CIRCOLARE 257
Invita a pregare per la pace e a compiere opere di pace attraverso l'amore vicendevole vivendo i caratteri della carità tratteggiati da san Paolo.
Roma, 2 settembre 1961
«DA PACEM, DOMINE, IN DIEBUS NOSTRIS»
Per tutte le case maschili e femminili della Famiglia Paolina, all'arrivo di questa circolarina: stabilire sollecitamente una domenica di preghiere per la pace, anche esponendo il SS. Sacramento, succedendosi nell'adorazione.
Tutta la giornata sia dominata da questi pensieri:
«Pace agli uomini di buona volontà»;
«Signore, concedici la pace in questo nostro tempo»; «Signore, da cui procedono i santi desideri, i retti consigli e le opere giuste, donaci quella pace che il mondo non sa dare»;
Gesù Risorto, presentatosi agli Apostoli ripeté tre volte «pax vobis»;
«O Dio, autore e amante della pace, conoscere il quale è vivere, e servire al quale è regnare, proteggici da ogni assalto».
«Gli uomini si sentano fratelli perché tutti creati da Dio, porgendosi vicendevole aiuto».
Vangelo secondo S. Matteo (8,23-27): «Gesù salì in una barca coi suoi discepoli per attraversare il lago. All'improvviso si sollevò una burrasca tale, che la barca veniva coperta dalle onde. Gesù dormiva. Gli apostoli lo svegliarono gridando:
‘Signore, salvaci: siamo perduti!’. Gesù rispose: ‘Perché temete, uomini di poca fede?’. Allora si alzò, comandò al vento e al mare e si fece subito una grande calma. Tutti restarono meravigliati e si domandarono: ‘Chi è mai costui, al quale obbediscono il vento e il mare?’».