Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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42. FAR BENE MEDITAZIONE, ESAME, VISITA…
Come onorare Gesù Maestro
Esercizi Spirituali, 6° giorno, IV Istruzione, Castel Gandolfo, 11 agosto 19611

La bella lode che avete cantato… così consecrarsi a Maria; e domani mattina la consecrazione può farsi da tutte specialmente con la preghiera Ricevimi, o Madre2. E nello stesso tempo, chi ha già i voti, rinnovarli nelle mani di Maria, per mezzo di Maria, chiedendo a Maria la grazia di osservarli con perfezione. Terzo: offrire i propositi a Maria, perché li presenti a Gesù. Ai buoni cristiani alla fine degli Esercizi, diciamo: Rinnoviamo i voti battesimali; così rinnovare i voti battesimali: e quando poi si vive bene la vita cristiana, quella è la strada per arrivare alla vita religiosa, quando è volontà di Dio.
Che cosa lasciare di ricordo per questo corso di Esercizi? Il ricordo sarebbe questo: fare bene la meditazione, l’esame di coscienza e la Visita, ecco3, l’esame di coscienza, la Visita e la meditazione. Si può dire così: Non ci sono altre pratiche, e ancor più utili?. Quando si fanno bene queste tre pratiche ogni giorno, l’esame di coscienza, la meditazione e la Visita, si è sicuri che dopo sia ascoltata bene la Messa, si fa bene la Comunione, si entra nell’intimità con Gesù… Quelle tre pratiche sono proprio il principio di una vita di unione con Gesù, principio di quel punto di arrivo: trasformazione della vita in Gesù Cristo… che lì poi è la santità; certo, anche lì vi è grado
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e grado, cioè può essere più intensa la vita in Cristo. Altro ad esempio fu la vita di santa Chiara di cui facciamo festa domani, altra la vita in Cristo di santa Teresa del Bambino Gesù, altra la vita in Cristo di santa Gemma Galgani, e così di santa Teresa la Grande e di molte sante, per esempio la Cabrini4.
Oh! Quindi i ricordi sarebbero quelli: l’esame di coscienza, la meditazione e la Visita.
Oh, per questo ricordiamo anche Gesù Maestro, perché tre sono le divozioni principali e cioè la divozione a Gesù Maestro, la divozione a Maria Regina, la divozione a san Paolo. Nel corso dell’anno si fa bene a leggere il libro Regina Apostolorum5 e si fa bene a leggere a tavola la vita di san Paolo. Quanto alla vita di Gesù, vi sono due maniere di leggere la vita di Gesù: una è più perfetta, e cioè leggere i quattro Vangeli uno dopo l’altro; e la seconda è meno perfetta, ma a leggerla una volta nella vita fa molto bene, e cioè leggere una vita di Gesù dove i Vangeli sono intrecciati.
Perché intrecciati? Perché ogni apostolo faceva come una predica con il suo Vangelo, rappresentava una parte della vita di Gesù. Un altro evangelista, un altro apostolo, rappresentava un’altra parte della vita di Gesù.
Supponiamo la diversità fra san Marco e san Luca. San Marco scriveva per i pagani di Roma; lui era compagno di predicazione di san Pietro, e dopo aver sentito molte volte san Pietro predicare, per consiglio di san Pietro ha scritto il suo Vangelo, cioè quanto ricordava delle prediche di san Pietro; e san Pietro, predicando ai pagani, doveva dimostrare che Gesù Cristo era Dio, l’unico Dio. E come l’aveva dimostrato? Specialmente con i miracoli: allora il Vangelo di san
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Marco è tutto pieno di miracoli… San Luca, invece, voleva dimostrare che Gesù ama tanto, è pieno di misericordia e vuol salvare tutti gli uomini… la salvezza universale; quindi egli è quel che ci scrisse di più di Maria, l’infanzia di Gesù anzi, l’Annunciazione a Maria, e fino al ritrovamento di Gesù nel tempio: egli racconta le cose principali della infanzia di Gesù. E poi è l’apostolo, san Paolo, che predicava più di tutto la misericordia, e san Luca, scrivendo il Vangelo, scriveva ciò che sentiva predicare da san Paolo6. Perciò, dov’è che si legge più descritta bene la misericordia di Gesù? Da san Luca: le parabole, la pecorella smarrita [cf Lc 15,1-7], il figliol prodigo che ritorna [cf Lc 15,11-32]… e poi che Pietro riceve il perdono [cf Lc 22,31-34.54-62]… poi come [Gesù] accoglieva i peccatori [cf Lc 15,1; 7,36-50], eccetera… e poi un po’ tutte le parabole della misericordia… La donna aveva perduto una moneta preziosa: e cerca di qua, di là, non la trovava; e allora accende la lucerna, smuove i mobili della casa e finalmente la ritrova, la moneta era scivolata sotto un mobile, ecco… Si fa più festa allora per un peccatore che si converte, che ritorna a Dio, che non per cento che sono sempre stati giusti: come quella donna, trovata la moneta, tutta era piena di gioia e andava a [rac]contare la sua fortuna alle amiche [cf Lc 15,8-10]… Così.
Ecco, allora noi dobbiamo pensare che ogni Vangelo ha una cosa da dimostrare, ogni evangelista. Come se uno fa una predica: racconta tutto quello che riguarda quella predica; e se ne fa un’altra, se uno parla della Madonna che è potente, dimostra la sua potenza… e un altro vuol dimostrare la sua bontà… E così sono narrate le cose che riguardano il tema, la tesi anzi, che l’evangelista si pone. Allora, i quattro Vangeli fusi in uno ci danno la vita completa di Gesù… ognuno dà una parte; e tuttavia, dopo anche aver detto tutto quello che hanno voluto dire i quattro evangelisti - Matteo, Marco, Luca e Giovanni -, tuttavia innumerevoli cose non sono dette da nessuno, tanto che Giovanni, che scrisse l’ultimo Vangelo, alla fine dice: Se dovessi narrare tutto quello
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che ha fatto Gesù, non basterebbe la terra, sarebbe coperta di libri, tante son le cose fatte [cf Gv 21,25]… È una maniera di esprimersi: le cose fatte da Gesù sono innumerevoli, non si possono tutte narrare.
Allora la lettura del Vangelo… [leggere] una volta il Vangelo fuso va bene: per esempio la narrazione della passione, la narrazione della risurrezione e delle apparizioni di Gesù dopo la morte… e vi sono dei libri che hanno il Vangelo fuso, si chiama Vangelo concordato… Vangelo concordato. Quindi si possono leggere i Vangeli separatamente e questa è lettura più perfetta ancora; il Vangelo concordato una volta tanto per capire un po’ meglio il seguito della vita di Gesù: come comincia ad essere annunziato, la nascita del Battista, poi avanti, sino al giorno in cui Gesù benedice gli apostoli e si alza da terra e la nube lo involse e salì alla destra del Padre, sì.
Oh! Adesso per onorare il Divin Maestro, cosa bisogna dunque fare?
Conoscere il Maestro, leggere il Vangelo, ogni libro ne parla7 del Maestro, di Gesù.
Poi amare il Maestro, amarlo come la Madonna; attenzioni8 della Madonna a Gesù Bambino, la divozione di Maria quando accompagnava Gesù al sepolcro, anzi prima, quando, deposta la salma di Gesù dalla croce, ella asciugava il sudore, tergeva il sangue conservando poi queste memorie sacratissime del Figlio. Amare il Maestro come Maria…
Poi imitare Gesù, far conoscere Gesù, farlo amare: i catechismi, l’istruzione religiosa… e se continuate il corso di teologia […], la teologia della scuola è un grande vantaggio per avere una conoscenza maggiore di tutto l’insegnamento della Chiesa, [nel] complesso, sebbene si possano sempre fare dei progressi e specializzarsi in qualcheduna delle parti della teologia: altro sono i sacramenti, altro è invece il trattato della grazia o dell’Incarnazione, eccetera… Il catechismo ad
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un certo punto non si studia più precisamente alla lettera, ma le espressioni essenziali sì, bisogna conservarle alla lettera; si studia però il senso, si studiano le argomentazioni che sono date…
Poi, imitare Gesù. In questi giorni l’abbiamo meditato questo: come imitare Gesù. L’abbiamo considerato specialmente come egli ci ha insegnato: a cercare le vocazioni, a formare le vocazioni, a pregare per le vocazioni, a confermare le vocazioni, e a portarle all’attività, cioè [portare] al ministero coloro che son stati chiamati per mezzo di una vocazione. Allora imitare e zelare Gesù.
Ecco dunque i ricordi: avete fatto tanto bene gli Esercizi, la grazia è stata molto abbondante… domani mattina sarà una chiusa di preghiere e benedizione: preghiere ascoltando Messe, due Messe9, e voi farete quanto detto, e la benedizione del Signore cadrà sopra di voi e sopra i vostri propositi.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 105/61 (Nastro archivio 98b. Cassetta 98, lato 2. File audio AP 098b). Titolo Cassetta: “Propositi. Guardare a Gesù Maestro”.
2 Vedi p. 269, nota 7.
3 Breve interruzione del nastro.

4 Santa Chiara d’Assisi (1193 ca.-1253), iniziatrice dell’Ordine di Santa Chiara, detto delle Sorelle Clarisse, che si ricorda il 12 agosto; santa Teresa di Gesù Bambino, anche chiamata Teresa di Lisieux (1873-1897), monaca carmelitana; santa Gemma Galgani (1878-1903), giovane mistica lucchese; santa Teresa di Gesù (1515-1582), detta anche Teresa d’Avila o Teresa la Grande, fondatrice dell’Ordine Carmelitano delle Scalze e degli Scalzi; santa Francesca Saverio Cabrini (1850–1917), missionaria e fondatrice dell’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.
5 GIACOMO ALBERIONE, Maria Regina degli Apostoli, Asti 1948, pp. 337. [Albano 19542, pp. 341]; ora in Opera Omnia, Roma 1998, pp. 319

6 Il PM dice: ciò che sentiva da san Paolo a predicare.

7 Espressione incerta.
8 Parola incerta.

9 Solitamente, durante i giorni degli Esercizi Spirituali, venivano celebrate due Messe, come è anche evidente dalle firme dei sacerdoti nel Registro delle Messe celebrate nell’Istituto Regina Apostolorum per le vocazioni (1957-1966).