CONVEGNO CATECHISTICO PAOLINO ED ESERCIZI SPIRITUALI
In questo primo, importante Convegno sulla catechesi, il Fondatore apre ogni giornata con la meditazione sui seguenti temi: Come seguire Gesù Maestro; Seguire Maria discepola e maestra; Il nostro spirito e il nostro apostolato. E ribadisce alcuni punti fermi: la priorità della missione catechistica per le Figlie di San Paolo; la centralità di Gesù Cristo nell’annuncio catechistico; la completezza del metodo Via Verità e Vita, che permette di raggiungere l’uomo nella totalità della sua persona: mente, volontà e cuore. Il metodo, consiste infatti nel portare tutto l’uomo a Dio... È necessario che l’uomo viva Gesù Cristo nella sua mente, nella sua vita, nei suoi esempi... In sostanza dobbiamo portare tutto l’uomo a Dio e assorbire in noi la vita di Cristo in quanto è Via, Verità e Vita... il cristiano vero è un altro Cristo (CCP, 8 gennaio 1960). Nella vita paolina dobbiamo soltanto realizzare, e non è poco, è tutto, la vita di Gesù Cristo in quanto ci è possibile, cioè nel modo più perfetto che possiamo. Non abbiamo delle particolarità, dobbiamo soltanto far vivere Gesù Cristo [in noi], e prima vivere Gesù Cristo com’è: Via, Verità e Vita (ibidem).
Maria è la Maestra che ci conduce al Maestro, è il nostro modello nel vivere di ogni parola del Figlio per seguirlo e annunciarlo (CCP, 9 gennaio 1960). Modello di questo stile semplice e audace, è pure la Prima Maestra Tecla. Il Fondatore la definisce la più profonda nel conoscere Gesù e orienta le Figlie di San Paolo a imitarla: La sua pietà, specialmente eucaristica, è come noi dobbiamo viverla e offrirla (ibid.).
La modalità della redazione catechistica paolina, è sintetizzata nel pensiero del Calendario Paolino del 10 gennaio 1960 e ripresa nell’ultima meditazione, dettata al CCP: Il mondo sarà salvo solo se accoglierà Gesù com’è: la sua dottrina, la sua morale, la sua liturgia. Un Vangelo pieno di catechismo e liturgia; un catechismo pieno di Vangelo e liturgia; una liturgia piena di Vangelo e catechismo (CCP, 10 gennaio 1960). La formazione, lo studio e la redazione trovano nel cristocentrismo alberioniano,
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un importante punto di riferimento e di ripresa per la vita delle singole persone e dell’intero Istituto.
La predicazione del Fondatore, durante gli Esercizi spirituali, verte soprattutto sulla integrazione tra vita spirituale e vita apostolica. Non sono due realtà, ma un’unica missione alla quale tutte le FSP sono chiamate: Non si fanno due lavori: adesso la preghiera, adesso l’apostolato. È sempre amore di Dio che si esprime in questi termini: volere la gloria di Dio …Per dare gloria a Dio, bisogna operare, portargli anime che lo glorificano …santità e apostolato: Gloria a Dio e pace agli uomini (ES, 24 gennaio 1960, I). L’obiettivo allora è chiaro: Santificarsi per essere efficaci nell’apostolato... retta intenzione per Dio, per le anime (ibid.). Il ruolo della mente è fondamentale: Quando la mente è occupata in una cosa, non si occupa d’altro, e questo è il modo per edificare …voler progredire nell’apostolato... l’apostolato aiuta per la santificazione (ES, 4 febbraio 1960). Anche le parole di Papa Giovanni XXIII indirizzate alle religiose, rafforzano e sostengono questa tesi (ES, 8 febbraio 1960).
In questo clima, il Fondatore offre spontaneamente delle norme pratiche per attualizzare l’apostolato ai tempi. Alle propagandiste raccomanda una vita spirituale particolarmente profonda e la conoscenza, altrettanto profonda, dei libri che diffondono. Le propagandiste hanno la parte migliore… dare ciò che ha dato Gesù, che ha insegnato lui: Gesù Cristo Via, Verità e Vita (ES, 26 febbraio 1960, II).
La santità apostolica esercitata in comunità è un altro punto sottolineato più volte nei corsi di Esercizi: Amare le sorelle, perché sono immagine di Dio (ES, 24 gennaio 1960, II) e insieme operare per formare le aspiranti e ricercare le vocazioni dando una completa immagine dell’Istituto. Alle superiore, radunate per gli Esercizi nei giorni 31 maggio – 2 giugno 1960, Don Alberione propone un itinerario esigente, tutto volto alla loro formazione e a quella delle sorelle.
Negli interventi in occasione degli Esercizi alle novizie e alle candidate alla professione perpetua (ES, 11 13 giugno e 18 19 giugno), ritorna con particolare chiarezza sui punti essenziali della vita religiosa paolina: vita interiore e apostolato. E sottolinea che ogni momento della vita è preparazione al cielo.
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