Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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INDICE ANALITICO


Abito
- la suora si distingue dalla gente comune per l’a. che porta… per tanti anni si è pregato, chiesto consiglio e si è tardato, per decidere se le FSP dovevano vestire l’a. religioso…; ora, con l’apostolato noi portiamo Cristo, lo dice il nostro a. stesso 274
Amore/amare, carità
- l’a. all’Istituto è segno decisivo per giudicare della vocazione 109-110
- se non si impara a servire, non si impara ad a.169
- la c. è soprannaturale quando si amano le sorelle per amor di Dio 278; a. tutti perché sono immagine di Dio 278, a. particolarmente coloro con cui si vive è segno che amiamo il Signore 278
- le divisioni in comunità sono il contrario della c. mentre l’unione è fondata sull’obbedienza, sulla pazienza 279, sull’impegno di correggersi 279, sulla benevolenza, cioè su: volersi bene 280
la c. deve essere imparziale 280, anche nelle preghiere non tralasciare quelle che si devono fare per la comunità 280
- a. le anime purganti mandando suffragi 281
- a. le persone viventi condividendo le fatiche della casa e dell’apostolato 281, edificare, e pregare per le più giovani 282
- nemici dell’a. sono l’egoismo, l’amor proprio: via le lamentele, gli scoraggiamenti che si vincono con l’a. al Signore e l’a. verso tutti 283-284
Anno
- alla fine dell’a. ringraziare il Padre che ci ha mandato il Salvatore e Maria che ha compiuto il suo apostolato dandoci Gesù, il Maestro 31
- …e ci dona di iniziare un nuovo a. per conoscere, amare, servire sempre più il Signore 32-33, rinnovare le intenzioni secondo il Cuore divino di Gesù 34 e compiere il suo volere 31-34
- alla fine dell’a. riconoscenza al Signore per la vocazione 215, per i benefici e le grazie ricevute, ecc., per l’apostolato compiuto 216, per le Costituzioni che ci indicano la via da percorrere 217; per tutto questo si canta il Te Deum o il Magnificat 215, 221-222
- a fine a. riparare le deficienze e fare una buona confessione annuale 215, 218, canto del Miserere: umiliazione e pentimento 221-223 e chiedere le grazie per il nuovo a. memori che siamo chiamate alla santità e all’apostolato 219, canto del Veni Creator Spiritus 221-223
all’inizio del nuovo a., che sarà l’a. biblico 123, 125-130, organizzarsi per conseguire i frutti proposti 131-137
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Apostolato
- che cosa vuol dire a. 400
- per l’a. in primo luogo ci vuole retta intenzione 402, buona volontà 403
- costituisce la sostanza dell’a. paolino: dare ciò che viene dalla nostra redazione 403
- ogni FSP, qualunque ufficio compia, senta di essere inserita nell’a. docente della Chiesa 114; 400
- l’a. della FSP, come è espresso negli art. 1 e 2 delle Costituzioni 124, è: portare la Parola di Dio, il Vangelo a tutti, per mezzo della stampa e di tutti i mezzi tecnici audiovisivi 123, 398-399
- per la FSP è a. ogni servizio e tutto ciò che fa in Congregazione con questo fine 123
- l’a., ad imitazione di Maria SS. e di S. Paolo 124, 399, nell’ Anno biblico è: La Bibbia in ogni famiglia 127, 399
- la data del 12 settembre 1913, festa del nome di Maria, segna l’inizio dell’ a. specifico delle FSP 144
- chiedere le grazie per l’a. 239
- parte o materia fondamentale dell’a. paolino è il catechismo 243
- fa bene l’a. chi dà il cristianesimo nella sua essenza 254
- questo corso di Esercizi è per perfezionare la vita religiosa e l’a. 268, che non sono due lavori, ma uno solo: volere la gloria di Dio e la salvezza delle anime 269, 272;
- 362-363
- l’a., quando nasce dallo spirito, dimostra l’amore a Dio: santificarsi per essere efficaci nell’a. 270
- applicarsi nell’a. per riuscire meglio, istruirsi e organizzare l’a. secondo lo spirito pastorale 271
- anzitutto pregare per l’a. 271-273, e collaborare con i Cooperatori e i membri degli Istituti secolari 275
- per l’a., nel 1960, non è più il tempo di andare di famiglia in famiglia, ma come S. Paolo bisogna sentire l’universalità della missione, sentire come Gesù: … in cui solo vi è salvezza 273-274
- perciò far nascere l’a. dalla pietà 275 e scoprire altri modi di compierlo per arrivare a tutti 275: quando nell’anima c’è l’amore si è inventivi 276
- l’a. si compone di redazione, tecnica e propaganda, con questa si fa arrivare la parola di Dio alle anime, non deve perciò mai mancare la preghiera e l’indirizzo alla vita spirituale 313-314, 401-402
- per poter continuare nell’a. è necessario anche richiedere e ricevere delle offerte 315, 402
- nel 1960 l’a., ossia la diffusione della verità, specialmente con i vari mezzi della comunicazione, ha avuto uno sviluppo molteplice, impensato: si è passati dalla diffusione individuale della stampa, alla collettiva 315; si sono formati in loco, gruppi di cooperatori che continuano e suppliscono dove non arriva la presenza della FSP 316, si sono costituite e rese funzionali biblioteche: scolastiche, aziendali, familiari, parrocchiali… e s’incammina l’a. del cinema, ecc. 316
- per l’a., ossia portare a tutti la verità 319, si è dovuto assumere personale laico per la diffusione della stampa 318, escogitare, con la mente unita a Dio, nuove
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industrie, escludendo però il commercio 317, specie degli oggetti religiosi 403, e offrire a Dio il dispiacere… per il bene che non si arriva a compiere 319
- con l’a., in questo tempo in Italia, ci si trova a combattere l’eresia del laicismo, che comporta come conseguenza anche la non stima della pietà, ma solo azione, fare, ecc., 351, perciò, specie attraverso la libreria si diffondono libri, riviste, si propongono cinema, programmi radio per vincere l’ignoranza religiosa 347-349, mentre si offre per le anime la preghiera, la sofferenza, la vita 350
- per l’a., la Chiesa ha assunto le FSP come collaboratrici nella predicazione del Vangelo: ciò richiede retta intenzione ossia dare alle anime ciò che Gesù ha predicato 370-371, applicando mente 371, cuore e dare la verità per amore, come Gesù, la Madonna e Paolo, con perseveranza 372 e con tutte le forze 373
- nell’a., specie nella diffusione, osservare una specie di gerarchia: dare prima il catechismo, poi la sacra Scrittura, quindi la Tradizione e ciò che può aiutare a credere, pregare, operare bene, quindi le scienze umane come filosofia, pedagogia, ecc., e ciò che suggerisce la Congregazione 373-375
- nell’esercizio dell’a. usare sempre prudenza, circa il modo, i luoghi, le persone, ecc. 375
Bibbia
- per leggere, studiare, insegnare, scrivere efficacemente della B. è necessario amarla, studiarla e
- quindi diffonderla 131; venerarla, tenerla in grande onore, leggerla e viverla 144, ringraziare il Signore e pregarlo che illumini le postine di Dio che la diffondono 149-150
- la B. e varie immagini di Maria 131
- pregare prima di leggere la B. 131
- indirizzo per leggere con frutto la B.: imparare le verità, le virtù, la preghiera; la B. è anche un modello quanto a redazione e tecnica, e per la divulgazione 132
- la B. comprende libri storici, didattici e profetici e si divide in Antico Testamento con 46 libri, da leggersi guardando al futuro 133, e in Nuovo Testamento: 27 libri, con la vita di Gesù Cristo al centro 133
- leggendo la B. imparare la morale, la dottrina della perfezione, la preghiera, la liturgia 133-135
- apprendere come diffondere la B.: la redazione, e i mezzi attuali 136 per la divulgazione 137, 144, tenendo presenti le varie categorie di persone 145-146, e orientare non solo la mente, ma anche la volontà 147 per arrivare a sentire la necessità della grazia: cioè dare la B. in modo pastorale 148-149
- amare la B., avere fede nella vocazione e umiltà nell’efficacia della propaganda 137
- metodo per la lettura della B.: poiché non è un libro qualunque ma è il Libro di Dio che ha per autore lo Spirito Santo, e lì vi è una grazia speciale 139, è importante che la lettura e la meditazione siano fatte con fede e umiltà per arrivare alla comunione di mente, volontà e cuore con il Signore
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138, quindi partecipazione alla sapienza celeste 141
- attraverso la B., Dio è il primo direttore spirituale 140-142
- arrivare a fare una specie di comunione spirituale profonda con la B.: lumen vitae141
Carattere
- il c. è un qualcosa di insito nella natura di ogni persona 161
- ogni c. ha del buono: lato positivo, e insieme presenta degli inconvenienti: lato negativo 160
- il c. in parte si riesce a correggerlo con lo sforzo e la preghiera 160-161; esempi: S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Pascal 160
- ognuno cerchi di individuare il proprio c., per dominarlo, correggerlo o almeno renderlo innocuo in ciò che ha di negativo e farlo servire al bene con ciò che ha di positivo 161
- ci sono vari c., ad es.: sanguigno, flemmatico, collerico, nervoso 161; descrizione del c. sanguigno e nervoso 161-162
- la convivenza con alcuni c., specie in comunità è difficile, ma con impegno, fiducia in Dio e preghiera, in serenità, perseverando con atti di umiltà, senza scoraggiamento si riesce a correggere o almeno a dominare la parte negativa del proprio c. 162-164
- per i religiosi, avvertenza: non accettare persone che hanno eccessi di nevrastenia; per tutti: imparare a non scusare facilmente il proprio c., apprendere invece a guidarlo 164
Carità v. Amore /amare, carità
Casa
- la c. di cura delle FSP, ad Albano, fu aperta il 2 settembre 1948; al Signore ringraziamento 117 e supplica perché corrisponda alla vocazione per cui fu costruita 119, sia adatta e giovi anche spiritualmente 120
- nel parco della c. paolina degli Esercizi di Ariccia, a destra ci sono i quindici piloni della Via crucis e a sinistra si sta preparando per i quindici misteri del rosario 277
- pregare perché dall’altare della
- c. di Ariccia per gli Esercizi, si espanda tanta grazia che guarisca, incoraggi molte anime e da qui Gesù effonda luce, conforto, misericordia, buona volontà e spirito di apostolato 277
Castità
- la c. è il maggior amore che si concentra in Dio e si estende a tutte le anime 175
Catechismo
- il c. è parte fondamentale dell’apostolato paolino 243, secondo il metodo che non è soltanto delle FSP, ma è il metodo della Chiesa 246
- a conclusione del Convegno catechistico rimane da studiare se aggiornare il Catechismo di San Pio X, oppure preparare un testo dove si raddoppino le domande e le risposte, facendole precedere da una Introduzione allo studio della dottrina cristiana, ossia da una specie di piccola teologia fondamentale, ridotta a catechismo,
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dove si tengano presenti i mali generali e gravi del tempo, come l’ignoranza religiosa, la diffusione del comunismo ateo, ecc. 262
- intanto sono state preparate edizioni particolari di c.: il Catechismo sociale, il Catechismo vocazionario, il Catechismo mariano, che aiutano ad aggiornare lo spirito alla formazione attuale 262-263, tenendo conto dei vari gruppi di persone: sacerdoti, religiosi, laici 264-265
- con il c., la FSP ha come missione: formare tutti secondo questo principio: …fare interamente il cristiano: mente, volontà, cuore…, e portare tutto l’uomo a Dio attraverso Gesù che è Via, Verità e Vita 264; - se si vive questo principio lo si comunica anche con l’apostolato 266
- il c. le FSP non lo fanno solo con la stampa, ma anche con gli altri mezzi moderni di comunicazione: filmine, cinema, ecc. 266
- nell’ambito del c., le FSP non sono chiamate ad essere le catechiste delle parrocchie, ma a considerare e preparare l’uso dei mezzi della comunicazione per la catechesi 266, e in questo continuare a progredire 267
Confessione
- c. spirituale anche a Maria 115
- c. brevissime 376, 377, 378
Congregazione
- apprezzare la dignità della C.: associata allo zelo sacerdotale, al ministero docente della Chiesa 114, 340
- amare la C., stimarla, procurare che cresca, si sviluppi 153
- in C. c’è da riformare: parecchio nella scuola; da rivedere il catechismo, la redazione; un po’ tutta la vita religiosa interna; il lavoro interiore; anche se per migliorare, c’è sforzo costante 258-259
- la C. va bene quando ogni membro è osservante e si mantiene nel fervore, quando c’è confidenza con le Maestre 377-378 e c’è unità 379
- nella C. chi dirige la disciplina è anche direttore spirituale, perché deve formare persone che vivono come in famiglia 377-378
- in C. attualmente c’è la tendenza ad allargare un po’ troppo riguardo ai parenti… allora il cuore è diviso 379-380
- in C. non si ammette la direzione spirituale fatta per lettera 381; la corrispondenza anche spirituale è pericolosissima 382
Cooperatori
- interessare le persone che sono in condizione di fare opere di carità ad acquistare ricchezze eterne, e diventare c. paolini 175
Costituzioni
- le C. sono via sicura, via unica alla santità 63, 329
- le C. sono il meglio, esprimono per la religiosa paolina la volontà di Dio 63, 329
- osservare le C. nella lettera e nello spirito 64-66
- ritenere le C. il principale direttore spirituale, perciò leggerle e meditarle 104
- rileggere le C. ogni anno 328-329
- il 1° art. delle C. ha per fine la gloria di Dio e la santificazione dei membri mediante l’osservanza
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dei voti, nella vita comune 369; il 2° art. riguarda l’apostolato 369-370
Esercizi spirituali
- l’attuale corso di E. è per perfezionare la vita religiosa e l’apostolato paolino: art. 1° e 2° delle Costituzioni 268
- lo scopo di questi E. è ravvivare la pietà, il fervore, sono secondo l’art. 1° delle Costituzioni: tempo di perfezionamento 285
- iniziare gli E. esaminandosi: Si è progredito, ossia c’è più fede e maggior amore a Gesù, più intelligenza dell’apostolato? Ci si istruisce nella religione, si coltiva lo spirito paolino? I pensieri sono raccolti in Dio e nella sua volontà, il cuore è orientato verso il Signore e il paradiso? Detestare quindi il tempo perduto, la grazia non corrisposta e riprendersi ricorrendo a Gesù Maestro Via, Verità e Vita, a Maria e a S. Paolo 285-286
- il punto di partenza degli E. sia: la santificazione della mente: maggior fede, speranza più ferma e carità ardente 287
- negli E. individuare le proprie necessità, i punti su cui progredire 299, accogliere il resto come istruzione; quindi fare propositi ben mirati, necessari, senza divagare; ringraziare molto il Signore e promettere di essere perseveranti: ogni giorno, nei vari esami di coscienza ritornare su ciò che si promesso, è necessario incominciare subito, bene, e perseverare 300-301
- negli E.: fede nella grazia di Dio, chiedere maggior luce, più dolore
- e forza di volontà 303; fiducia nella grazia e corrispondenza con preghiera, raccoglimento, esami di coscienza; stabilire con Gesù un colloquio cuore a cuore; far leva sulle grazie della vocazione 304-305
- negli E.: fiducia particolare in Gesù Maestro Via, Verità e Vita 306-307; confidenza in Maria, madre, maestra e regina, mediatrice universale di grazia 307, e in
- S. Paolo 308
- ognuna, durante gli E., riveda la propria storia e concluda con una buona Confessione e l’indulgenza plenaria 310
Famiglia Paolina
- la FP ebbe inizio il 20 agosto 1914, festa di S. Bernardo: ...tutto è proceduto dal tabernacolo, con un’ora di adorazione solenne, la prima della FP 117
- la FP è la nostra famiglia 336, ha un suo carattere, è come una grande parrocchia dove la SSP fa’ da parroco e i vari Istituti, anche quelli esterni, collaborano con essa 337, quindi non giudizi, ma grande fiducia nella grazia della vocazione paolina 338, anzitutto lavoro interiore 339 e dedizione all’apostolato, associate al sacerdozio 340
Fede
- la meta della vita religiosa è fissata dalla f. 82
- parole e discorsi siano fatti con f. 114
- avere una f. operante che porta al miglioramento della vita, all’amore al Signore, f. più viva specialmente nelle pratiche eucaristiche,
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per arrivare allo spirito di
- f. che è la f. che domina l’anima e il corpo 287
- avere lo spirito di f.: significa sentire le verità di fede e penetrarle così che la f. domini tutta la vita, e tutto si compia in spirito di f. 288
- la f. porta a desiderare vocazioni per la vita religiosa e a considerare l’apostolato: anime da illuminare 289
- la f. richiede sempre umiltà, ringraziamento, belle genuflessioni, bei segni di croce, e considerare l’Eucarestia, la Messa, gli Esercizi tempi di grazia 289, e vivere la vocazione, corrispondervi: tutto si vede in Dio 290
- si acquista lo spirito di f. con la lettura della Bibbia, si alimenta con la meditazione ben fatta, con la lettura spirituale e delle vite dei santi, con l’istruzione religiosa per capire le cose semplici profondamente 290
- pregare con f., con fiducia, chiedere la f., evitando discorsi e persone mondane, e coloro che giudicano tutti 290-291: in comunità amare tutte, la confidenza però, a chi la merita 292
Figlia /e di S. Paolo
- la presenza di una FSP degna, è
- santificatrice 113
- la FSP, qualunque ufficio compia, si senta inserita nell’apostolato docente della Chiesa 114
- Dio chiama ogni FSP alla santità e all’apostolato 123, ad operare come Maria, a portare la Parola di Dio a tutti come S. Paolo, come Febe 124-125
- la FSP senta di essere un taber-
- nacolo vivente che porta Gesù, la sua parola stampata, filmata, ecc., con mani innocenti e cuore puro 125
- per la FSP la Bibbia sia il libro principale per la lettura spirituale, la meditazione, e da diffondere 127, 129
- le FSP sono state approvate dalla Chiesa per portare a tutti la Parola della verità, fare la carità della verità, perciò pregare e offrire per questo 130
- la FSP prima sia discepola di Maria, poi sarà, come lei, maestra nel dare Gesù VVV 255
- la FSP nella meditazione, nella Visita, nella Messa segua il metodo paolino 256-257, così anche nel fare la scuola 257-258
- la FSP sia profonda nella conoscenza, nell’amore, nell’osservanza religiosa e nell’apostolato pratico…, è un’esortazione, non un rimprovero: essere perfette cristiane, perfette religiose, perfette apostole 258
- ... sono contento - dice Don Alberione - della Congregazione delle FSP, perciò riconoscenza al Signore e a Maria, soprattutto degli immensi beni che vi ha dato,… tutto è dono di Dio 259
- FSP: il nome paoline è un programma di vita 308, anche per l’apostolato 309
Francesco Chiesa (Ven. Can.)
- dai propositi scritti, del C.: … dal 1904 al 1924 rinnova sempre lo stesso proposito sulla pazienza, dolcezza, mansuetudine 85, 412
- consiglio del C.: …molte cose
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ditele a Gesù, a Maria, e intanto descrive il quadro della Madonna del Buon Consiglio, venerata nella cappella del seminario 115
- il C. scriveva: …propositi e poi esami: preventivo, particolare, generale nella Visita e alla sera 364- 365
- la salma del can. C., esumata il 31 ottobre 1960, fu trasferita la sera del 1 novembre dal cimitero di Alba alla chiesa parrocchiale di S. Damiano; la sera del giorno seguente fu portata nella chiesa San Paolo, dei Paolini, per le esequie, dove l’indomani mattina fu celebrata una solenne funzione di suffragio e tumulata 191-192
- del can. C. è in corso il processo dell’eroicità delle virtù 193
- la preghiera del can. C. fu certamente del più alto grado: preghiera trasformante 193-194. Episodi da lui raccontati: dialogo con la sacra Famiglia; patto con la sorella, suora del Cottolengo 194-196
- il can. C. nella direzione spirituale, insisteva sull’esame di coscienza ben fatto e sulla preghiera intima con Gesù 197, su belle adorazioni, conservando abitualmente il raccoglimento: Age quod agis, fino a realizzare il Vivit vero in me Christus: questo è preparazione al cielo 197
- l’impegno spirituale del can. C. è riassunto in: Tutto, sempre, bene! 324
- esempi del can. C.: prendere le ispirazioni da Gesù 344, Se vedo che una cosa è utile, devo farla 345; un suo proposito: Se mi sfugge un atto di impazienza...
- metterò a parte, una lira in riparazione per i poveri… 386
Gesù
- seguire G. Maestro Via, Verità e Vita nella pietà, nella formazione religiosa, nell’apostolato 243-244, negli studi, nel vivere i consigli evangelici 246, innestate in lui 245, in forza delle Costituzioni 246, come sottolinea anche l’enciclica Illius Divini Magistri: .... dopo che il Padre ci ha mandato il suo Figlio… che è Via, Verità e Vita, non c’è altra educazione e formazione che quella cristiana, quindi ciò che le FSP ricevono dalla Congregazione è buonissimo 247
- la devozione principale, in preparazione alla Pasqua è a G. Divino Maestro: questo tempo liturgico presenta la predicazione di G. durante la vita pubblica ossia la dottrina della vita cristiana 312
Giuseppe (S.)
- G., festa onomastica di Don Alberione, che ringrazia, e invita a pregare G. per le vocazioni 48
- e… in occasione della festa di
- G. il Primo Maestro propone di completare il tempio Maria Regina degli Apostoli con l’altare al Divino Maestro e a S. Paolo 49
- la devozione a G. nella Chiesa risale al XV secolo, 51: conoscere G., membro della santa Famiglia 53, onorarlo come lavoratore 54, imitarlo nel compiere la volontà di Dio 55, pregarlo per ottenere l’intimità con Gesù 57
Maria
- M. è nostra madre: Gesù morente affidò tutti gli uomini a lei, perciò è la madre di tutti 58
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M. è madre specialmente degli apostoli, …dopo la morte di Gesù li radunò, pregò con loro, li incoraggiò 59
- M. è madre della Chiesa e dei suoi membri 60
- nella prove della vita, avere estre-
- ma fiducia in M. 61
- chi è devoto di M. si salva, chi è molto devoto di M. sarà santo 62
- offrire a M. i fioretti fatti nel mese
- di maggio 67, 72
- chiedere con fiducia a M. il gusto delle cose spirituali 68; la santità, lo spirito paolino 72
- il 31 maggio ricorre la festa di M. Regina: presentarle il proposito di fedeltà per conoscerla, imitarla, pregarla 72
- ogni persona che nasce in questo mondo ha da compiere una missione, poi ritorna al Padre 73: Gesù è via al Padre e M. è via a Gesù 61; quindi M. è via al Padre 74-75; imitare Gesù 341
- la consacrazione a M. è: vivere con M., compiere bene con M. la propria missione 74, con M. vincere le tentazioni 75
- la vera devozione a M. consiste nel conoscerla, amarla, pregarla, seguirla, cioè imitarla e zelarne il culto 76, arrivare alla devozione perfetta: Tutto: con, da, per, in M., completata con l’apostolato: essere apostoli di M. 77
- M., dopo la morte, non ha cambiato il suo apostolato, cioè aver cura dei cristiani 110; descrizione del quadro della Madonna del Buon Consiglio, venerata nella cappella del seminario di Alba 115
- M. è stata prima discepola e poi maestra 247, aiuta a penetrare la
- devozione al Maestro Divino e la fa intendere nel vero senso 248; perciò meditare le sue sette parole, specialmente il Magnificat, assicurarsi che la radice della pietà, ossia pensieri, parole e opere siano buone, perché siano buoni i frutti 249-250
- M. è la Maestra che conduce al Maestro, a Gesù Via, Verità e Vita: questo è lo spirito paolino 252-253
- dopo che Gesù è salito al cielo, M. riunisce gli Apostoli nel cenacolo e pregano lo Spirito Santo e comprendono chi era Gesù e la missione che è stata loro affidata 254
- perciò sempre la preghiera per credere, vivere, amare e seguire il Signore 255 ed essere come M. prima discepole, poi maestre che nell’apostolato presentano Gesù 255
- M. ci mostrerà Gesù in paradiso 254
- è nello spirito cristiano che tutti dobbiamo passare per M. perciò nell’introduzione alla dottrina cristiana tener presente M. come mediatrice di grazia 262, e nel fare catechesi avviare i fedeli a M.; per questo è fondamentale leggere, meditare quanto è stato pubblicato di M. nella circolare interna: M. discepola, maestra, regina (vi manca però la quarta parte, perché il testo era lungo e non ci stava tutto nel numero di RA nov. - dic.) 263
Meditazione
- con la m. si riflette su una verità per
- conoscerla meglio e praticarla 407
- la m. è preghiera mentale e si fa
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con la mente, il cuore e la volontà, con espressioni di fede, speranza e carità; anche la Visita si può fare come preghiera mentale 406
- per la m. occorre preparare lo spirito, per es. pensare, leggere l’argomento già la sera precedente per orientarsi verso il frutto che si vuol ricavare; al mattino chiedere la grazia di Dio, mettersi alla sua presenza, invocarlo con il Veni Creator Spiritus per avere luce e assistenza anche della Madonna, quindi leggere la Parola di Dio 409
- per argomento di m. prendere ciò che è più conforme alla nostra vocazione 410, ad es. per la prima settimana del mese gli argomenti sono già determinati ed è bene seguirli; mai dimenticare i Novissimi; vi sono poi i mesi che già hanno un orientamento, es. gennaio a Gesù Maestro, giugno a
- S. Paolo, maggio a Maria, ottobre al rosario 409
- la m. può iniziare con l’ascolto della predica, della lettura se si legge un libro, o meditare il Padre nostro, talvolta l’argomento può essere ancora lo stesso del giorno precedente 411
- modo di meditare: applicare la mente, il sentimento, la volontà; quindi pentimento, proposito e preghiera finale 411
- importante è il frutto che si desidera ricavare dalla m., conservarlo e ricordarlo nella giornata 413
- qualcuno dice: Non riesco a meditare; allora incominci a fare una m. breve e poco per volta impara; se ci sono distrazioni ostinate o aridità, con umiltà dire il rosario ricavando un pensiero, un proposito che richiami, ad es.
- quello della Confessione o degli Esercizi 411
- per la m. imparare a parlare con Dio, cominciare a ripetere con gusto espressioni conosciute o inventate e concludere la m. con una parte delle nostre coroncine o con altra preghiera 412
- farsi un metodo per iniziare e per concludere la m. 412 usando, di preferenza, e questo in ogni forma di orazione, preghiere e canti nostri, paolini o stabiliti dalle rubriche liturgiche 413
Messa
- conoscere il valore della M. 36
- la M. è sacrificio 37
- fare della M. il centro della giornata 38
- diffondere la conoscenza, il valore della M. 41
Metodo
- il m. spirituale, o meglio, il modo di pensare, di operare e di vivere usato dalla FP in rapporto a Dio: …è quello che Gesù ha insegnato con la sua predicazione, con la sua vita 244; portare a Dio tutto l’uomo: mente, volontà, cuore, corpo 244; Gesù è la via per arrivare al Padre, si è fatto mediatore, mezzo, si è presentato come Via, Verità e Vita, per fare cristiano tutto l’uomo, tutto innestato in Lui 244-245
- questo modo di pensare..., di vivere è il m. proprio della FP, per tendere alla perfezione 388 ed è obbligatorio in forza delle Costituzioni 246
- una istituzione religiosa è tanto perfetta in quanto con il suo m. porta a vivere al massimo Gesù Cristo 246-249
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Mormorazione
- la m., talvolta si nota anche tra noi, è un impoverimento morale, causa le chiacchiere; avere sempre la bocca aperta si perde lo spirito 153
Morte
- la m. è la porta per l’eternità 111
Obbedienza
- l’o. è la custode e la madre delle virtù religiose 169
- l’o. è la maggior libertà che ci assoggetta a Dio 175
Paolo (S.)
- P. è nostro padre e protettore, esemplare nella perfezione e nella vita apostolica, con i suoi viaggi ha percorso il mondo portando ovunque la luce di Gesù Cristo, con l’esempio, ma specialmente con il suo insegnamento scritto 80; e giunse fino a dare la vita 82
- pregare, onorare P. 125
- P. partito nel ’60 dall’0riente…, naufrago a Malta…, da qui incatenato, continua il viaggio e, nella primavera del ’61 è a Roma, 342
- a ricordo di questo evento, nel santuario Regina Apostolorum di Roma viene eretto un altare a
- P. di fronte all’altare del Divino Maestro 342
- P. modello dell’apostolato paolino 360
- recitare la coroncina a S. P. per ottenere vocazioni e per formarle ben convinte 360-361
Papa
- il P. è il successore di S. Pietro, vicario di Cristo in terra, maestro di fede, di morale, di santità, di virtù 79, maestro di preghiera liturgica e individuale 80
- l P. ha il potere di legare e sciogliere… 79
- seguire la voce del P., inclusa anche nelle Costituzioni 81
- per il P. onore; e da noi: preghiera, collaborazione, sottomissione quali figli devoti 80
Peccato
- dovere riassuntivo della vita religiosa è: temere ed evitare il p. e tendere alla perfezione 176
Pietà
- la p. vera, nasce dall’umiltà, da
- confidenza e perseveranza 159
- prima la p. poi l’azione, prima nutrirci poi dare; prendere da Dio e dare a Dio 351-352
- pericoli per la p: primo l’orgoglio 352, secondo il laicismo, ispirato a principi solo umani 352
- occorre per la p.: unione con Dio, la grazia 352-355, intimità sempre più stretta con Gesù 355-356; quindi lavoro interiore, la preghiera 353 per correggere e santificare la mente, il cuore, la volontà 356, chiedere l’aumento della fede nell’Eucarestia, nella Confessione, fede nella provvidenza, nel Paradiso 354, poi i mezzi: fiducia, osservanza della vita religiosa e delle Costituzioni 355
- la superiora specialmente, ordini tutta la sua p. in umiltà 356, in vista dell’apostolato 357, domandi al Signore di arrivare alle anime della comunità in carità, bontà, moltiplicandosi, chieda la sapienza dell’apostolo 357
- la p. sia ordinata al proprio ufficio, chiedere perciò anche una coscienza amministrativa, intellettuale, spirituale circa la redazione, la
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tecnica, la diffusione, convinte che non si fa un lavoro, ma apostolato 358; chiedere di saper istruire e nello stesso tempo educare, saper trattare con le persone, scrivere una lettera, ecc. 359
Pietro (S.)
- P. apostolo, scelto da Gesù per diventare suo vicario, al quale comunicò i suoi poteri 79
- P. maestro di fede, di morale, di santità, di preghiera 79-80
Preghiera
- con la p. raccomandarsi alle sorelle defunte 116
- accompagnare l’iniziativa dell’Anno biblico con la p. 130, specialmente con la recita della Coroncina a S. Paolo 125, 129
- la p., se vi sono le debite condizioni, ha effetto infallibile: Domandate e vi sarà dato 173, 177
- le condizioni richieste per la p., secondo la dottrina della Chiesa, sono: 1) che si chieda per sé 173;
- 2) se si chiede per altri, si suppone che questi sia disposto a ricevere la grazia, altrimenti servirà per noi 173; la p. è sempre impetratoria, soddisfattoria, meritoria 173, 178; 3) e richiede che si domandi con fede, umiltà, disposizioni interiori, raccoglimento 174; 4) che sia fatta con perseveranza 174; la salute eterna è bene chiederla ogni giorno 174, così chiedere di osservare le Costituzioni, l’obbedienza, lo spirito di povertà, la castità 175, 176
- la p. è nutrimento dello spirito, è respiro dell’anima: con frequenti giaculatorie si conserva l’unione con Dio 176-177
- la p. deve sempre accompagnarsi con il volere di Dio, ossia la sua gloria e la nostra santificazione 177
- la p. abbia sempre il primo posto ed una preparazione immediata o almeno remota 180
- la p. ha vari nemici, particolarmente la distrazione, ossia mentre si prega pensare ad altro, a causa del temperamento, della stanchezza, della salute; di certa direzione spirituale, di alcune cause volontarie o involontarie 178-179 e del demonio 180
- rimedi per le distrazioni nella p.: mettersi bene alla presenza di Dio 181 e chiedere la grazia del Signore 181, stimare la p. e applicarsi come se fosse l’unica cosa da fare, quindi raccoglimento 182; nella preparazione remota evitare certe letture, conversazioni, giudizi 182
- nella preparazione prossima alla
- p. fissarne le intenzioni 182, individuare quali sono le cause della distrazione 183
- se la p. non riesce fatta bene: umiliarsi e chiedere al Signore che supplisca, ricorrere alla recita del rosario, imporsi una piccola penitenza, ecc. 184
- il tempo della p. sia il migliore della giornata: per sé, per l’Istituto e per l’apostolato 184
- nella p., specialmente nella meditazione e nella Visita, se l’azione dello Spirito Santo è dominante seguirla 184; è sempre bene seguire il metodo paolino 184
- il progresso nella perfezione, dipende sempre dal progresso nella p. 185, 193
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altro nemico della p. è l’aridità di spirito 178: in che cosa consiste 186; ci sono due specie di aridità, quella che dipende da noi, e qui il diavolo ci lavora 186, e l’aridità prova di Dio 187 che può aiutare nell’umiliazione per fortificare l’anima e staccarla da ciò che è sensibile 188; in questo caso sperare in Dio, condannare in noi l’orgoglio e sopportare pazientemente la prova 189, chiedere aiuto allo Spirito santo, invocare l’aiuto di Maria 190
- tutte le anime consacrate a Dio sono chiamate all’orazione mistica 185
- è opportuno dare, durante la formazione, un’istruzione completa sui vari gradi di p. 189
- cercare di capire la p. nel grado più elevato riguardo alla particolare vocazione 185, dalla p. vocale alla p. infusa, ottavo o nono grado 185, 202
- tra la p. ascetica e la p. mistica vi è l’unione con Dio 185, cioè dalla recita di molte orazioni che è azione meccanica alla p. fatta con affetto interiore, di amore a Dio in cui ovunque si preghi, prega tutta la persona, impegnando mente, volontà, cuore e corpo 185, 202
- la vera orazione assicura la vera santità, perciò migliorare la p. vocale e mentale 193
- la p. del can. Chiesa 193-197, 204-205
- la p. di qualsiasi grado, deve essere sempre vitale 198, 230, impegnare la vita presente e rivolta all’eternità, influenzare l’apostolato, lo studio, le relazioni, ecc., fondata sulla Bibbia 199,
- 439
- osservante della legge naturale e dei comandamenti, alimentata dalla spiritualità cristiana 199-200
- esaminarsi sulla p. 202-203, 208
- unione trasformante della p.: esempi 204-205; intensificarla con frequenti giaculatorie e comunioni spirituali 205, con l’esercizio delle virtù teologali 206-207, 210 così che le facoltà personali si trasformino… in Gesù 206
- la p. trasformante è frutto dell’azione dello Spirito Santo, trasforma la vita presente per il cielo, e finisce per essere senza formule 208
- tutte le FSP hanno la grazia di arrivare alla p. trasformante 208
- un modo facile, secondo S. Francesco di Sales, per arrivare ai più alti gradi di p., alla p. trasformante, è stare alla presenza di Dio 210-211; e tra i cinque modi indicati dalla teologia, stare specialmente alla presenza esterna, ossia Dio mi vede continuamente, e stare alla presenza interna, ossia la inabitazione della SS.ma Trinità in noi 212-214
- trasformare tutta la vita in p. 224, 230 realizzando il precetto di Gesù: Oportet semper orare et numquam deficere: ordinare la vita a Dio, al suo servizio, anche le occupazioni minime 224, cioè compiere il volere di Dio seguendo l’esempio di Gesù, di Maria, di Giuseppe 225, 232; prima però compiere bene le pratiche di pietà 231, offrire tutto secondo le intenzioni di Gesù purificando continuamente mente, volontà, cuore, lingua 226-227, e con cuore apostolico 228-229, ordinando la vita al Signore, guidata dallo Spirito Santo 230, nel
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silenzio, nel raccoglimento 231- 233; prevenendo l’occupazione che avremo in cielo 232
- nel tempo di Natale dare il primato alla p. di adorazione, approfondendo la conoscenza di Dio con la fede 234-235, sentire di essere mandate ad insegnarla a tutti 236, ravvivando la speranza e fare l’esame di coscienza 237, e carità, chiedere di vivere in Cristo l’apostolato 238: Andate, insegnate, non aspettate che vengano 239
- la seconda Messa di Natale indica la nascita mistica di Gesù nel cuore dell’apostola con il suo Spirito 239, vita e p. contemplativa e attiva: Gloria a Dio e pace agli uomini 240
- dopo la predica e la meditazione perché sia p., si richiede un tempo per riflettere, lungo quanto la predica, che dovrebbe essere conversazione con il Signore391, perciò imparare a parlare con Dio 392
Prima Maestra (v. Tecla Merlo)
Professione religiosa
- con la p. ogni religiosa inizia il viaggio della sua vita, perciò è necessario conoscere la meta fissata dalla fede: la santità 82
- memento per essere fedeli alla p.: Sempre rifornirsi spiritualmente del necessario, di ciò che è stato dato durante la formazione, continuare con prudenza, preghiera, farsi guidare, attaccate sempre alla Congregazione 83
- p.: ogni giorno aggiornare il rifornimento nella meditazione, Messa, Comunione, nella Confessione settimanale; e nel ritiro
- mensile rinnovare i propositi con pazienza, eliminando ciò che è pericoloso, progredendo nell’apostolato, nella propaganda collettiva 84-85
- p., parole del Fondatore da ricordare: Mai direzione spirituale per lettera, eccetto che con le vostre Maestre, attaccatevi bene a Gesù 86
- nel giorno della p. don Alberione dice: …benedico le teste, i cuori e le volontà, ricordare questa benedizione quando fate il segno di croce 86-87
- nella p. si compie un’azione stupenda: ci si dona interamente a Dio, senza nostri programmi, secondo lo spirito della Congregazione, cioè secondo lo spirito paolino 109
- nella p. non basta consegnare il corpo, in primo luogo consegnare lo spirito 109
- fare la p. per intero: dono totale di sé a Dio, quindi dare il cuore, la mente, confermare la nostra volontà nella volontà di Dio, servire il Signore osservando i comandamenti, le virtù religiose, cardinali e morali, i voti 392; quindi escludere, odiare simpatie e antipatie 392-393, sempre Confessioni brevi 393, non fare direzione spirituale per lettera 394, la direzione prenderla dalla Maestre, che però non è manifestazione di coscienza 394, rivedere, secondo le Costituzioni, le relazioni con i parenti 395; invece sempre preghiera e riflessione: desiderare più povertà, non comodità e lusso, e di essere dimenticata e disprezzata, ecc., amare l’apostolato 396-397
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Rosario
- ottobre, mese del r., preghiera richiesta, nelle apparizioni, dalla Madonna, raccomandata dai papi in varie encicliche, recitarla specialmente nei momenti difficili personali o collettivi; per intero, è un compendio del Vangelo 166
- credere al valore del r., migliorarne la recita prima in qualità poi in quantità, proporsi la grazia da ottenere specialmente per la Chiesa, la Congregazione, l’apostolato 167
- nel recitare il r. ad ogni mistero ci sia sempre: una verità di fede da meditare, un insegnamento morale, una grazia da chiedere 168-169, 172-174Santità
- s., santificarsi 43 con il buon uso della mente, allargando le cognizioni, approfondendo nella Visita la verità con la lettura del Vangelo, pregando nel raccoglimento il Maestro 43-44, con il cuore 45 e… con la mortificazione della lingua 46; e come ha detto il Santo Padre 294
- s. valorizzare ed utilizzare al massimo i doni dello Spirito 112, specialmente l’invito all’unione più perfetta con Dio 112-113
- la s. paolina poggia su tre grandi mezzi che costituiscono la radice della spiritualità paolina, far bene: la meditazione che illumina e fortifica; l’esame di coscienza che ci tiene nell’umiltà; la Visita che ci incentra in Gesù Maestro Via, Verità e Vita: conformarci così alla devozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita 294
- Per farci santi - ha detto il Papa, specialmente ai religiosi - e vivere
- 441
- bene, bisogna che badiamo alla testa, al cuore e alla lingua 294. Primo, santificare la mente allontanando ciò che distrae, non perdere tempo in cose inutili o coltivando relazioni non necessarie 295; positivamente: leggere la Bibbia, studio del catechismo e delle Costituzioni, impegnare la mente nell’apostolato, in meditazioni profonde con letture spirituali e… piegare la testa nell’obbedienza
- 296. Secondo, attenzione al cuore, alla sentimentalità: il religioso ha consacrato a Dio il cuore quindi sia tutto indirizzato ad amare Dio e il prossimo, come Gesù ha amato le anime 296; amare quindi Gesù eucaristico, la Madonna, S. Paolo, la Congregazione, le sorelle, le anime, l’apostolato; ma c’è sempre la carne che trascina al male e allora mortificare occhi, udito, tatto, fantasia, memoria, evitare immagini, cose pericolose, ecc. 297. Terzo mortificare la lingua; la parola è un grande dono con il quale si fa tanto bene 298: la preghiera, la scuola, l’apostolato, le prediche, le conferenze, i buoni consigli, le relazioni sociali 298, ma disgraziatamente c’è chi usa la parola per cose cattive; la lingua è difficile tenerla a freno 298; quando si parla si mette fuori ciò che abbiamo dentro, il bene o il contrario 299; l’uso della lingua bisogna guidarlo: dire tutto, quando è dovere dire tutto, e tacere specialmente là dove ci vuole prudenza, assennatezza nel giudicare e sempre carità quando si parla degli altri 299
- per la s. occorre la volontà dello Spirito Santo e la nostra 331
~
Spirito santo
- prepararsi alla festa di Pentecoste con novena allo S. 68
- chiedere i doni dello S. specialmente l’intelletto 68 che perfeziona la virtù della fede, dona sensibilità delle cose spirituali, della liturgia e l’intelligenza della Sacra Scrittura, della Messa 69-70; disporsi alla festa dello S. con Maria, nella preghiera e la purezza del cuore 70-71
Spiritualità
- ringraziare il Signore che ha dato alle FSP una s. veramente santa, amarla 331, 333 e di conseguenza amare la Congregazione e la propria vocazione 331, stare ferme in ciò che è indicato nelle Costituzioni 333 dove è espressa per la FSP la volontà di Dio chiara e sicura 334
- la s. della FP è unica ed è la migliore: Vivere Gesù Cristo come egli stesso si è definito: Via, Verità e Vita 332-333; vivere il Vangelo come è interpretato da S. Paolo; sotto il manto di Maria 334, stare alla Rivelazione, non alle rivelazioni 335
- l’amore alla s. della Congregazione è segno di vocazione 335-336, tutto ciò che porta fuori è tentazione 335
- sempre ringraziare il Signore, la Regina degli apostoli, S. Paolo per la s. paolina 384, quindi: per le molte grazie concesse negli Esercizi 360, per l’apostolato che ci ha affidato, per i propositi di virtù formulati, capaci di produrre frutti di santità e di apostolato 362; per la fedeltà agli esami di coscienza 363-365, per la Confessione, i Ritiri, gli Esercizi 366
-
- dare massima importanza alla s., a ciò che costituisce il lavoro spirituale nelle tre devozioni particolari, in posizione di progresso 367
- la s. va coltivata con impegno: volere la gloria di Dio e la propria santificazione 385, togliere il male e mettere il bene 386-387; quindi formulare proposito e programma per progredire, anche con l’aiuto di chi guida 388-389; in sintesi: sempre preghiera e buona volontà 390
Superiora/i
- comprendere la fatica di chi è a capo, i dolori dei s. 106
- la s. delle FSP è chiamata Maestra, perché unita a Gesù Cristo, per mezzo della Chiesa, diffonde il catechismo, il Vangelo, la Bibbia 249, e rende l’apostolato redentivo 249
- anche per la s. il primo impegno è la propria santificazione 320, il Maestro la precede con il suo esempio e le offre i mezzi per la sua missione 321-323
- l’ufficio di s. a volte diventa un pericolo per l’ambizione; ciò che conta invece è dare a Dio tutto, sempre, senza parole inutili, in ogni dovere di pietà, di apostolato, di carità, come dagli esempi del Can. Chiesa 323, 344-345
- la s. abbia una pietà intera, anzi, ogni giorno, dedichi mezz’ora in più di preghiera 326, cercando con tutto il cuore, in ogni cosa di far piacere a Dio, mirare alla santità secondo le Costituzioni 344
- la s. abbia cura delle persone, della formazione, dell’amministrazione, dell’apostolato, dello studio, dell’orario, della
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disciplina, ecc., con prudenza, e nello stesso tempo guadagnandosi la fiducia delle sorelle, con cuore materno sull’esempio di Maria 325-326; 342-343
- la s. sappia ascoltare, e qualche volta impari dalle giovani come impegnare le forze, l’entusiasmo nell’apostolato 345-346
- la s. ha l’obbligo di vigilare perché si conservi la delicatezza 327-328
- ricordare che l’ufficio di s. è servizio, compatimento, aiuto di preghiera, buon esempio 355, attenzione a servire più che comandare 356
Tecla Merlo (Ven.)
- …la P. M. è di esempio a tutte 151, a lei dovete tutto, e anch’io… 151
- …vi vorrei tutte come la P. M…, seguirla umilmente, docilmente, affettuosamente… aiutarla con la preghiera 152
- la pietà della P. M. non è soltanto fedeltà, quantità, ma si distingue per qualità, per le disposizioni di umiltà, fede e perseveranza 154- 155
- la P. M. Tecla… nella sua semplicità è, tra le FSP, la più profonda nel conoscere Gesù…, la sua pietà, specialmente eucaristica è come noi dobbiamo farla e darla…, è stata prima discepola e ora è Maestra 258
- quella parola che la P. M. sovente dice: Questo fa del bene… comprende tutto 258
- attenetevi sempre all’indirizzo che ricevete dalla P. M. anche dalle circolari, esortazioni… 376
Umiltà
- si contribuisce al progresso dell’Istituto in proporzione dell’u. 114, 152
- l’u. è sorgente viva della grazia per l’Istituto e per ogni membro 151
- u. di pensiero, di giudizio… è il clima in cui vivere 151-152: ogni membro senta che deve essere servo degli altri membri 151
- u. nella redazione, nella tecnica, nella propaganda… nell’apostolato in genere, compiendo bene il proprio ufficio 152-153
- chi ha studiato di più, abbia più u. 152
- u. di cuore, di sentimento 152
- l’u. è il fondamento della vita religiosa 169, l’inizio e il sostegno della vocazione, è il segreto della santità 170
- recitando il primo mistero gaudioso del rosario, il secondo insegnamento è l’u. e la grazia da chiedere è ancora l’u. 170-171
Vestizione religiosa
- con la v. la FSP incomincia il cammino della santificazione per appartenere totalmente a Dio e dedicarsi all’apostolato 78, seguendo gli esempi dei santi apostoli Pietro e Paolo 80
- riconoscenza al Signore per i nuovi membri che con la v. si aggiungono alla comunità 80, letizia per i parenti 81
- v., ma ricordare che la fede non la dà l’abito 158
Vita
- la v. di ogni persona è come un viaggio verso il Paradiso 88
- la vera v. si vive nell’al di là, questa è preparazione 110
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ravvivare la fede nella v. eterna 88
- ogni persona, creata da Dio, nella
- v. deve seguire la propria vocazione 91, 98
v. religiosa
- è necessario prepararsi alla chiamata nella v. r. 100, per compiere la propria missione che si manifesta nella volontà di Dio 101-104, 107
- abbracciando la v. r. si abbraccia la croce 155
- la v. r. è un quotidiano martirio 159: rinnegare se stesso, la propria volontà 156, accettare la croce come Gesù, come S. Tecla 157, per tutta la vita, con pazienza 156, per la salvezza delle anime 157-158
- la v. r. è voler dare gusto solo a Dio, è per il perfezionamento 283
- nella v. r. dirigere pensieri, sentimenti, desideri verso il Paradiso, senza deviazioni, seguendo le Costituzioni, senza fermate e, se si cade, rialzarsi 89-90
- nella v. r. conservare la purezza 158, coltivare la profondità della fede che matura in carità 158
- pregare per camminare diritto nella v. r., con l’aiuto della Madonna 90-91,108, utilizzando al massimo i doni ricevuti 112
- Che cos’è la v. r.? E’ vivere meglio il cristianesimo 251, è conoscere, amare, imitare più perfettamente Gesù, e per la paolina è ancora: dare Gesù Via, Verità e Vita alle anime con i mezzi moderni, secondo lo spirito di S. Paolo, con la protezione di Maria 252
Vocazione/i
- segno decisivo per giudicare l’autenticità della v. è l’amore all’Istituto scelto e al suo spirito 109
- la v. è il giudizio, l’illuminazione di Dio nell’anima per scegliere dove orientare la propria vita 111
- la v. paolina è santità e apostolato 123
- fare attenzione alle tentazioni contro la v. 110
- impegno per cercare e coltivare le v.: mostrare tutto il bene che c’è in Congregazione, ecc. 278-281, ma Gesù dice anche: Se uno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso…, ossia osservi la povertà, la castità, l’obbedienza, la vita comune, con un amore che si dilata fino all’apostolato 301
- cercare le v., ma con spirito soprannaturale 282- 283, secondo il concetto giusto della vita religiosa 283; scegliere moltissimo, più che al numero guardare alla qualità, non mostrare solo l’esterno; poi si completerà con una buona formazione, sottolineando la bellezza della consacrazione a Dio, e… per la salvezza delle anime 302
Volontà
- la v. di Dio 101-102, per la religiosa è espressa nelle Costituzioni 89-90; 103-106
- chi compie fedelmente, in sincerità la v. di Dio è grande 113
Voto
- il v. religioso è un mezzo per crescere particolarmente nell’amore di Dio 175
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INDICE CRONOLOGICO

 

 

 

Titolo

Edizione originale

Presente volume

MEDITAZIONI VARIE

 

pag.

1.

Auguri per il nuovo anno, Roma 1 gen.

Trasc.

31

2.

La Santa Messa, Roma 26 gen.

Trasc.

36

3.

Santificare la mente, il cuore, la lingua,
Albano 1 feb.

 

Trasc.

 

43

4.

Vigilia di San Giuseppe, Roma 18 mar.

St

48

5.

San Giuseppe, Roma 19 mar.

Trasc.

51

6.

Maria la grande madre, Albano 9 mag.

Trasc.

58

7.

Le Costituzioni via unica alla santità, Albano 14 mag.

 

Trasc.

 

62

8.

La novena allo Spirito Santo con Maria, Albano 30 mag.

 

Trasc.

 

67

9.

Vivere con Maria, Roma 31 mag.

Trasc.

72

10.

In occasione della vestizione religiosa, Roma 29 giu.

 

Trasc.

 

78

11.

In occasione della professione religiosa, Roma 30 giu.

 

Trasc.

 

82

12.

La vita è un viaggio verso il paradiso, Albano [13] ago.

 

Trasc.

 

88

13.

Create, amate e destinate al paradiso (ritiro)
I. Siamo usciti dalle mani creatrici di Dio Roma 14 ago.

 

Trasc.

 

93

 

II. In questa vita abbiamo una missione da compiere, Roma 15 ago.

 

Trasc.

 

100

 

III. Renderemo conto della nostra vita, Roma 15 ago.

 

Trasc.

 

108

14.

Decennio della Casa di cura “Regina Apostolorum”, Albano 20 ago.

 

Trasc.

 

117

15.

Lettura e diffusione della Bibbia, Roma 24 ago.

 

Trasc.

 

123

16.

I frutti della lettura della Bibbia, Roma 25 ago.

 

Trasc.

 

131

17.

Metodo per la lettura della Bibbia, Roma 1 sett.

 

Trasc.

 

138

 

~
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18.

Apostolato e diffusione della Bibbia,

 

 

 

Roma 12 sett.

Trasc.

144

19.

L’umiltà, [Roma 15 sett.] 1960

St

151

20.

Santa Tecla-Umiltà e perseveranza,

 

 

 

Roma 23 sett.

Trasc.

154

21.

Descrizione dei caratteri,

 

 

 

Albano 27 sett.

Trasc.

160

22.

Preparazione al mese di ottobre,

 

 

 

Roma 28 sett.

Trasc.

166

23.

Qualità della preghiera, Roma 17 ott.

Trasc.

173

24.

Distrazioni nella preghiera, Roma 20 ott.

Trasc.

178

25.

Aridità nella preghiera, Roma 25 ott.

Trasc.

185

26.

Il Canonico Chiesa, Roma 10 nov.

Trasc.

191

27.

La preghiera vitale, Roma 16 nov.

Trasc.

198

28.

La preghiera di trasformazione, Roma 23 nov.

Trasc.

204

29.

Unione con la Santissima Trinità,

 

 

 

Albano 25 nov.

Trasc.

210

30.

Ringraziamento, riparazione, preghiera,

 

 

 

Roma 14 dic.

Trasc.

215

31.

Prepararsi al Natale e al nuovo anno,

 

 

 

Albano 15 dic.

Trasc.

221

32.

Trasformare la vita in preghiera,

 

 

 

Roma 21 dic.

Trasc.

224

33.

Vigilia del Santo Natale, Albano 24 dic.

Trasc.

230

34.

Il colore natalizio della nostra vita,

 

 

 

Roma 28 dic.

Trasc.

234

     

     

  CONVEGNO CATECHISTICO ED ESERCIZI  

     

  Convegno Catechistico Paolino, Ariccia 8-10 gennaio 1960  

I. Come seguire Gesù Maestro, Ariccia 8 gen. Trasc.

243

II. Seguire Maria discepola e maestra,
Ariccia 9 gen.

Trasc.


251

III. Il nostro spirito e il nostro apostolato,
Ariccia 10 gen.
Trasc.

260

     

  Ariccia (RM), 24 gennaio 1960  

  L’apostolato e il lavoro di santificazione,
Ariccia 24 gen.

Trasc.


268

II. Volersi bene, Ariccia 24 gen. Trasc.

277

    ~
    Untitled Document

    Ariccia (RM), 4 e 8 febbraio 1960

     

     

    I.  Spirito di fede, Ariccia 4 feb.
    II.  Santificazione della mente, del cuore
    e della lingua, Ariccia 8 feb.

    Trasc.

    Trasc.

    285

    294

     

    Ariccia (RM), 26 febbraio 1960
    I.  Fiducia nel Signore, Ariccia 26 feb.

     

    Trasc.

     

    303

    II.  La propaganda, Ariccia 26 feb.

    Trasc.

    311

     

    Ariccia (RM), 29, 31 maggio e 2 giugno 1960

     

     

    I.

    La nostra donazione completa,
    Ariccia 29 mag.

     

    Trasc.

     

    320

    II.

    La nostra spiritualità, Ariccia 29 mag.

    Trasc.

    331

    III.

    Maria Regina, Ariccia 31 mag.

    Trasc.

    341

    IV.

    La preghiera, Ariccia, 2 giu.

    Trasc.

    351

     

    Ariccia (RM), 11-13 giugno 1960

    I.

    Il lavoro spirituale per la preparazione
    al cielo, Ariccia 11 giu.

     

    Trasc.

     

    360

    II. III.

    Il nostro fine, Ariccia 12 giu. Confidenza con le Maestre, direzione spirituale, Ariccia 13 giu.

    Trasc.

    Trasc.

    369

    377

     

    Ariccia (RM), 18-19 giugno 1960

    I.

    Il lavoro spirituale, Ariccia 18 giu.

    Trasc.

    384

    II.

    Le prediche inutili, Ariccia 18 giu.

    Trasc.

    391

    III.

    L’apostolato, Ariccia 18 giu.

    Trasc.

    398

    IV.

    La meditazione, Ariccia 19 giu.

    Trasc.

    406

    ~