Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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IX
LA MEDITAZIONE

[56] Il Signore vi ha dato una grande grazia mettendo nella vostra Congregazione la divozione a Gesù Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo.
Vediamo ora come si onora Gesù Maestro nella meditazione. C'è bisogno di grazia per andare avanti in queste cose che sono volontà di Dio e vi fanno del bene, facendovi avanzare quotidianamente nella virtù.
Che cos'è la meditazione? Non è un'istruzione, ma è un rafforzare la volontà e il sentimento. È facile confondere la meditazione con l'istruzione. Questa è come la scuola, il catechismo: si fa per illuminare la mente. Le prediche comuni non sono meditazioni, bisognerebbe, perché fossero tali, fermarsi un pochino per meditarle e applicarle. In questi giorni c'è una grande [57] | tendenza a fare molte prediche, ma bisogna anche meditare, rafforzare la volontà. La meditazione non è per istruire; in essa l'anima deve fermarsi sulle cose che sa già, meditarle, applicarle e pregare per praticarle.
La meditazione deve eccitare l'amore, la devozione a quelle cose conosciute nel catechismo.
La meditazione è diretta alla volontà e al cuore, più che alla mente, deve eccitare in noi atti di fede, di amore, di desiderio, di umiltà. Finita la meditazione bisognerebbe trovarsi disposte a far la Comunione.
Quando si fa la meditazione da sole, alla sera bisogna già pensarvi e fare il proposito perché la meditazione non è una predica, un ragionamento filosofico. Il pensiero della sera dovrebbe già essere il proposito del mattino, e al mattino, qualunque sia la meditazione che si è fatta, deve portare al proposito. Bisogna andare al particolare; proporre, pregare per andare avanti. L'anima ha bisogno di una cura diligente, di un nutrimento adatto.
Occorre che si lavori molto, anche nella meditazione, sul difetto principale. Se per esempio si medita sul giudizio, come ci verrà seria volontà di detestare quel difetto che ci fa tanto cadere e ci merita un duro, rigoroso giudizio! Bisogna che in questi Esercizi facciamo buona raccolta di cognizioni, di propositi e
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durante l'anno vi ripensiamo e meditiamo facendo passare tutto quello che abbiamo udito, perché queste sono proprio [58] | le cose che fanno bene per noi, quelle a cui dobbiamo attenerci.
Voi dovete fare la meditazione in onore di Gesù Via, Verità e Vita. In primo luogo ricordare il proposito della sera, per fondarsi su qualcosa di concreto. Ricordare che la meditazione è preghiera mentale.
Nella prima parte si onora Gesù Via. Nella seconda si onora Gesù Verità. Nella terza si onora Gesù Vita.
Si finisce con la preghiera (rosario, coroncina a S. Paolo, all'angelo custode, alla Madonna, ecc., quello che si preferisce).
Così la meditazione resta fatta bene, e non è una semplice lettura spirituale. Servitevi del Diario spirituale; vi sentirete condotte all'amore della vera perfezione, quella intima, perché questo libro è veramente un libro d'oro, esso vi istruisce anche intorno a quelle cose che dovrete poi insegnare alle altre e che sono proprio quelle che salvano.
Per quattro mesi fate la meditazione sul Diario spirituale, poi se vi piace ricominciatelo. Quando si fa bene la meditazione non si può durarla col peccato, come con l'esame particolare non può stare la tiepidezza.
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