IX.
L'APOSTOLATO DELLA STAMPA
[164] È detto nel santo Vangelo: «Jesus autem proficiebat sapientia, et aetate, et gratia apud Deum et homines»1. Gesù cresceva davanti a Dio, perché i suoi meriti aumentavano; davanti agli uomini, perché cresceva in età, in virtù e in spirito buono. Gesù è il Maestro, bisogna crescere sul suo esempio. Egli ci ha segnato la strada. Passano gli anni, si sviluppano le facoltà intellettuali e fisiche, il Signore ci dà sempre nuovi tempi, altri anni e l'Apostolato Stampa non è una cosa che debba restare sempre ferma, ad un certo punto, bisogna che cresca e che progredisca. Maria Regina degli Apostoli è la protettrice di questo apostolato nostro e noi mettiamo ai suoi piedi questa istruzione, affinché ella dia ogni benedizione ai chiamati ad esercitarlo ed ottenga loro l'abbondanza dello Spirito Santo.
[165] | Vedremo: 1 ) Cos'è l'Apostolato Stampa. 2) Necessità di esso. 3) Preparazione e modo di esercitarlo.
1. L'Apostolato Stampa è un mezzo per salvar le anime, per predicare le divine verità; è uno dei modi di spiegare le cose da credere, le cose da farsi e il culto da prestare al Signore. È il vostro ufficio o fine secondario; è il vostro dovere e compito di cui il Signore chiederà conto; esso costituisce il vostro lavoro quotidiano nella vita.
È una delle maniere di aiutare le anime a salvarsi. Vi può essere l'aiuto con la parola viva, col catechismo, colle missioni, o con la stampa, il foglio, il libro, l'immagine, la figura stampata sulla carta, sulla latta, sulla tela, sulla pergamena: ogni tempo ha i suoi modi. Ma la viva voce vola e la stampa è fissa. La viva voce arriva ai presenti, la stampa arriva ai lontani, agli uomini di tutti i tempi; l'una è transitoria, l'altra fissa.
È lo stesso modo di predicare le verità divine, ma altra è la suora che spiega il catechismo ad una classe, altra la suora che mette insieme i caratteri e, senza dire una parola, ne fa il libro, lo
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diffonde. Sono le stesse verità, è lo stesso il fine; sono uguali le intenzioni delle persone, delle anime che hanno cuore d'apostolo, che si consacrano al Signore per aiutare il prossimo a salvarsi, ma è più ampio e duraturo il bene che si può operare con la parola scritta, stampata.
[166] | Cosa devono scrivere, diffondere e stampare le Figlie di San Paolo? Devono essere prima figlie del loro padre e cioè amare il Signore come il loro padre, amare le anime, predicare ciò che ha predicato S. Paolo. Egli è come Gesù Maestro e dice: «Imitate me, come io ho imitato Gesù Cristo»2. Gesù Maestro ha insegnato a salvarsi ed anche S. Paolo ha insegnato a salvarsi: tutto lì. Non nozioni di scienze profane, di arte. S. Paolo sapeva fare le stuoie e le faceva per guadagnarsi il pane, ma egli parlava sempre di Dio e delle verità da credersi, di cose spirituali.
[2.] Il nostro apostolato deve esporre le verità da credersi: un Dio solo, il Figlio di Dio crocifisso, la santa Chiesa, i santi sacramenti, i Novissimi, le grazie dello Spirito Santo. Questo sia dato nei libri, nei fogli, nelle novelle, in tutto. In secondo luogo inculcare la pratica dei comandamenti, i consigli evangelici, le virtù. Bisogna onorare il nome di Dio, rispettare la festa, ubbidire ai genitori e ai superiori, santificare il cuore, i desideri, ecc.; seguono poi i precetti della Chiesa, i consigli evangelici, le virtù della fede, speranza e carità, le virtù cardinali, ecc. In terzo luogo scrivere, stampare e diffondere ciò che riguarda il sacro culto, i sacramenti, la divozione alla Madonna, al sacro Cuore; ciò che riguarda le chiese, l'arte sacra, la preghiera, le meditazioni, le letture spirituali, la sacra Scrittura, la parola di Dio, lo spirito di orazione, le devozioni che abbiamo: ecco le cose da diffondere.
[167] | Lo sentite che il nostro apostolato non è altro che l'amore a Dio che si vuol far conoscere, l'amore alle anime che si vogliono guidare a salvarsi?
Ci vogliono per esso anche le offerte. Ogni apostolato ne ha bisogno. Anche Gesù chiedeva alloggio per poter predicare a tutti; e chiedeva la carità per sé e per i suoi Apostoli.
Lo sentite che l'apostolato è il prendere dalla Chiesa, da Gesù Maestro le verità più importanti e darle alle anime?
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Cosa comprende l'Apostolato?
1) Il catechismo, la dottrina della Chiesa, i catechismi comuni o speciali, come i libretti di classe. Il catechismo bisogna darlo alla massa del popolo, ai più semplici ed anche ai più dotti, darlo moltiplicato a mezzo delle macchine, facendo in modo che penetri dappertutto. Nessuna famiglia cristiana o non cristiana sia senza la parola del Signore, senza la verità per salvarsi! Quelli che sentono meno la parola di Dio, abbiano la parola di Dio che va a trovarli a casa e si ricordino che hanno un'anima da preparare all'eternità che li aspetta. Fate bene i catechismi. Oggi la pedagogia catechetica è fiorentissima e le opere del catechismo devono essere diffuse dall'Apostolato Stampa, perché se non c'è il libro la spiegazione non rimane in mente ai fanciulli.
2) Dobbiamo diffondere gli Atti papali. Il Papa scrive secondo i bisogni dei tempi, secondo gli insegnamenti del Vangelo, acciocché tutti [168] | siano illuminati; ma bisogna che la parola del Papa sia moltiplicata e diffusa, perché disgraziatamente i quattro quinti dei cristiani non sanno nemmeno che il Papa ha scritto loro. Egli parla e la voce si perde nel deserto, le masse non sono istruite. C'è proprio grande necessità in questo dell'Apostolato Stampa che ha i suoi altoparlanti, le Figlie di San Paolo, che devono portare la voce del Papa ad ogni famiglia. Questo è il vostro ufficio, ufficio divino: fare i messaggeri del Papa. Già S. Paolo aveva organizzato un buon numero di donne, perché copiassero le sue lettere e le portassero ai destinatari3.
3) Diffondere le opere dei S. Padri, dei Dottori. Chi ha scritto meglio della religione sono i Padri, i Dottori della Chiesa, gli Scrittori ecclesiastici e pii, e le loro opere, che contengono tanto splendore di dottrina [e] sono approvate dalla Chiesa, bisogna che siano diffuse. Chi li conosce questi preziosi tesori? Pochi, troppo pochi! I più dicono che non hanno tempo a leggere, ma perché si deve trovar tempo a tutto, fuorché a salvarsi l'anima? Dicono che non leggono? Ebbene, bisogna fare in modo che leggano e che leggano libri buoni.
4) Diffondere la sacra Scrittura. È la lettera scritta da Dio agli uomini, ma mancano i postini che la portino: le Figlie di San Paolo faranno i postini. Manca chi la moltiplichi, e le Figlie di
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San Paolo la moltiplicheranno attraverso le macchine. Che belle cose avete da fare! Dio ha scritto, [169] | gli uomini non ricevono la lettera, ma voi la porterete, in maniera che tutti la ricevano e se voi farete bene le postine di Dio, state sicure che avete trovato la via del cielo.
Pochi leggono la Scrittura, tra questi vi sono di quelli che leggono quella diffusa dai protestanti, che la diffondono a milioni di copie. Bisogna che comprendiamo come i figli delle tenebre sono più zelanti dei figli della luce; basta dire che ogni anno spendono milioni e miliardi, e alle nostre opere, cioè a quella della Propagazione della fede, della S. Infanzia4, ecc., si dà molto meno, perché noi non abbiamo tanto zelo per salvar le anime, quanto ne hanno essi per dannarle.
Come dare la parola di Dio? Diffondetela in fogli, piccoli catechismi, con le verità principali, necessarie per salvarsi, da lasciare a tutti, anche senza offerta. Fate che restino in tutte le famiglie, affinché nei tempi di libertà, di raccoglimento, nella vecchiaia, tutti abbiano sotto gli occhi le verità necessarie per salvarsi.
Non importa se novantanove parti del buon seme cadono per terra, non spaventiamoci, quell'uno che cade in terreno buono compensa tutti gli sforzi fatti. Preghiamo, preghiamo, seminiamo, seminiamo, qualche cosa nascerà e produrrà. Seminiamo! Verranno i geli, le tempeste, gli insetti, ma che importa? Ci saranno anche delle anime che giungeranno al cielo. Il male sta nel non seminare. Anche se si dovesse salvare un'anima sola, vale ben la pena di lavorare per tutta la [170] | vita, dopo che Gesù ha dato la sua per salvarla! Giova straordinariamente diffondere le vite dei santi, dei Papi che hanno lavorato di più nella Chiesa, di S. Paolo, della Madonna, di S. Giuseppe. In questi libri il Vangelo è dato in forma attraente e gli uomini, per curiosità, li leggono più volentieri e vi trovano la loro salvezza.
Se capiste che cosa vuol dire avere fra le mani l'Apostolato Stampa!
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In S. Ignazio le letture buone non hanno solo prodotto il cento per uno, ma il dodicimila per uno, perché tante anime conta il suo Ordine! Un Papa dice che S. Ignazio ha fatto più santi con il suo libro degli Esercizi Spirituali, che non siano i caratteri adoperati per stamparlo!
E le figure? Oggi gli uomini sono più pigri del solito, hanno fretta in tutto, ma una figura la guardano volentieri, perché sono curiosi. Ebbene, una figura di Gesù in croce, non vale una predica? Quante volte la sola vista del Crocifisso ha salvato un'anima! La religione può esser data tutta in figure: tutti i sacramenti, la Passione, il paradiso, l'eternità, il giudizio, i consigli evangelici, le opere di misericordia temporale e spirituale, le devozioni alla Madonna, a S. Paolo, agli angeli custodi, a S. Giuseppe, tutto si può spiegare con figure. Bisogna proprio dire che l'Apostolato della Stampa ha dei grandi mezzi per svolgersi. Avete una missione così alta e così semplice allo stesso tempo che offre lavoro per tutti, da chi sa poco, a chi ha più intelligenza; potete perciò attirare molte vocazioni. Non c'è [171] | chi possa negare l'altezza dell'Apostolato Stampa, esso è voluto da Dio che ha fatto scrivere dagli agiografi la sua lettera agli uomini, ossia la Bibbia.
[3.] Per arrivare ad esercitare questo apostolato bisogna che adoperiate tutti i mezzi. Il primo è quello di farvi buone religiose: santificate la vostra anima e arriverà a tutto. Ma prima bisogna che si ami la castità, la povertà, l'ubbidienza perfetta, che si sia unite nella santa carità, nell'osservanza della vita comune. Imparare poi a far bene tutto ciò che c'è da fare per l'apostolato.
Chi deve attendere ai lavori di casa, impari a far tutto bene. Chi deve, ed è destinata da Dio a scrivere, impari, studi bene, chieda la sapienza al Tabernacolo e non dica basta, mai. Chi non può arrivare qui ed è destinata ad altro impari bene a comporre, a confezionare i libri senza sbagli, con diligenza; bisogna che anche all'esterno abbiate rispetto al vostro apostolato, non usiate negligenza in nulla. Il vostro apostolato non è un libro di aritmetica o di grammatica, cose della terra, è la parola del Signore, e il Signore bisogna adorarlo.
Poi, imparate ad attendere con cura alla diffusione: è il punto più importante. Il diavolo è impegnato a mettere ostacoli perché non si diffonda. Egli non può impedire che si stampi la sacra
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Scrittura, ma la sua arte è di impedire la propaganda, e invece quello che più importa è arrivare alle anime.
[172] | Che cosa importa che ci sia l'Eucaristia se non ce ne cibiamo? Come ci infonderà la grazia, la forza? L'uomo non vive di solo pane, ma di verità eterne, dunque bisogna dargliele affinché se ne nutra.
Due sono i cibi - dice l'Imitazione - l'Eucaristia e la Sacra Scrittura5. Il Signore vi benedica con ogni benedizione e vi dia grazia di portare al mondo Gesù che è Via, Verità e Vita.
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1 Lc 2,52: «E Gesù cresceva in sapienza, in età e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini».
2 1Cor 11,1.
3 Cf Rm 16,1-16.
4 Pontificia Opera della Santa Infanzia, fondata nel 1843 da mons. Carlo A. M. de Forbin-Janson, vescovo di Nancy, in collaborazione con Pauline M. Jaricot, alla quale risale anche la Fondazione dell'Opera della Propagazione della Fede, allo scopo di salvare la vita naturale e soprannaturale dei bambini pagani.
5 Cf Imitazione di Cristo IV, 11, 2.