CIRCOLARE 176
Propone il 1951 come l’«anno della carità». Insiste sulla necessità di conservare lo «spirito nativo». Suggerisce un programma di letture spirituali, centrate sul vangelo, le lettere di san Paolo, Maria Regina degli Apostoli.
G.D.P.H.
Roma 1-1-51
Buone Figlie di S. Paolo,
Nel ritiro mensile del 31 dicembre 1950 (che presto stamperemo e spediremo a tutte le Case), sono tornato ripetutamente sul pensiero tanto importante: «stare allo spirito nativo»
316, ed ho insistito che per poter essere fedeli a questo, occorre coltivare sempre meglio le nostre divozioni: al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo.
Il 1951 sia un anno dedicato all'esercizio della
carità (questo dev’essere il proposito delle Famiglie Sampaoline), ma sia anche un anno dedicato ad una maggior conoscenza e più fedele pratica di queste devozioni. Perciò i nostri sforzi, le nostre letture spirituali e specialmente le meditazioni saranno distribuite così:
180 giorni circa sul Vangelo o meglio ancora, perché‚ già diviso in punti, sul Vangelo quotidiano;
30 giorni (mese di gennaio), oppure tutti i lunedì su «S. Paolo vivo»
317, oppure sulle Lettere di S. Paolo, o sul Mese a S. Paolo
318;
30 giorni (mese di maggio) oppure tutti i sabati su «Maria Regina degli Apostoli» (del Primo Maestro, oppure quelli del Maestro Giaccardo).
Rimangono ancora oltre un centinaio di giorni liberi. Saranno quelli delle prediche varie: Esercizi, Ritiri, Feste diverse, ecc.