Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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18. APOSTOLATO E DIFFUSIONE DELLA BIBBIA1


Oggi, le lodi da preferirsi sono particolarmente quelle che riguardano il nome di Maria: nome potente, nome amabile, nome pieno di misericordia. La festa è stata istituita per un grande avvenimento storico, quando furono vinti i turchi, che volevano arrivare a Roma, passando attraverso l’Austria, e così cancellare il nome cristiano2. Quest’oggi è anche una data che fa ricordare come nell’obbedienza e per obbedienza si è iniziato il nostro apostolato specifico3. Allora con la benedizione e l’autorità di chi ci guida, tutto è stato compiuto secondo il volere di Dio e con le grazie, l’assistenza continua del Signore.
Nei giorni scorsi abbiamo già veduto qualche cosa del modo di leggere la Bibbia, particolarmente di metterci davanti al Libro sacro come andiamo a metterci alla balaustra, affinché il Signore voglia comunicare la sapienza divina alle nostre anime, la sapienza dei santi, che salva, la sapienza che è necessaria per tutti gli uomini. Ora pensiamo un po’ a far giungere agli altri i doni che abbiamo ricevuto. Quello che abbiamo ricevuto in dono venga dato, venga partecipato alle anime. Il dono grande che ci ha fatto il Signore è questo: la Bibbia. In particolare alla Famiglia Paolina, la diffusione della Bibbia e del pensiero contenuto nella Bibbia. Abbiamo concluso che occorre venerarla, tenerla in grande onore, leggerla, diffonderla, viverla. Fra i mezzi ci sono questi: le settimane bibliche, i tridui biblici, le giornate bibliche4. Da molti anni si è preparato il programma per queste giornate, tridui e settimane. Le cose
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da dire sono sempre le medesime, però possono essere maggiormente sviluppate.
Tuttavia la divulgazione del pensiero biblico non sta tutto lì. Occorre trovare i mezzi per far conoscere la Bibbia nelle parti che possono essere comprese e più facilmente accettate dai bambini: ci vuole la Bibbia del bambino. Se per i bambini ci vogliono molte figure, per persone già un po’ più elevate allora si avrà un’illustrazione, una presentazione un po’ più elevata, per esempio riproducendo i quadri biblici che ci sono stati tramandati da autori nelle pitture, nelle sculture e nell’ornamentazione delle chiese.
Quando la storia della costruzione delle chiese è arrivata a un certo punto, si è pensato alla Chiesa-libro come c’è nell’introduzione a uno dei volumi. Veramente è stato fatto un errore in uno dei volumi: Le chiese di ogni tempo5. Si poteva aggiungere: Le chiese di ogni luogo. L’errore è: invece di Chiesa-libro si è stampato Chiesa libera, invece di libro. E questo perché ciascuno corregga da sé l’errore che hanno fatto i tipografi.
Poi, per le varie classi di persone. Vi sono persone che hanno fatto studi particolari: i sacerdoti, i chierici, le suore. In Italia le suore sono circa centocinquantacinquemila, e sono tante anche in altre nazioni. Hanno bisogno di una conoscenza della Bibbia, della Parola di Dio, proprio perché nel libro della Teologia della perfezione [cristiana] sta scritto ciò che sempre abbiamo meditato, e cioè: la Bibbia è la prima lettura spirituale, e in modo particolare il Vangelo è il primo libro di ascetica6. La Bibbia contiene i sentimenti, le espressioni, le cose che dobbiamo dire e domandare al Signore. C’è bisogno di illuminare la mente di tante persone che si dicono pie, comprese le anime che sono consacrate a Dio e che cercano la via migliore. Ora la via migliore è quella di Dio, quella che ha insegnato Dio. Andare a cercare l’acqua stagnante o l’acqua in qualche rigagnolo più o meno pulito, indica che si ha sete di Dio, ma è
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utile, necessario che in primo luogo si vada alla fonte. Sarebbe una grande carità, questa: carità di verità, carità di apostolato.
Le settimane, i tridui e le giornate bibliche che avete fatto sono numerose e con risultato buono, e da ogni parte sono arrivate le approvazioni, le lodi dal clero, specialmente dai parroci e dai vescovi e dai fedeli. Queste iniziative che cosa devono contenere? In primo luogo si deve orientare l’uomo nella considerazione di ciò che si ha da tenere presente per la vita, per la salvezza eterna, e cioè: veniamo da Dio e come dobbiamo andare a Dio, la via da tenere per arrivare a Dio. Quindi onorare Dio verità, onorare lo Spirito Santo che ha parlato per mezzo dei profeti e delle Scritture, per mezzo della Chiesa, affinché siano eliminati gli errori che dominano in molta parte delle popolazioni. Specialmente in questo tempo di tecnica e materialismo, si vuole rendere tutta la vita materiale, da quel che si vede, si sente, si legge e si fa.
Allora fare atto di fede nella rivelazione, perché Dio è verità infallibile; fare atto di fede nell’insegnamento della Chiesa, e persuadere le popolazioni che è la Chiesa che deve guidarci per la via della salvezza e tenerci nelle verità che riguardano la nostra anima. I mezzi che dobbiamo usare per crescere nella vita spirituale e soprannaturale, nella vita della grazia, vengono dalla Chiesa. Orientare gli uomini. Nella colluvie di cose che si sentono, si vedono, si leggono, ecc., tutto il giorno, si crea un disorientamento. Allora la necessità che gli uomini vengano alla Parola di Dio, comincino dal catechismo, che deve mostrarsi fondato sulla rivelazione, non può essere distaccato, ma deve derivare. Il catechismo è come un riassunto della rivelazione, quindi delle verità che sono diffuse, sparse e proposte in gran parte storicamente nella Bibbia. Dal catechismo fino allo sviluppo, fino alle specializzazioni nelle parti della teologia.
Questo è il primo scopo: Far sentire Dio, che si rivolge all’umanità. Egli è la stessa verità, che gli uomini devono accettare: Chi ha fede si salva e chi non ha fede si perde. La fede, quale ci è proposta nella rivelazione, risulta dalle Scritture, dalla Tradizione, e ci è esposta e proposta dalla Chiesa.
Secondo: Orientare non solo le menti, ma orientare anche le volontà, perché la vita è una prova e si deve superare la prova
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di fedeltà a Dio. Nella Scrittura abbiamo non solo i comandamenti, ma nei libri didattici ci sono tutte le applicazioni della volontà di Dio nei vari casi della vita. Abbiamo poi gli esempi delle sante virtù, esempi che si traggono dai libri dell’Antico Testamento, dai libri del Nuovo Testamento, e le applicazioni alla vita quotidiana, individuale, familiare, sociale, anche alla vita politica e alla vita internazionale.
La vita religiosa poi si deve studiare specialmente nella Bibbia, nel Vangelo in modo particolarissimo, poiché nel Vangelo abbiamo il perfezionamento di quello che il Signore aveva stabilito nell’Antica Legge, e la vita religiosa è proprio per la perfezione: «Si vis perfectus esse7. Quindi particolarmente è proprio della religiosa leggere il Nuovo Testamento, i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere di S. Paolo, le Lettere cattoliche, l’Apocalisse. Allora la pratica della vita sarà più semplice, più facile e la spiritualità viene semplificata, non vi è un groviglio di pensieri che sono presi da uno, da un altro senza sapere il fondamento e la ragione. Vita spirituale a volte disorganizzata! Ci vuole proprio il Libro divino, il Maestro che ci esponga quello che egli ha detto per il perfezionamento e che noi accettiamo: «Avete sentito che fu detto agli antichi ha ripetuto alcune volte nel discorso della montagna ma ora io vi dico…8. Vivere il perfezionamento che ha portato Gesù Cristo. Quindi in modo particolarissimo le anime consacrate devono avere la devozione, il culto della Bibbia! E se si facesse una missione per questo, avreste ben meritato nella Chiesa!
Talvolta c’è disorientamento, perché il giansenismo ha lasciato le sue tracce allontanando da Gesù-ostia e da Gesù-verità e santità: disorientamento spirituale. Esce una colluvie di libri di spiritualità, ma c’è il Libro, cioè c’è quello che deve essere la fonte degli altri libri, quello che viene da Dio stesso. Ma chi può avere un direttore spirituale, un maestro di spiritualità migliore di Gesù Cristo e dello Spirito Santo qui locutus
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est [per prophetas]9? Allora questo è il secondo punto che riguarda la vita pratica.
Il terzo punto: Far sentire a tutte le categorie di uomini quali sono i mezzi per avere la vita soprannaturale, poiché tutta l’istruzione non salva, e non salva neppure la vita buona naturalmente, la vita della legge naturale non basta, ci vuole la grazia. Essa si riceve attraverso la Chiesa nei suoi sacramenti, attraverso le pratiche di pietà e l’esercizio della virtù quotidiana.
Allora bisogna concludere con una condanna di ciò che è contrario alla verità, alla Chiesa, alla Bibbia. Infine la condanna di tutti gli errori. Quindi, con un grande atto di fede nel Credo, nelle verità del Credo, nelle verità dell’atto di fede e in tutto l’insegnamento della Chiesa. Essere figli della Chiesa, devotissimi della parola del Papa, particolarmente quando viene manifestata ex cathedra10. Protestare di voler vivere in conformità a questa dottrina; protestare di voler accogliere i mezzi di grazia e quindi frequentare la Confessione, la Comunione, andare alla Messa tutte le domeniche e, per tutti i fedeli, avere lo spirito parrocchiale. Vi è poi un cumulo di conseguenze pratiche che si possono portare a conclusione della giornata o del triduo o della settimana biblica, particolarmente accompagnata da belle funzioni in chiesa, dall’esposizione del Vangelo, dall’esposizione del SS.mo Sacramento con ore di adorazione.
Gli studi sono tanti, ma quelli che vanno alla vita non sono tanti. Studi teorici e studi necessari, perché vi è la parte scientifica e vi è la parte pratica11. La parte scientifica è necessaria, la parte pratica è necessaria per la totalità, anche per quelli che si dedicano alla parte scientifica. Bisogna che anche questi arrivino a quella parte della vita. Questo significa dare la Bibbia in senso pastorale, quello cioè che contribuisce alla salvezza delle anime.
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Su questo punto vorrei che in questo mese ci fossero delle preghiere speciali, perché si realizzi sempre più ampiamente quello che già tanto lodevolmente avete fatto, e si estenda alle varie categorie con la parola, con le illustrazioni, magari con fumetti sacri, con la pittura quindi, con tutto quel complesso che c’è: la pellicola, il disco, la radio, le trasmissioni di televisione, ecc. Ciascuno, si capisce, deve prendere i mezzi che ci sono nella nazione. Ora, in una nazione vi è un mezzo più diffuso di un altro; in un’altra è più diffuso un altro mezzo. Come portare la Parola di Dio? Le postine di Dio!12 Come farla arrivare? In questo occorre una specializzazione che sovrasti ogni altra propaganda, poiché non bisogna sempre ricorrere a mezzi estranei, ma dobbiamo adoperare i mezzi che il Signore ci ha dato e che sono propri della vocazione in cui vi sono le grazie e le benedizioni di Dio.
In questo mese quindi abbiamo quattro feste della Madonna: la Natività che è già passata, oggi il nome di Maria, l’Addolorata a metà mese, la festa della Madonna della mercede verso la fine. Pregare Maria! «Verbum caro factum est»13 in Maria! S. Epifanio dice: Beata te, o Maria, che hai dato a leggere il libro eterno, il Verbum Dei, il Figliuolo di Dio che è la sapienza del Padre14. Che bella cosa elevarsi, non perdersi in quisquilie quotidiane, in parole inutili, in discorsi vuoti, in pensieri vani! La bella missione, il magnifico apostolato che avete! Ecco, ringraziare il Signore e pregare il Signore che ci illumini sempre di più nell’uso dei mezzi e ci dia la forza e la grazia di adoperarli. Come saremo contenti in punto di morte di averli adoperati! Poiché in punto di morte le altre cose cadono tutte, non si vanno a cercare, si cerca solo se si è compiuta la volontà di Dio, se si è fatto quello che il Signore ci ha mandato a fare su questa terra secondo la vocazione che ci ha dato.
Elevarsi! Spiritualizzarsi! Non tanta fiducia nei mezzi umani, ma nella grazia del Signore, la quale illumina, fortifica,
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consola, conforta, cresce sempre in coloro che compiono il volere di Dio e rispondono alla propria vocazione.
Per concludere, facciamoci un po’ queste domande: Abbiamo impegno nel conoscere e adoperare i mezzi per la diffusione del pensiero, dell’insegnamento divino? Approfondiamo? Certe esposizioni e mostre sono state veramente belle. È segno che la luce di Dio è penetrata in voi, e particolarmente in tante anime. Secondo: Che generosità abbiamo nell’adoperare, nell’usare questi mezzi divini, in quanto sono ispirati da Dio e sono conformi alla Chiesa? La Madonna porta il Verbo Divino, il Libro Divino, a leggere al mondo15. Fate come la Madonna! Questa espressione si è messa nell’intestazione del San Paolo16, perché si veda sempre. E terzo: Si accompagni con la preghiera da parte di tutte, specialmente quelle che non vanno ancora fuori, perché sono aspiranti, perché hanno da studiare, …, chi lavora, chi opera, e sempre più numerose le operatrici della divulgazione. Rispondiamo a queste domande riflettendo, e poi rispondiamo alle ispirazioni di Dio con i propositi. Una bell’Ave Maria, che si compia ciò che ha fatto Maria, si compia da ognuna di voi.

Ave o Maria...
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1 Meditazione tenuta a Roma il 12 settembre 1960. Trascrizione da nastro: A6/ an 85b = ac 144a.

2 Accenno alla Messa del santissimo nome di Maria, istituita a ricordo della vittoria sui turchi, riportata a Vienna il 12 settembre 1683 dall’armata cattolica, guidata dal re di Polonia, Giovanni Sobieski (1624-1696).

3 Il 12 settembre 1913 mons. Francesco Re, vescovo di Alba, affida a Don Alberione il settimanale diocesano Gazzetta d’Alba. Cf AD 30 e Giuseppe Barbero, o.c., pp. 209-210.

4 Cf med. 15, nota 17.

5 Cf Vanna Chirone, Chiese di tutti i tempi, Edizioni Paoline, Roma 1960, 3 volumi.

6 Cf Antonio Royo Marin, o.c., n. 512, p. 971.

7 Cf Mt 19,21: «Se vuoi essere perfetto».

8 Locuzione ricorrente nel frasario di Gesù per significare il compimento della legge.

9 Che ha parlato per mezzo dei profeti. Cf Credo Niceno-Costantinopolitano.

10 “Il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi”. Cf Pastor Aeternus, Costituzione dogmatica sulla fede cattolica promulgata da Pio IX il 18 luglio 1870.

11 Per la preparazione pastorale paolina, cf FSP59, med. 26.

12 Espressione ricorrente nel frasario del Fondatore. Cf FSP58, pp. 313, 318, 321, 350.

13 Cf Gv 1,14: «Il Verbo si fece carne».

14 Espressione di S. Epifanio (?-403) vescovo di Cipro, che fu introdotta nel primo punto della Coroncina alla Regina degli Apostoli. Cf LP, Ed. 2011, p. 144.

15 Richiama l’ufficio di Maria Regina degli Apostoli che offre al mondo Gesù che tiene nella mano il rotolo del libro. Concetto espressivo dell’apostolato paolino, rappresentato nel quadro della Regina degli Apostoli dipinto da Giovanni Battista Conti nel 1935, conservato nella sacrestia del Tempio San Paolo di Alba. Cf CVV 49.

16 Dal novembre 1950, l’espressione di S. Epifanio ricorre sotto la testata del bollettino San Paolo.