CIRCOLARE 128*
Insiste sulla natura e sul fine dell'apostolato paolino. Mai banalizzare: «la volgarizzazione della dottrina cristiana sia fatta al modo con cui Gesù Cristo, via nell'apostolato, spiegava i più alti misteri».
Si chiede se l'azione della Pia Società San Paolo debba adattarsi e rivolgersi esclusivamente alle masse. Si risponde: che la forma del dire non può mai essere banale, né la tecnica trascurata, né volgare il contenuto. Volgarizzare il midollo della dottrina cristiana, in forma decorosa. Bando alle volgarità, alla banalità! La volgarizzazione sia fatta al modo con cui G.C., via nell'apostolato, spiegava i più alti misteri; S. Paolo esponeva le dottrine più sublimi; i SS. Padri parlavano al popolo con omelie chiare, alte, capaci di conquidere. E’ un buon esempio «Sillabario del Cristianesimo»
240.
Non significa che basti avere una scienza mediocre; occorre invece una scienza più alta; alla quale si aggiunga l'altro studio di una somma abilità nell'esporla a tutti chiaramente. S. Tommaso è modello celebrato.
Si escluda, fuori dei casi eccezionali, la pura indagine e l'arrischiarsi in dottrine che sono fuori del comune patrimonio dottrinale della Chiesa e della Tradizione.
Invece lavori per tutti i laureati, i professionisti, insegnanti, uomini di governo; riviste per la classe colta circa le materie dogmatiche, morali, liturgiche, scientifiche, sociali, ecc.; testi di scuola per i teologi, canonisti, filosofi, letterati, e per il clero e il laicato cattolico, in genere, come per ogni scuola, sono buon campo per la redazione e l'apostolato paolino; tutto quello che serve a provare, chiarire, illustrare l'insegnamento della Chiesa e quel complesso di verità che sono acquisite nel comune insegnamento.
M. Alberione