Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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30. PREPARAZIONE AL MESE DI MAGGIO4

Questo per augurarvi un buon maggio. E per passare bene il mese di maggio bisogna prepararsi. Il mese di maggio ha quattro fini: 1) conoscere meglio Maria, nostra madre, 2) imitare meglio questa nostra madre, 3) pregarla meglio e 4) fare apostolato mariano in quanto ci è possibile.
1. Il mese di maggio è ordinato a far conoscere meglio Maria. Meditare i privilegi di Maria: privilegio dell’Immacolata Concezione, della Maternità divina, della Verginità, dell’Assunzione in cielo. Meditare le virtù di Maria, particolarmente le tre virtù religiose: povertà, castità, obbedienza. Che bello specchio è Maria di queste virtù! Meditare e conoscere la bontà di Maria, il suo ufficio di mediatrice di ogni grazia. Quando viveva su questa terra tutto faceva per la redenzione delle anime e adesso che è in cielo opera nello stesso senso: prega per la conversione dei peccatori, per la conoscenza del Vangelo, per la Chiesa intera.
2. In secondo luogo imitare Maria. Imitarla in quel punto che conosciamo più necessario per noi. Ognuna ha i suoi propositi, non si tratta di cambiare propositi, ma di mettere nuovo fervore per praticarli. Se il proposito, ad esempio, è sull’obbedienza pensare come obbediva Maria e come viveva abbandonata alla volontà di Dio anche nei momenti più penosi; e se è sulla carità, oh! la vita della Madonna è tutta un esercizio di carità, esercizio di carità verso le persone con cui conviveva.
3. Pregare meglio Maria. Nessuno certamente dimentica Maria nel corso dell’anno, in nessun giorno dell’anno. Sempre il rosario, sempre l’Angelus nei tempi stabiliti, sempre, ma particolarmente più fervore nella nostra pietà in maggio, tanto
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più che nella prima domenica si celebra la festa della Regina degli Apostoli e si faranno funzioni speciali nel tempio a lei dedicato.
In maggio non aumentare le preghiere, ma mettere più umiltà e più fede. Questo tempo che passate qui è tutto ordinato dalla provvidenza di Dio per fare passi nella santificazione, però bisogna che noi arriviamo a questo: umiltà e fede. Questo è un tempo in cui il Signore vuole che riflettiamo di più sopra di noi. E non potrebbe essere il tempo in cui il Signore ci aspettava per comunicarsi più intimamente alle nostre anime? I disegni di Dio non si possono comprendere tutti. Scegliere sin da adesso i fioretti5. Non aspettiamo al primo del mese, ma prepararci: preparare fin da oggi i fioretti e i libri che si vorranno leggere.
4. Apostolato mariano: far conoscere, amare, pregare Maria. Oh, che tutta l’umanità conosca questa Madre! Quando si trova Maria si trova anche Gesù; le anime devote di Maria presto o tardi si mettono a posto con Gesù, cioè domandano perdono dei peccati. Ci devono sempre fare tanta pena le anime che non muovono i loro passi verso il cielo. Pregare perché tutti amino e preghino Maria.
Per far conoscere Maria c’è poi l’apostolato della sofferenza, e l’apostolato del buon esempio. È edificante leggere nella vita di S. Giovanni Berchmans6 come riusciva nelle ricreazioni a far cadere il discorso su Maria, e così pure S. Stanislao Kostka. In questa maniera si può esercitare l’apostolato mariano, e anche con buone parole, e quando si scrive qualche lettera. Di Maria non si dice mai abbastanza: De Maria numquam satis7. Prendiamo le varie occasioni, e tutte le volte che induciamo qualcuno a pregare Maria otteniamo grazie per noi stessi. Questo lo fanno tanto le Figlie di San Paolo con i catechismi e con le pellicole mariane.
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Apostolato mariano! Non tarderà molto a uscire il Catechismo mariano7, ma ce ne sono già; il più bello è quello del Colombi preparato dai Maristi. Faremo uscire anche il nostro. Il popolo ha bisogno di conoscere Maria con più precisione, e nelle sue virtù e nei suoi privilegi.
Noi la invochiamo particolarmente sotto il titolo di Regina Apostolorum. È un tempo in cui c’è grande fioritura di vocazioni femminili. Questo è disposto dalla Provvidenza perché zelino l’amore di Dio e servano molto ad avvicinare il popolo al sacerdote per ricevere la grazia dei sacramenti.
Dunque preparazione al mese di maggio, ma anche preparazione interna. Che si arrivi a maggio internamente belli, come gli angeli che festeggiano Maria in cielo, senza macchia, anzi ornate specialmente di umiltà e di fede. Queste due virtù assicurano l’esaudimento delle nostre preghiere presso il Signore. E se non otterranno quelle grazie che chiediamo, ne otterranno delle altre, quelle che il Signore crede meglio per noi, per il nostro bene. Vi do la benedizione perché sia bella la preparazione a maggio.
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1 Predica tenuta ad [Albano] il 25 aprile 1956. Dattiloscritto, prima battitura, carta vergata, fogli 2 (22x28). Non c’è titolo, ma si ricava dal testo. Non è indicato il luogo, ma dal contenuto si deduce che è Albano e anche dal Diario curato da don Speciale risulta che il Primo Maestro vi si è recato nella mattinata di quel giorno.

2 Per fioretti si intendono in genere piccoli atti di virtù, cioè un impegno o una rinuncia per una crescita spirituale.

3 Giovanni Berchmans (1599-1621) giovane belga, chierico gesuita. Si distinse nella santità per l’osservanza della vita comune, la carità e un tenero amore alla Madonna.

4 Antica espressione mariana.

5 Bianchini L., Catechismo mariano, Edizioni Paoline, Roma 1958.