Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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PRESENTAZIONE

Le sorelle del Segretariato Internazionale di Spiritualità, ci offrono un nuovo volume dell’Opera Omnia Alberioniana, della serie ALLE FIGLIE DI SAN PAOLO, che raccoglie la predicazione del Beato Giacomo Alberione alle Figlie di San Paolo nell’anno 1960, in cui inizia ufficialmente la preparazione del Concilio Vaticano II.
Per la Famiglia Paolina, è un anno di importanti approvazioni pontificie e di suggestivi approfondimenti, sia in occasione del Corso di esercizi di un mese, rivolto ai fratelli anziani della Società San Paolo che in occasione del Convegno Catechistico Paolino al quale partecipano una settantina di Figlie di San Paolo responsabili dei settori apostolici, formativi, diffusivi. È un Convegno importante per l’aggiornamento di quante sono impegnate, a diversi livelli, nell’apostolato docente che caratterizza la Congregazione, e per l’insistenza sulla missione catechistica e sui suoi capisaldi irrinunciabili: la centralità di Cristo Via, Verità e Vita e la totalità del messaggio da comunicare a tutti.
Nelle meditazioni, il Primo Maestro tocca punti nevralgici e centrali della mistica apostolica paolina e si sofferma sul metodo che coinvolge la totalità della persona umana e la rapporta alla totalità del mistero di Cristo. Un metodo da applicare a tutte le facoltà e a tutte le dimensioni della vita perché non abbiamo delle particolarità, dobbiamo soltanto far vivere Gesù Cristo [in noi], vivere Gesù Cristo com’è: Via, Verità e Vita. Un metodo che diviene forma di vita dell’apostola, chiamata a portare tutto l’uomo a Dio.
Nella predicazione, il Fondatore rilancia l’apostolato biblico non solo con l’ampia diffusione della Bibbia da mille lire ma anche promuovendo la formazione biblica, attraverso conferenze e catechesi mirate a diverse categorie di persone.
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Con grande umiltà, Don Alberione richiama la necessità di operare per la ricerca di collaboratori per la diffusone del Vangelo: Certamente non abbiamo ancora fatto tutto quello che dobbiamo fare, e in questo volevo dire aiutatemi un po’, perché da una parte sapete che sono vecchio, quindi ho poche forze, e d’altra parte questo nuovo movimento di persone e di anime è un grande beneficio alla Famiglia Paolina... (ES, 29 maggio 1960, II).
In queste pagine, vi sono anche degli affettuosi riferimenti a Maestra Tecla, tanto più significativi se si pensa che Maestra Tecla era ancora vivente. Il 15 settembre 1960, in preparazione alla festa di Santa Tecla, Don Alberione confidava alle Figlie di San Paolo: Alla Prima Maestra dovete tutto e devo anch’io molto perché mi ha illuminato e orientato in cose e circostanze liete e tristi; è stata di conforto nelle difficoltà che intralciavano il cammino… Vi vorrei tutte come la Prima Maestra. Niente senza di lei e con lei tutto. E il 23 settembre dello stesso anno, in occasione della festa onomastica, esclamava: La Prima Maestra è un programma di vita….
Ringraziamo le sorelle che hanno riscoperto per noi un’altra perla del tesoro alberioniano; le ringraziamo perché nonostante l’età, con vero intelletto d’amore e tanta costanza, hanno messo tra le nostre mani delle pagine fondamentali per conoscere il pensiero maturo del Fondatore.
Davvero, il dinamismo della vita paolina, segnato da un progressivo cammino di conformazione al Maestro, non ci concede sosta: In ogni cosa dobbiamo imparare ciò che ci fa meglio dare Gesù Cristo Via, Verità e Vita, ciò che ci fa meglio vivere Gesù Cristo Via, Verità e Vita (med. 13).


Sr Anna Maria Parenzan

Superiora generale FSP


Roma, 20 agosto 2016
102° anniversario di fondazione della Famiglia Paolina.
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