curie, l'Azione Cattolica, ed un sesto del popolo.
b) Alle Figlie di S. Paolo è riservata la propaganda presso i cinque sesti delle famiglie.
Primo Maestro