Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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27. LA SACRA SCRITTURA *

Fermiamo la nostra adorazione sui seguenti punti: 1) la sacra Scrittura e la teologia dogmatica; 2) la sacra Scrittura e le Beatitudini; 3) la sacra Scrittura è per noi protezione.

1. Che cos'è la teologia dogmatica? È la scienza dei dogmi ossia delle verità che dobbiamo credere, riguardanti l'eterno Padre, creatore del cielo e della terra; le verità che riguardano l'augustissimo mistero della santissima Trinità, l'incarnazione del Figlio di Dio, il mistero dell'Eucarestia, la redenzione, il giudizio finale, le verità che riguardano lo Spirito Santo, e il romano Pontefice, la Chiesa, la Comunione dei Santi, la dottrina della grazia, ecc. La teologia dogmatica è la scienza delle verità che riguardano Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Queste verità noi le apprendiamo dalla Chiesa, la quale a sua volta le apprende dalla sacra Scrittura e dalla Tradizione, dai santi Padri, ma anzitutto dalla sacra Scrittura, sia dal Vecchio che dal Nuovo Testamento e le espone nella teologia perché vengano insegnate a noi. Ne viene che dobbiamo essere riconoscenti a Dio, il quale non solo parlò agli uomini con tante rivelazioni per mezzo dei profeti e mandò il suo Figlio stesso ad insegnarci, ma volle ancora che la sua dottrina, nelle sue parti principali, fosse fissata nella Scrittura, fonte della teologia cattolica, e le parti secondarie ci venissero tramandate per tradizione.
Ne consegue quindi che insegnando il catechismo, gli esempi più adatti sono sempre quelli della sacra Scrittura. Come sono efficaci gli esempi scritturali della vita di nostro Signore, di Ester, Giuditta, Tobia, ecc., come sono consolanti per l'anima nostra questi esempi! Fra tutti però sono sempre da preferirsi quelli di Gesù.
La spiegazione del catechismo deve riportare gli esempi e le massime che si leggono nella Scrittura. Vi sono esempi moderni
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assai belli, di santi, di uomini vissuti anche vicino a noi, ma per essi possiamo sempre dire: Sì, ma è un uomo come me. Che forza invece quando si cita la parola stessa del Signore, anzi dello Spirito Santo che è il vero autore! S. Paolo dice che la Scrittura ci insegna la pazienza e ci dà consolazione.1
Spiegando il catechismo bisogna che prendiamo i paragoni della sacra Scrittura; volendo ad esempio spiegare come si cade in peccato, si può prendere l'esempio di David, di Salomone, di Adamo ed Eva, ecc., sono i paragoni scritturali più efficaci.
Vi è un bel modo di leggere le Scritture e farne il commento, mettendo come spiegazione le risposte del catechismo. Nella teologia dogmatica le prime prove sono della sacra Scrittura e nel catechismo le sentenze, i fatti e i paragoni sono anche scritturali. Ottimo modo di fare il catechismo è di leggere la Scrittura e di aggiungervi le verità del catechismo. Compreso questo, avremo fatto un gran passo e sarà il più bel commento alla sacra Scrittura, un commento autentico. Il più bel catechismo che si possa fare è quello scritturale.
Canterete ora il Veni Creator, perché lo Spirito Santo vi insegni a studiare il catechismo con commento scritturale, intendendo così come quelle verità che studiate sono ricavate dalla Scrittura.

2. La sacra Scrittura e le Beatitudini. Dobbiamo considerare ora come la sacra Scrittura ci insegna la strada delle Beatitudini. Voi cantate sovente le Beatitudini: «Beati i poveri in spirito... Beati i miti... Beati i mondi di cuore..., ecc.»2. Vedete come nella sacra Scrittura occupino, si può dire, una mezza paginetta; è tutto lì? Quando diciamo che la Bibbia ci insegna le Beatitudini, non parliamo [solo] di quella paginetta perché dappertutto troviamo quegli insegnamenti. Nella Bibbia si vede come i poveri che hanno il cuore staccato dalla terra vivono in santa tranquillità, come Gesù vuol bene ai poveri, come le più belle vocazioni vengono dai poveri e come Gesù si circondò di poveri e li protesse sempre. Tutte le Beatitudini sono commentate in mille modi, tutta la Scrittura è piena di esempi che confortano alla pratica di queste virtù.
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S. Andrea Avellino era sacerdote, ma accettò di fare l'avvocato nel foro ecclesiastico. Un giorno, nella foga di una difesa si lasciò sfuggire una bugia e uscito dalla sala, trovatosi solo, non poteva darsene pace. Tornato a casa aprì la Scrittura a caso e gli caddero sotto gli occhi le parole: «Le labbra menzognere uccidono l'anima»3. Capì come la sincerità apre la via ad intendere le Beatitudini e, abbandonato il foro, si ritirò in un seminario di chierici religiosi, si fece religioso e santo, tanto che giunse a fare il voto di progredire un po' ogni giorno nella virtù e raggiunse in breve la perfezione. Ecco i vantaggi che apporta la lettura della Scrittura; è inesauribile il senso di quelle sacre parole!
Ora cantiamo le Beatitudini e la lettura del Vangelo ci attiri alla pratica di quelle virtù. Dopo la Comunione diciamo a Gesù che ci metta quelle verità in fondo al cuore, che lo inclini alla pratica della virtù, onde dopo aver praticato in terra le Beatitudini, meritiamo di goderne la ricompensa larghissima in cielo.

3. Il santo Vangelo è protezione. Il Vangelo ci protegge dalle tentazioni della carne, il Vangelo ci guarda dai nemici: dal mondo, dal demonio. Il Vangelo è come Gesù in noi, cioè la presenza della parola del Maestro divino in noi. Il Vangelo non è solamente un'immagine del Crocifisso, una figura di Gesù, ma contiene qualche cosa del Signore e cioè la sua sapienza e la sua scienza. Esso dice al demonio: «Vade retro, Satana!»4.
Il Vangelo ci protegge contro le passioni che ci inclinano ai vizi capitali. Il nostro cuore è un nido di serpenti, che sono passioni vive in fondo al cuore. Quando il cuore ribolle, quando si sentono maggiormente le passioni, mettendo una pagina del Vangelo sul cuore, esso opera come un calmante, ed il cuore si rasserena e si sente sollevato. La vergine Cecilia portava sempre il Vangelo sul cuore e vinse ogni passione, esercitò un dominio straordinario su tutti: sul tiranno, sul marito, sul cognato, convertendoli alla fede. Nella preghiera il suo angelo custode le stava a fianco visibilmente e il Vangelo era il suo scudo e la sua protezione.
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Il Vangelo è protezione contro il mondo. Il mondo vi fa mille opposizioni, cominciando dalla famiglia fino ai più arrabbiati nemici di Gesù Cristo; e quale sarà la vostra difesa, quale la vostra forza? Voi non potete mostrare motivi straordinari, ma avete con voi lo scudo del Vangelo, contro cui nemmeno i protestanti possono nulla.
Le conseguenze sono queste: guardate che nelle famiglie ci sia la sacra Scrittura o almeno il Vangelo, esso è protezione, è ben più che un'immagine.
Guardate che ci sia il Vangelo nei vari reparti, nelle scuole e ciascuno di noi lo porti con sé sul cuore, almeno un foglio, almeno il principio del Vangelo [di Giovanni]; esso è protezione contro le lusinghe del mondo, contro le tentazioni della carne e del demonio.
Ora cantate volentieri O Via, Vita, Veritas per ringraziare il Signore d'aver fissato la sua parola nella sacra Scrittura, per nostro conforto, per nostra consolazione, per nostra difesa.
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* Ora di adorazione, alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 2 (22,5x35), tenuta ad Alba il 4.12.1932, dal “Primo Sig. Maestro”.

1 Cf Rm 15,3-4.

2 Cf Mt 5,3-12.

3 Cf Sal 11,3.

4 Cf Mt 4,10: «Vattene, satana».