«Vi saranno dei prodigi nel sole, nella luna e nelle stelle, sulla terra vi sarà sgomento di popoli smarriti per il rimbombo del mare, sconvolto dai flutti. Gli uomini tramortiranno dallo spavento e dal presentimento delle cose imminenti alla terra, poiché le forze dei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi dal cielo con grande potenza e maestà. Quando cominceranno ad accadere queste cose, sollevate l’animo e alzate il vostro capo, perché è vicina la vostra liberazione - quando accadranno queste cose, vicina la liberazione dal peccato, dal male, dalle pene della vita, dagli errori per essere liberi eternamente -. E disse loro una similitudine - per far capire quando avverran queste cose, quando verrà la fine -. Osservate il fico e tutte le altre piante: quando germogliano - cioè mettono le gemme -, conoscete che l’estate è vicina: così anche voi quando vedrete accadere quelle cose sappiate che il regno di Dio è vicino - il regno eterno; poi ricorda ciò che sarà di Gerusalemme -. In verità vi dico che non passerà questa generazione prima che tutto ciò sia avvenuto - e cioè quello che aveva preveduto prima nell’altra parte del suo discorso, la distruzione di Gerusalemme.
E Gesù fissa la sua dottrina, il suo pensiero… e che questo è quel che vale -. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»2.
«Riflettiamo che è già l’ora di svegliarsi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando siamo diventati credenti. La notte è passata e il giorno si avvicina. Lasciamo le opere cattive e seguiamo le opere virtuose […]. Ma rivestitevi della virtù del Signore Gesù Cristo»5.
1 Nastro originale 113/61 (Nastro archivio 103c. Cassetta 103bis, lato 1. File audio AP 103c). Titolo Cassetta: “La venuta di Gesù”.
2 Vangelo: Lc 21,25-33.
3 Missale Romanum, Dominica Prima Adventus, Introitus: «Ad te levavi animam meam: Deus meus, in te confido, non erubescam: neque irrideant me inimici mei: etenim universi, qui te exspectant, non confundentur», «A te ho innalzato l’anima mia: Dio mio in te confido: che io non rimanga deluso, né i miei nemici abbiano a deridermi; poiché quelli che sperano in te non saranno confusi».
4 ID., Oratio: «Excita, quaesumus, Domine, potentiam tuam, et veni: ut ab imminentibus peccatorum nostrorum periculis, te mereamur protegente eripi, te liberanti salvari…», «Desta, Signore, te ne preghiamo, la tua potenza, e vieni: affinché, dai pericoli che ci sovrastano per i nostri peccati, meritiamo di essere liberati per la tua protezione e salvati per il tuo soccorso…».
5 Epistola: Rm 13,11-14. Il PM legge la parte iniziale e finale del brano.
6 ID., Alleluja: «Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam: et salutare tuum da nobis», «Mostraci, Signore, la tua misericordia: e donaci la tua salvezza». Il Messale Romano Quotidiano delle Edizioni Paoline traduce: «…e donaci il tuo Salvatore».
7 ID., Postcommunio: «Suscipiamus, Domine, misericordiam tuam in medio templi tui: ut reparationis nostrae ventura solemnia congruis honoribus praecedamus…».
8 Dal Credo (Simbolo degli Apostoli).