CIRCOLARE 11
Dà orientamenti sulla propaganda la quale deve comprendere la diffusione del libro, degli oggetti religiosi e la cura dei Cooperatori.
J.M.J.P.
[Alba, giugno 1930]a
Buone Figlie di San Paolo,
Alcuni mesi fa si era insistito ripetutamente che nella propaganda si diffondesse
innanzitutto e soprattutto il libro, come quello che forma la parte più diretta dell'Apostolato Stampa.
E difatti in tutte le Case-Figlie e nella propaganda minuta si è fatto su questo un notevole e meritorio progresso.
Dio che ordinò che venisse scritta la Bibbia, il Divin Maestro che ci predicò il Vangelo, la Vergine che vediamo spesso dipinta in atto di ricevere e leggere la Bibbia da
S. Anna, S. Paolo che ha tra le mani le sue immortali lettere, ne devono essere contenti; vi danno certo grazie speciali, particolarmente quella di penetrare sempre più il senso della parola divina e il merito della vocazione.
Ringrazio anche sempre il Divin Maestro perché il vostro apostolato ha il carattere distintivo di quello di Gesù stesso: «Ai poveri si annunzia il Vangelo»
59. Ora si rende però conveniente fare due passi nel nostro Apostolato: il primo, facilissimo, e la R. M. Tecla ha già lavorato per prepararlo.
Il secondo è alquanto più difficile, ma per esso molte grazie sono già venute, molto lavoro di parecchi anni si è già compiuto nelle scuole, nelle prediche, nello studio, nelle conferenze.
I Passo: nella propaganda oltre il libro che si deve sempre proporre per prima cosa, presentare in secondo luogo prima